Frequenza delle uscite: almeno tre alla settimana, meno non sarebbero allenanti. In ogni caso ogni incremento va gestito con gradualit¨¤, evitando di passare da un allenamento alla settimana a sette giorni di cammino su sette, magari con l'arrivo di temperature pi¨´ miti e primaverili. Il consiglio ¨¨ di aumentare il carico aggiungendo un giorno di uscita alla settimana. Quindi per un neofita l'ideale sarebbe iniziare con tre giorni per arrivare dopo un mese a camminare tutti i giorni.Distanza:? la distanza massima della singola sessione va aumentata di non pi¨´ del 10% la settimana. Per fare un esempio, il trekker che parte (o riparte) da 10 km a uscita, raddoppier¨¤ la distanza dopo un mese.Velocit¨¤: non va increnementata di pi¨´ del 5-7% a settimana.Superficie e Inclinazione: il consiglio ¨¨ di allenarsi sul tipo di terreno che il trekker trover¨¤ lungo il Cammino, se gi¨¤ lo ha scelto. Ad esempio, camminare sempre sul cemento in piano non avrebbe senso se poi far¨¤ il cammino su sterrato in montagna. Se ¨¨ abituato a camminare sempre sul piano dovr¨¤ inserire gradualmente i dislivelli.Training time: ¨¨ sconsigliato allenarsi nei ritagli di tempo, magari a mezzogiorno senza mangiare. Lo stress ha un influenza negativa sul tono muscolare di base. Bisognerebbe cercare di camminare nei parchi e non in citt¨¤.Monitoraggio: ¨¨ essenziale programmare gli allenamenti seguendo tabelle graduali e incrementando le variabili secondo i parametri sopra esposti. Potrebbe essere utile tenere un diario che registra allenamenti, prestazioni e valori fisiologici monitorati attraverso una FitnessBand.Scarpe: ¨¨ importante usare scarpe da trekking e non da ginnastica, ed utilizzarle pure in allenamento.(continua nella prossima scheda)
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