Sei stato il fisioterapista di Bekele e di Kipchoge. Che differenza c¡¯¨¨ tra i due quando si tratta di allenarsi e competere?
Le differenze sono molte. Mentre Kenenisa preferisce allenarsi da solo, Eliud al contrario gradisce l¡¯allenamento di gruppo. In effetti non potrebbero esserci due persone pi¨´ diverse.
Hai la possibilit¨¤ di lavorare a stretto contatto con Eliud. Che persona ¨¨ fuori dalle corse? Qual¨¨ il suo sogno una volta dopo il ritiro?
Non lo so a cosa si dedicher¨¤ una volta lasciata l¡¯atletica, ma immagino rester¨¤ nel mondo dello sport e dell¡¯ambito sociale, in particolare a difesa di alcune specie di animali in via d¡¯estinzione. Fuori dalla corsa, Eliud ¨¨ una persona molto semplice e orientato all¡¯apprendimento. Gli piace leggere e trascorrere del tempo con la famiglia. Essere informato su ci¨° che succede in Kenya e nel mondo e rilassarsi nella sua fattoria.
Questi ragazzi vivono di atletica, perfino i secondi sono importanti al momento di gareggiare. Non ti senti molta responsabilit¨¤ addosso quando li tratti?
Certo che la responsabilit¨¤ ¨¨ alta, per¨° conto sulla loro professionalit¨¤ affinch¨¦ il mio lavoro sorta i giusti effetti. Paradossalmente ¨¨ pi¨´ difficile trattare un podista amatore, perch¨¨ di norma non segue i consigli che gli vengono dati. Si tratti di svolgere alcuni esercizi o di riposare qualche giorno.
Tu hai studiato in un¡¯universit¨¤ spagnola, come ti sembra il livello di preparazione dei fisioterapisti keniani?
La fisioterapia keniana ¨¨ molto buona a livello ospedaliero (meglio della spagnola dal mio punto di vista) pero sono ancora indietro per quanto riguarda quella sportiva. Se ci pensi ha senso, in Kenya c¡¯¨¨ pi¨´ bisogno di trattamenti fisioterapici per i pazienti d¡¯ospedale che per gli sportivi, che sono molti di meno.
Stefano Pampuro
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