Salute
Cartilagini deboli rallentano la tua corsa? Ecco cosa fare
Nel precedente articolo abbiamo considerato l'importanza della corsa, soprattutto amatoriale, nel prevenire le patologie che colpiscono la cartilagine. Abbiamo anche valutato che in presenza di patologie conclamate della cartilagine non e? una buona idea incominciare a correre. Ma allora come ci dobbiamo comportare?
Perch¨¦ la cartilagine di un runner ¨¨ pi¨´ forte?
¡ª ?L'attivita? motoria sappiamo essere una dei fattori maggiormente protettivi e di longevita? dei nostri tessuti. Se stimoliamo un tessuto questo risponde attivando maggiormente le sue cellule e adattandosi gradualmente al carico. Questo avviene per tutte le cellule del nostro corpo, pensiamo ai muscoli che si potenziano; anche per le cartilagini si ha un adattamento e un rinforzo ai carichi dati dallo stimolo della corsa. Inoltre sappiamo che la cartilagine non si rigenera, non e? innervata, non cresce e non e? irrorata dai vasi sanguigni. Quindi il suo metabolismo dipende solo dagli scambi con il liquido sinoviale presente nelle articolazioni. La corsa spreme le cartilagini creando un effetto spugna e permettendo al liquido sinoviale di penetrare in profondita? sul tessuto cartilagineo nutrendolo. Per questo un runner amatoriale ha la meta? del rischio rispetto a un sedentario di incappare in una patologia cartilaginea.
Quali avvertenze deve seguire un runner con cartilagini deboli?
¡ª ?Puo? comunque capitare che un runner incominci, soprattutto in eta? avanzata, a sentire dolori cartilaginei. Consideriamo che questi evolveranno con l'eta? gradualmente e inizialmente passeranno con il riposo. Questo timing denota chiaramente il processo tissutale infiammatorio che non dovremo spegnere con farmaci per poterci correre sopra. ? un errore caratteristico di molti runner prendere antinfiammatori prima di correre. Questo e? il miglior modo per ledere maggiormente la cartilagine. La somministrazione di questi farmaci deve sempre essere accompagnata dal riposo. Diversi studi scientifici hanno invece valutato che la condroitina, la glucosamina, l'acido ialuronico, gli omega 3 e la curcumina hanno un effetto protettivo sulla cartilagine stimolandone il metabolismo e ritardandone gli effetti infiammatori. Con una sofferenza cartilaginea si consiglia comunque di evitare la corsa in discesa che accentuerebbe troppo il carico articolare. Il riscaldamento sara? una fase fondamentale per preparare i tessuti gradualmente allo stimolo e agli impatti della corsa. Come abbiamo visto l'inattivita? totale impedisce il corretto metabolismo della cartilagine. Ma se il dolore impedisce la corsa dovremo muoverci comunque ma con meno carico. Quindi fare crosstraining con sport a basso impatto ma elevata articolarita? ci permette di mantenere la movimentazione articolare e l'allenamento cardio-respiratorio-vascolare. Attivita? come il nuoto, la bici e l'ellittica sono buone opzioni di movimento alternativo alla corsa. Sara? importante trovare una scarpa con cui la sintomatologia viene attenuata. Ricordiamoci pero? che la scarpa non e? mai la cura.
Come riavvicinarsi alla corsa con una patologia cartilaginea?
¡ª ?Se l'intensita? dello stimolo di carico sulla cartilagine sara? graduale, il processo infiammatorio non iniziera?. La presenza di sintomatologia infiammatoria e? un segno importante. Quindi l'attivita? dovra? essere adeguata e quantificata senza che produca dolore, gonfiore, rossore e l'impossibilita? di correre. Per questo sara? fondamentale essere graduali nell'incremento dei carichi. Potenziare i muscoli aiuta la stabilizzazione dell'articolazione colpita, utilizzando il minor carico possibile e alternando gli allenamenti di corsa ad allenamenti di altri sport aerobici. Una corretta biomeccanica della corsa implica un minor impatto al suolo. Pensiamo al tipo di attacco con il piede, di tallone e? meno ammortizzante che di mesopiede; oppure all'angolo di inclinazione tibiale durante l'appoggio. Inoltre variare la biomeccanica di corsa, attraverso esercizi specifici sviluppati da Fisiorunning, permette di ricercare un appoggio su zone della cartilagine ancora integre senza stimolarne l'infiammazione.
? RIPRODUZIONE RISERVATA