Praticare esercizio e sport adattato sotto la supervisione di esperti avrebbe effetti positivi sull¡¯organismo e nel combattere la malattia anche nei pi¨´ piccini
La diagnosi di un tumore ha un impatto notevole a qualsiasi et¨¤, ma ¨¨ ancora pi¨´ forte quando a riceverla sono bambini, adolescenti e giovani. Ancor pi¨´ che nelle altre fasi della vita, in queste lo sport ricopre un ruolo centrale non solo per il benessere dell¡¯organismo, ma anche per lo sviluppo psicofisico dell¡¯individuo. Al Centro Maria Letizia Verga di Monza, grazie al supporto delle attivit¨¤ di raccolta fondi del Comitato Maria Letizia Verga, ¨¨ in corso da oltre 6 anni il progetto di ricerca Sport Therapy, che coinvolge pazienti dagli 8 mesi ai 21 anni affetti da emopatia maligna (anche quando sono sottoposti a trapianto di midollo), i cui risultati, in corso di studio, sembrano molto incoraggianti.
Tumori nei giovani: il progett di Sport Therapy?
¡ª ?Possono partecipare al progetto Sport Therapy tutti i ragazzi, gli adolescenti e i bambini in queste condizioni che desiderino farvi parte, compresi quelli pi¨´ fragili e in fine vita. Inizialmente i partecipanti sono indirizzati al medico dello sport dal pediatra oncologo; vengono poi sottoposti a una visita medico-sportiva e a una valutazione della potenza aerobica, della forza, della flessibilit¨¤ e della stabilit¨¤ eseguita dal medico dello sport e da uno scienziato motorio. In base alle informazioni raccolte ¨¨ prescritto un allenamento di precisione, che pu¨° essere sostenuto sia da individui molto fragili sia da chi ¨¨ pi¨´ prestante. In presenza di difficolt¨¤ articolari o deficit strutturali non modificabili con l¡¯allenamento subentra l¡¯osteopata, che esegue un trattamento manuale prescritto dal medico dello sport. Questi specialisti si confrontano quotidianamente con il pediatra per modulare l¡¯attivit¨¤ fisica in base all¡¯andamento clinico del singolo paziente. A completare il team medico vi sono uno psicologo e un dietista. Una volta terminato il periodo di presa in carico, che dura 11 settimane, ¨¨ rivalutata la tolleranza agli sforzi di ogni partecipante, con i dati che sono raccolti per osservare l¡¯efficacia del trattamento utilizzato. Se necessario, viene protratto l'intervento sportivo per altre 11 settimane, sino a quando il paziente pu¨° riprendere la sua attivit¨¤ al di fuori dell¡¯ospedale. Esiste una stretta collaborazione anche con fisiatri, ortopedici e neuropsichiatri per i bambini che hanno complicanze articolari, ossee o neurologiche che necessitino anche di una presa in carico riabilitativa specifica.
Sport Therapy e tumori: i benefici
¡ª ?Grazie al progetto Sport Therapy, dal 2017 al 2023 hanno potuto seguire un programma d¡¯allenamento ad hoc oltre 600 pazienti. Circa un terzo di loro lo ha fatto in condizioni di estrema fragilit¨¤, come quelli che sono stati presi in carico fin dal primo giorno dopo il trapianto di midollo osseo. La presa in carico prosegue anche dopo la fine delle terapie se sono presenti esiti funzionali, quali incapacit¨¤ di camminare, correre e saltare, che necessitano della prosecuzione dell¡¯allenamento di precisione anche quando il paziente torna alla sua vita sociale consueta. Soltanto nel 2022 sono stati svolti circa cinquemila allenamenti. Proprio l¡¯elevato numero di allenamenti effettuati nel corso dei primi cinque anni del progetto suggerisce che l¡¯allenamento di precisione non soltanto sia sicuro, ma mantenga o addirittura migliori l¡¯efficienza dei sistemi respiratorio, cardiovascolare e muscolo-scheletrico, se ci si allena con costanza. Questi risultati sono stati portati ai pi¨´ importanti congressi di pediatria oncologica e di medicina dello sport a livello internazionale e i risultati pubblicati su riviste scientifiche dedicate. E non ¨¨ tutto, perch¨¦ aumenta anche il benessere psicologico, cos¨¬ come la voglia di socializzare da parte dei piccoli atleti ospedalizzati che prendono parte al programma.
UNO STUDIO PER CONFERMARE I BENEFICI DEL PROGETTO
¡ª ?Se si escludono le patologie non infettive, in Europa i tumori rappresentano la prima causa di morte per bambini, adolescenti e ragazzi. Dai risultati del progetto Sport Therapy emerge come l¡¯esercizio fisico e lo sport, se svolti sotto la supervisione di esperti e continuamente adattati alle condizioni cliniche dei piccoli pazienti, sembrano rappresentare validi aiuti nel loro percorso di terapia. Inoltre, vi sono degli indizi che suggerirebbero che una migliore efficienza dei sistemi dell¡¯organismo impegnati nello svolgimento di esercizio fisico (cuore, polmoni e sistema muscolo-scheletrico) possa supportare il sistema immunitario nella lotta contro il tumore, insieme ai farmaci e ai trattamenti oncologici. Per confermare queste ipotesi, ¨¨ in corso di svolgimento anche il progetto FORTEe, che vede coinvolte ben otto nazioni europee. Per l¡¯Italia, oltre all¡¯Istituto Nazionale dei Tumori, vi partecipa il Centro Maria Letizia Verga, dove si stanno monitorando 450 tra bambini, adolescenti e ragazzi con tumori del sangue o degli organi solidi. Il progetto ¨¨ finanziato dal Fondo della Unione Europea Horizon 2020 per la ricerca e l'innovazione.
? RIPRODUZIONE RISERVATA