il personaggio
L'allenamento di Kelvin Kiptum: 300 km a settimana per rompere il muro delle 2 ore nella maratona
Trentacinque secondi. Pi¨´ o meno il tempo necessario per leggere un messaggio su Whatsapp e rispondere. Prima o poi qualcuno riuscir¨¤ a rosicchiare ancora 35 secondi su 42,195 chilometri e sfondare quella barriera delle due ore che sembrava lontanissima fino a qualche tempo fa (nel 2019 a Vienna il bicampione olimpico Eliud Kipchoge ci riusc¨¬, ma il record non era omologabile per le condizioni in cui era stato ottenuto). Per ora chi ci ¨¨ andato pi¨´ vicino ¨¨ il keniano Kelvin Kiptum, che due mesi fa ha chiuso la maratona di Chicago in 2h00¡¯35¡±, sbriciolando di 34 secondi il precedente primato mondiale dello stesso Kipchoge. ? impressionante vedere come dal 2020 a oggi il record sulla maratona sia stato migliorato di oltre due minuti e mezzo, trend che fa immaginare che le 2 ore abbiano i mesi contati. Ma come si arriva fin l¨¬? Sembra da marziani la tabella di allenamento che il 24enne primatista mondiale (tre maratone corse, tre maratone vinte) segue in avvicinamento alla gara. A svelarla ¨¨ stato il suo stesso allenatore, il ruandese Gervais Hakizimana.?
correre e basta
¡ª ?¡°Tutto ci¨° che fa ¨¨ correre, mangiare e dormire¡± racconta il suo allenatore. I due si conoscono dal 2009, ¡°quando mi allenavo vicino alla loro fattoria. Di solito si univa a me. Ci siamo incontrati di nuovo nel 2015, quando stavo lottando contro gli infortuni e pensavo di appendere gli scarpini al chiodo. Mi chiedeva consigli su come allenarsi e io gli inviavo i programmi di allenamento dalla Francia, dove allenavo altri atleti¡±. Il loro rapporto si ¨¨ istituzionalizzato all¡¯inizio di quest¡¯anno. E c¡¯era Hakizimana ad abbracciare Kiptum all¡¯arrivo di Chicago.?
niente riposo
¡ª ?Ma qual ¨¨ il suo segreto? L¡¯allenatore fa il confronto con Kipchoge e spiega che Kiptum ama lavorare sulla resistenza: ¡°Ogni settimana, Kipchoge percorre tra i 180 e i 220 chilometri. Kiptum ne percorre tra i 250 e i 280, a volte pi¨´ di 300 km. ? un¡¯avventura¡±. Nel vero senso della parola, perch¨¦ la settimana non prevede giorni di riposo: ¡°Lo fa solo quando ¨¨ stanco ¨C spiega il coach ¨C e se per un mese non mostra segni di stanchezza o dolore, continua¡±. La settimana comincia al luned¨¬ con due sessioni di allenamento per circa 40 km complessivi: 25-28 km al mattino tra i 4¡¯10¡± e 3¡¯40¡± di passo e 12 lenti al pomeriggio (menu replicato anche il mercoled¨¬ e venerd¨¬). Il marted¨¬ e il sabato si va in pista e si fa fartlek al mattino e 12 km di lento al pomeriggio. Il gioved¨¬ e la domenica sono i giorni definiti ¡°difficili¡±: tra 30 e 40 km a un passo vicino a quello di gara sulla maratona (con il pomeriggio libero).?
quattro mesi di fuoco
¡ª ?Un programma che si sviluppa su quattro mesi e che comprende anche lavoro fisico in palestra e di forza sulle partenze. Il primo mese ¨¨ un po¡¯ pi¨´ soft (¡°solo¡± 900 km totali), dal secondo si va al ritmo di 280-300 km a settimana, per poi ridurre gradualmente il volume nell¡¯ultimo mese e riposare un po¡¯ in vista della gara. Troppi chilometri anche per il suo allenatore: ¡°A questo ritmo rischia di farsi male. Gli ho suggerito di abbassarlo, ma non vuole. Mi parla sempre dei record mondiali. Gli ho detto che tra cinque anni sarebbe finito. Deve calmarsi per durare nell¡¯atletica¡±. Evidentemente il richiamo della storia ¨¨ pi¨´ forte.
? RIPRODUZIONE RISERVATA