? uno degli infortuni pi¨´ dolorosi in assoluto, ma soprattutto rischia di lasciare numerosi strascichi nel tempo
? molto raro trovare un podista amatore o top runner che non abbia mai avuto problemi alle caviglie. A volte si tratta di una semplice distorsione risolvibile con un po' di riposo dalle corse, ma spesso il problema ¨¨ molto pi¨´ serio di quanto si possa pensare. La distorsione tibio-tarsica ¨¨ una delle patologie che comportano molta attenzione nella fase riabilitativa.
Durante il gesto atletico il carico del nostro corpo poggia in diverse proiezioni sull'articolazione per poter sfruttare con tutto il raggio d'azione la spinta che viene esercitata dai piedi. Se la distorsione non ¨¨ curata nel modo corretto, il gesto biomeccanico ¨¨ falsato. Il modo migliore per recuperare al meglio la ripresa funzionale della caviglia ¨¨ quello di affidarsi a un ortopedico per scongiurare lesioni legamentose visibili attraverso un'ecografia o meglio ancora risonanza magnetica, da qui ¨¨ possibile valutare l'eventuale danno e stimare i tempi di guarigione.
In un secondo tempo ¨¨ utile affidarsi a un buon fisioterapista per proseguire il recupero funzionale nel migliore dei modi. La ripresa potrebbe essere lunga, anche diverse settimane. Va considerata, oltre alla componente muscolare, anche quella propriocettiva. Cio¨¨ bisogna stimolare i recettori che risiedono all'interno delle fibre muscolari?dando?al nostro cervello il giusto impulso nell'appoggio, nella spinta e nell'equilibrio per avere?una?miglior stabilit¨¤. Fondamentale quindi ritrovare la giusta propriocettivit¨¤, la forza e l'elasticit¨¤ per poter ritornare a camminare e poi a correre senza dolori e senza compensi che andrebbero a coinvolgere tutto l'assetto corporeo.(continua nella prossima scheda)
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