Il racconto di un'ex maratoneta dilettante dai tempi brillantissimi e ora camminatrice: "A Santiago per sfidare una malattia che mi perseguita da trent'anni senza sentirmi diversa dagli altri pellegrini"
"Grandi emozioni, guardarsi intorno senza fretta, soffermarsi anche solo a guardare i passi di una formica o un fiore dai colori accesi. La fatica che si fa sentire, eppure l'obiettivo di arrivare alla meta ¨¨ grande": ¨¨ il Cammino di Santiago di Silvia Furlani, 57 anni, ex maratoneta dilettante dai tempi brillantissimi (nel '90 partecip¨° a 3 maratone in un mese: Berlino, Venezia e Carpi, con un personale di 3h25'), poi maratoneta un po' pi¨´ lenta, poi runner su distanze pi¨´ brevi e ora camminatrice. Per sfida. Per non arrendersi all'avanzare inesorabile della malattia. Silvia ¨¨ testimonial eccezionale del cammino come terapia: perch¨¦ la sua ¨¨ una sfida alla Sclerosi Multipla, il pi¨´ terribile dei nemici dei muscoli, che le ¨¨ stata diagnosticata pi¨´ di trent'anni fa. Ma lei il Cammino di Santiago l'ha percorso poche settimane fa, grazie alla sua perseveranza, alla sua inarrendevolezza, alla sua forza. E ce l'ha fatta, come tante altre volte nella sua vita, in un percorso sempre a ostacoli ma mai privo di fiducia e tenacia.
(continua nella prossima scheda)
? RIPRODUZIONE RISERVATA