Uno studio giapponese spiega come l¡¯intelligenza artificiale pu¨° essere in grado di dare vita a un nuovo inibitore della pompa protonica: la ricerca
Un nuovo farmaco per lo stomaco potrebbe arrivare dall'utilizzo dell¡¯intelligenza artificiale: ¨¨ la scoperta dei ricercatori dell¡¯Universit¨¤ di Nagoya, Giappone. I risultati del loro studio, pubblicato su Communications Biology, attestano come l¡¯intelligenza artificiale possa essere in grado di dare vita a un nuovo inibitore della pompa protonica. Questi farmaci vengono utilizzati per il trattamento dell¡¯acidit¨¤ di stomaco e del reflusso gastroesofageo, fino a condizioni pi¨´ gravi come esofagite e ulcere gastriche.
Farmaci per lo stomaco
¡ª ?Grazie a questo nuovo approccio potrebbero nascere nuovi farmaci in grado di trattare le patologie legate ai disturbi della mucosa gastrica. I ricercatori hanno utilizzato l¡¯intelligenza artificiale per generare pi¨´ di 100 composti diversi, hanno poi selezionato i pi¨´ promettenti e hanno testato con quale efficacia inibivano la pompa protonica gastrica: un composto, chiamato DQ-06, si ¨¨ dimostrato particolarmente efficace. Questo approccio innovativo ha portato alla creazione di un composto con un'affinit¨¤ di legame quasi 10 volte superiore a quella del prototipo dei farmaci odierni.
Oltre lo scetticismo
¡ª ?E pensare che, inizialmente, uno degli autori principali dello studio non era cos¨¬ convinto: ¡°Ero scettico quando ho visto alcune strane strutture chimiche ¨C ha detto il professor Kazuhiro Abe ¨C ma capivamo che doveva esserci una ragione se l¡¯intelligenza artificiale ce le suggeriva, e ci siamo resi conto che era piuttosto ¡®onesta¡¯ nel suo approccio¡±. Questo ovviamente, non significa che lo sviluppo di un possibile farmaco passer¨¤ soltanto attraverso la tecnologia. Anzi, il professor Abe sottolinea l¡¯importanza della sinergia tra esseri umani e intelligenza artificiale nella scoperta di futuri farmaci: ¡°L'intelligenza artificiale ¨¨ utile per creare trattamenti, ma non in modo completo o automatico. Credo che, almeno per il momento, la conoscenza umana sia in definitiva necessaria per prendere qualsiasi decisione finale".
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