Il running pu¨° portare diversi fastidi. Scopri? quali sono le parti coinvolte maggiormente e le cause che impediscono una corsa fluida
Tutti i runner prima o poi hanno avuto a che fare con i propri piedi. Lasciando momentaneamente da parte gli infortuni, sono tante le "scocciature" che possono infastidirci nella corsa e dipendere dalle nostre preziose estremit¨¤. Per forza di cose, tendiamo a dimenticarci dei piedi. Pensiamo pi¨´ a "vestirli" con le scarpe giuste che alla loro salute di base.
problemi ai piedi
¡ª ?I problemi possono essere diversi, dalle vesciche a unghie nere e calli. Correre con una banalissima vescica sul tallone o con un'unghia spezzata pu¨° diventare un'esperienza tremenda, addirittura paragonabile a un infortunio pi¨´ grave. Senza dimenticare che correre con il dolore pu¨° modificare la nostra postura di corsa, esponendoci di conseguenza ad altri rischi, ben pi¨´ seri.
scegliere la misura della scarpa
¡ª ?Moltissimi dei fastidi legati ai piedi sono almeno in parte dovuti all'errata scelta di calze e scarpe. Per quanto riguarda, le scarpe siamo abituati a giudicarle solo ed esclusivamente in base alle loro caratteristiche "tecniche" e cio¨¨ appoggio, distanza e velocit¨¤ da tenere, ammortizzazione. Raramente analizziamo la loro forma. Dobbiamo invece stare attenti ad alcuni dettagli che possono darci fastidio sul lungo periodo. In primis la misura. Una scarpa da running deve lasciare al piede la possibilit¨¤ di muoversi e, quindi, tra piede e soletta deve esserci uno scarto di circa 5mm. La scarpa cio¨¨ non deve essere precisa, ma avere un minimo di gioco, che permetta al piede, in fase di appoggio, di allungarsi senza battere le unghie sulla tomaia. Al contempo, non deve essere troppo lunga da lasciare scivolare?il piede?in avanti. Se il piede "balla", il rischio vesciche diventa una concreta realt¨¤.?
la forma della scarpa
¡ª ?Un altro dettaglio da monitorare ¨¨ la forma dell'avampiede della scarpa. I nostri piedi differiscono gli uni dagli altri dalla forma: chi ha dita lunghe, a forma di "V", chi ha piedi stretti, chi ha piedi a trapezio (cio¨¨ con il tallone stretto e il metatarso largo) e chi ancora ha la pianta larga. La scarpa che scegliamo deve assecondare questa forma. Facciamo un esempio: se si ha il metatarso largo, scegliere scarpe dalla conformazione stretta andrebbe a sollecitare troppo le articolazioni delle dita. Oppure, viceversa, scegliere scarpe con l'avampiede ampio quando si ha la pianta stretta significa non avere aderenza con la tomaia. Attenzione quindi quando proviamo la scarpa a giudicare bene anche la forma.
la conchiglia tallonare
¡ª ?Un ultimo punto sensibile ¨¨ la conchiglia tallonare. Cos¨¬ come l'avampiede, abbiamo tutti una conformazione del calcagno differente. Le scarpe hanno pi¨´ o meno strutture rigide in questa zona. Se la conchiglia ¨¨ molto rigida, dobbiamo fare attenzione che la sua forma si adatti al nostro piede. Una conchiglia troppo stretta o troppo alta infatti pu¨° generare infiammazioni tendinee da contatto di diversa gravit¨¤. Allo stesso modo conchiglie troppo flessibili possono non sostenere correttamente il tallone e generare sfregamento e, di conseguenza, problemi alla pelle di diversa natura.
l'importanza della calza
¡ª ?Altro tema spesso tralasciato. La calza ¨¨ ci¨° che mettiamo tra il piede e la scarpa e ha un ruolo fondamentale nella corsa. Dimenticata dai pi¨´, ¨¨ invece un'interfaccia del piede stesso. Calze inadeguate, in tessuti non adatti, con cuciture sbagliate (troppo lunghe o troppo corte) possono arrecare danni di diversa natura, in primis vesciche. Inoltre bisogna scegliere calze con punta e tallone protetti, che possano fare da cuscino alle unghie. Per quanto riguarda la misura, dovrebbe essere giusta. Molte calze hanno misure poco precise, ma il consiglio ¨¨ di scegliere in caso di dubbio la misura pi¨´ piccola. Una calza troppo lunga infatti fa piccole pieghe che, alla lunga, possono andare a infiammare articolazioni e tendini.?
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