I consigli di Giorgio Rondelli, ex mezzofondista e allenatore di molti campioni olimpici e mondiali
Da tanti anni i mezzi di allenamento sono sempre gli stessi. Magari possono variare le intensit¨¤ dei lavori, ma i protocolli di esecuzione sono sempre gli stessi. Prendiamo per esempio tre allenamenti cardine nella preparazione dei mezzofondisti e fondisti di tutto il mondo. Vedi?l'interval training, la resistenza?lattacida ed il fartlek.?Proviamo ad ipotizzare uno stesso tipo di seduta per tutti questi tre lavori: vedi un?15 x 200 metri?con recupero attivo di?200 metri. Entriamo nei particolari.?Interval training
Se il mio scopo ¨¨ realizzare una seduta di?interval training, allenamento nato in Germania negli anni 30 del secolo scorso, due sono i parametri da rispettare al di l¨¤ del numero delle prove sopraindicato :??A)?la velocit¨¤ delle ripetute sui 200 metri che deve essere di media intensit¨¤.?B)?il recupero che deve attivo con una velocit¨¤ di corsa uguale almeno al fondo lento. Con questo schema di lavoro l'interval training?rimane un lavoro principalmente?aerobico?che ha lo scopo di migliorare la soglia anaerobica ed il massimo consumo d'ossigeno.?Resistenza lattacida
Lo stesso tipo di lavoro di 15 x 200 metri con recupero? attivo di 200 metri ha invece finalit¨¤ molto diverse perch¨¦ la variabile diventa l'intensit¨¤?dei 200 metri veloci. Allenamento che quindi va a migliorare la capacit¨¤ di resistere ad un progressivo accumulo di acido lattico stimolando l'utilizzo degli scarti metabolici. In pratica vuol dire allenarsi in condizioni muscolari critiche. Quindi una seduta di?resistenza lattacida?¨¨ mirata a migliorare il meccanismo?anaerobico.Fartlek
Se l'interval training di medio livello e la resistenza lattacida hanno protocolli di lavoro ben precisi il?fartlek,?allenamento esploso in Scandinavia a met¨¤ del secolo scorso, ha invece protocolli di utilizzo quanto mai variabili. Per cui a seconda dell'intensit¨¤ della prova veloce e di quella del tratto di recupero il fartlek pu¨° essere alternativamente un ulteriore mezzo di sviluppo della?potenza aerobica?oppure diventare un allenamento molto impegnativo sul fronte?anaerobico-lattacido.?Infatti mentre nelle due precedenti sedute di lavoro di?interval training e resistenza lattacida?troviamo un protocollo di lavoro fisso vedi: (fartlek)?una?intensit¨¤ di prove medio elevata con un recupero attivo ma non velocissimo e vedi: (resistenza lattacida)?un' intensit¨¤ molto elevata ed un recupero attivo ma non velocissimo per il?fartlek?le opzioni si moltiplicano. La variazione veloce pu¨° essere di bassa, media ed alta intensit¨¤. Cosi come il tratto di recupero. Con questo protocollo multidimensionale il?fartlek?pu¨° cos¨¬ essere un allenamento totalmente?aerobico?o diventare di colpo un allenamento esasperatamente?anaerobico-lattacido.?Fra i tre presi in esame il?fartlek?¨¨ certamente quello pi¨´ moderno. Ma per arrivare a gestirlo al meglio ci vogliono atleti di una certa maturit¨¤ ed esperienza.?
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