Le corsette della domenica sono gli eventi-simbolo del podismo amatoriale e si "corrono" in campagna: chiunque pu¨° partecipare, anche perch¨¦ non c'¨¨ in palio alcuna medaglia... Punto di forza: i ristori!
Le famose tapasciate della domenica. Quelle che che ti fanno correre (se vuoi), ma soprattutto divertire e stare in compagnia.?Ed anche apprezzare i punti ristoro, spesso vetrina dei prodotti locali a chilometro zero.
Ma non solo: spesso per noi runner la domenica significa mettere chilometri sulle gambe, significa correre il famoso "lungo", il lungo della domenica.
Il lungo si aggira quasi sempre (ovviamente in proporzione alla gara da preparare) tra i 12/14 km o anche i 16/18km se si ¨¨ pi¨´ vicini alla propria gara o addirittura sotto gara (certo, se si deve preparare una maratona o un ultra trail la distanza del lungo aumenta in modo esponenziale).
Un simile?allenamento pu¨° essere piacevole oppure molto ostico, soprattutto ora che le temperature sono in discesa e alzarsi dal letto e vestirsi per macinare km non ¨¨ sempre cos¨¬ facile. Ma la testa del runner ¨¨ una testa dura e soprattutto ha grande forza di volont¨¤.
E un modo, alla fine piacevole, per correre questo famoso lungo ¨¨ infilarsi in qualche bella tapasciata.?Questa domenica ho seguito anche io questa tecnica. Dovevo correre 19/20km e ho deciso di correrli in compagnia della mia squadra, correndo la Lacchia Run.
Nel contempo mi ¨¨ venuta la curiosit¨¤ di scoprire da dove venisse il nome "tapasciate", scoprendo innanzitutto che ¨¨ un termine tipicamente lombardo e che si usa quasi esclusivamente al Nord. Deriva da ¡®tappasciare¡¯,?un verbo che potrebbe corrispondere a sgambare, zampettare, camminacchiare.?
Si riferisce quindi ad una?corsa e/o camminata non competitiva, aperta a tutti, che si svolge prevalentemente nei paesini, e non nelle grandi citt¨¤. Le tapasciate sono il vero e proprio emblema del podismo amatoriale, dell¡¯amore puro per la corsa senza secondi fini, del puro e semplice correre.
Anche perch¨¦ non ci sono classifiche pubblicate o tempi da esibire, si corre sullo stesso percorso dove si cammina. Su percorso quindi si pu¨° incontrare chiunque, da amatori, a mamme con bambini, a ragazzi/e in bici, insomma chiunque.
Tornando alla Lacchia Run presso il comune di Lacchiarella (Rozzano, Mi), questa tapasciata aveva tre percorsi di varie lunghezze: 8-13-19 km.?Le indicazioni con i colori del proprio percorso si trovano sempre, oppure qualcuno dell¡¯organizzazione ¨¨ presente sulle strade a indicare la direzione. Insomma perdersi ¨¨ impossibile!
Davvero ricchi e opulenti i ristori incontrati, con?scelta tra acqua naturale e frizzante, tea caldo, zollette di zucchero, pezzi di arancia accuratamente tagliati, biscotti, fette biscottate con marmellata, torte fatte in casa. Nessun rifiuto per terra, tutti sempre sorridenti e gentili, un incoraggiamento unico.
Ho visto anche molta attenzione alla tematica ¡°ambiente¡±, ai ristori tutti gli scarti erano riciclabili, quest'anno la LacchiaRun ¨¨ stata una vera e propria gara?Plastic Free. E come non menzionare il ristoro finale? A base di focaccia, con un ottimo deposito borse provvisto anche di zona cambio vestiti, un vero e proprio spogliatoio ed una sala musica con deejay annesso.
La tapasciata ¨¨ finita in una vera e propria festa, con balli di gruppo, e tanta partecipazione di squadre e camminatori comuni. Alla fine dopo i miei 20km ho avuto anche la forza di scatenarmi con la musica anni '90! Per chi poi come me non ¨¨ particolarmente competitivo e non ha ansia da prestazione, le tapasciate sono davvero il modo perfetto per seguire la tabella dell¡¯allenamento.
E anche un ottimo modo per scoprire nuovi posti, magari vicino a casa. Ieri la parola d¡¯ordine ¨¨ stata proprio: entusiasmo di correre e divertimento.Quindi una volta almeno questa ¨¨ un'esperienza da provare in prima persona!
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