?Messo in archivio questo successo, si apre una nuova fase di una stagione intensa, impegnativa, densa di rinnovati stimoli e di esperimenti per l'allievo di Andrea D'Aquino: ¡°Si hanno strane sensazioni quando si passa dalle gare e dalle preparazione specifica per l'Ironman alla distanza dimezzata. Sembra di avere tutto sotto controllo, che la crisi sia sempre lontana, ma spesso i ritmi pi¨´ alti sono difficili da mantenere e il rischio di saltare ¨¨ dietro l'angolo¡±. Il due volte campione europeo di half distance sostiene che l'esperienza sia la migliore amica di un Ironman: ¡°Lo scoglio pi¨´ grande? Mantenere la concentrazione per tutta la gara. Bisogna essere pronti a cambiare tattica in gara, a sopportare diverse condizioni climatiche, a stravolgere i piani per andare dietro agli avversari. Non bisogna avere paura, ma i punti interrogativi di una gara cos¨¬ lunga sono sempre molti: l'Ironman ¨¨ davvero un altro sport¡±. L'altro aspetto delicato da gestire nel periodo di avvicinamento all'appuntamento agonistico riguarda il volume di allenamento: ¡°Si corre sempre il rischio di allenarsi troppo ¨C sottolinea Molinari, offrendo un interessante spunto di riflessione e un prezioso consiglio per gli atleti amatori ¨C ¨¨ fondamentale trovare il giusto mix tra quantit¨¤ e qualit¨¤. Bisogna avere sempre gambe brillanti, magari facendo gare corte e facendo delle sgasate in allenamento aggregandosi a chi prepara le prove pi¨´ brevi¡±. Perch¨¦ per arrivare pronti all'appuntamento iridato di Kona, ¨¨ indispensabile non lasciare nulla al caso.
(continua nella prossima scheda)
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