Francesco Puppi: "Dalle salite agli allenamenti, vi racconto il mondo della corsa off road"

Il campione comasco offre preziosi consigli per affrontare al meglio il trail running, ricordando l'imprevedibilità di questo sport

Trentadue anni, comasco, laurea in Fisica e atleta di professione. Francesco Puppi ha un lungo palmarès: tre ori Mondiali di corsa in montagna lunghe distanze, due argenti e due bronzi nella stessa categoria, un oro, un argento e un bronzo agli Europei di corsa in montagna, solo per citare alcuni dei più importanti successi di questi ultimi anni.?

Lo scorso anno ha vinto la Lavaredo Ultra Trail?ed è arrivato secondo alla OCC targata UTMB. Insomma un campione dell’off road, ma che non disdegna la corsa su strada e altre superfici.?Conosciamolo meglio...

Quando hai iniziato a praticare trail running??

"Da una decina d’anni, anche se in realtà l’ho sempre fatto, forse in maniera un po' inconsapevole perché ho iniziato a praticare atletica all’età di 6 anni. Ricordo che già allora l'allenatore mi portava a correre in montagna”.?

Hai una laurea in Fisica, non è usuale...

"Finito il liceo ero interessato a scoprire come “funzionava” il mondo. Immaginavo che poi avrei lavorato in una società energetica o del rinnovabile. Poi però la corsa durante l’università ha preso sempre più importanza, la laurea è stata messa nel cassetto e ora faccio l’atleta di professione".

?Come e quanto ti alleni??

"Mi alleno per essere competitivo su un range di distanze che vanno dai 10 agli 80-100 km, per circa 20 ore alla settimana. Corro per un 50 per cento in montagna e il restante in pianura. Pratico inoltre la bici, MTB e da corsa".?

Obiettivi di stagione??

"Due gare negli Stati Uniti. La prima lunga 50 km,? la Chuckanut che ho vinto, e una 50 miglia in California, la Lake Sonoma, in programma il 13 aprile. Poi vorrei dedicarmi solo ai vertical, anche se sono più predisposto per le gare che prevedono salite e discese, ma voglio mettermi alla prova in un'altra specialità per avere nuovi stimoli. E poi mi piace l'idea della sfida personale e dell’essere versatili, passando da una competizione di 50 miglia a una breve di 7-8 km".?

Consigli per chi intende iniziare a praticare il trail running??

"Dipende un po' dal background che una persona ha. Se ha già ha fatto altri sport di endurance non avrà tante difficoltà ad adattarsi, in caso contrario dovrà abituarsi alle tecnicità del terreno e al dislivello. Una persona che non ha mai praticato sport o viene dagli sport di squadra dovrà formarsi a livello muscolare, ma anche a livello culturale, e capire cosa significa allenarsi in una disciplina come il trail running. E il consiglio principale che posso dare è quello di affidarsi a un allenatore".?

Cosa occorre sapere se ti approcci al trail?

?“La corsa off road è molto più lenta della corsa su strada. Non si basa tanto su parametri oggettivi quindi sul tempo al chilometro, sulla velocità e così via, ma su parametri soggettivi, sullo sforzo percepito e sulle proprie sensazioni. Si tratta poi di uno sport imprevedibile, c'è sempre qualcosa di nuovo, come le condizioni atmosferiche che non sono controllabili, e la parte di integrazione durante la corsa che gioca un ruolo molto più importante dato che generalmente si sta outdoor tante ore”.?

La parte forse più impegnativa di un percorso off road è la salita, come si affronta al meglio??

"Non credo che esista una tecnica che si possa insegnare, però ci sono un paio di consigli che potrebbero risultare utili. Quando si corre in piano, ad esempio su una spiaggia, i piedi più o meno atterrano in linea retta, invece in salita i piedi sono molto divaricati. Quindi prestarvi attenzione, cercando di avere appoggi sicuri. Non fare un gesto simile a quello che si fa quando si corre su strada, semmai accorciare il passo, pensare che i piedi devono restare più o meno sotto alle spalle e avanzare più in frequenza che in ampiezza".?

E la discesa come si affronta??

"In discesa occorre cercare di non arretrare di baricentro, quindi stare un po' più avanzati con le spalle (la tendenza è di arretrare per timore di sbilanciarsi, nda) e aumentare le frequenze piuttosto che fare passi molto ampi, perché appunto gli appoggi sono più sicuri".?

Come deve atterrare il piede??

"? talmente variabile, il piede si adatta alla velocità e al terreno".?