Running
Le gare a circuito: come allenarsi per affrontarle fisicamente e mentalmente
Le gare di endurance su strada si dividono in gare a chilometri come la 100 km e gare a tempo, come la 6 ore, la 12, 24, 48 ore o addirittura la 6 giorni di corsa. Queste ultime prevedono che a vincere sia l'atleta che percorre pi¨´ chilometri in uno spazio di tempo prestabilito. A parte la difficolt¨¤ legata all'endurance, bisogna prevedere anche la fatica mentale di correre per molte ore sullo stesso tratto di strada. Vediamo quindi come allenare l'endurance e come allenare la mente.
passare dalla maratona all'ultra
¡ª ?Chi pensa che 100 km siano poco pi¨´ del doppio rispetto ad una maratona non ha mai corso 100 km. A maggior ragione a circuito. Correre per 6, 8, 12 ore consecutive ¨¨ uno sforzo molto diverso rispetto a correre una maratona e va preso diversamente fin da subito. Per prima cosa l'allenamento deve essere graduale. A correre le ultra molto spesso sono i maratoneti che cercano qualcosa in pi¨´. Il primo errore che si commette parte proprio dalla maratona. Per arrivare a correre 60, 70 o 100 km bisogna iniziare a pensare allo sforzo in maniera temporale pi¨´ che chilometrica. E di consegeuenza aumentare gradualmente la resistenza al tempo che passiamo sulle gambe. Il fondamentale ¨¨ abituare il corpo a non fermarsi, a continuare a correre anche quando ¨¨ stanco. Si pu¨° pensare di impiegare 5 o 6 mesi per passare verosimilmente da 42 a 100 km, aumentando del 10% la distanza del lungo ogni due settimane.
allenare la mente
¡ª ?Correre su un circuito sempre uguale per molte ore pu¨° essere un'esperienza orribile oppure magica. Molto dipende dall'abitudine che abbiamo a esularci dal panorama esterno. La capacit¨¤ fondamentale infatti ¨¨ quella di chiudere fuori da noi tutto ci¨° che ¨¨ di disturbo e guardarci all'interno. Per questo si dice che la corsa di endurance ¨¨ una forma di meditazione. Pu¨° essere d'aiuto abituarsi a correre anche i lunghi su un circuito di qualche chilometro, magari aiutati da qualche amico. Un'altra grande mano ¨¨ fornita dalle discipline meditative e introspettive come lo yoga, che oltre ad aiutarci nella concentrazione ci d¨¤ una valida mano per il controllo della respirazione.
la gestione della gara
¡ª ?L'errore tipico del maratoneta in una ultra a circuito ¨¨ quello di monitorare il tempo ossessivamente. In una maratona il ritmo costante ¨¨ fondamentale, invece in una ultra a circuito l'obiettivo ¨¨ correre pi¨´ chilometri possibile, lasciando un attimo da parte il semplice tempo. Meglio quindi rimanere rilassati e ascoltarsi in modo da trovare il ritmo perfetto che ci permette di avanzare senza troppo faticare. Il "muro" della maratona in confronto al muro della ultra ¨¨ cosa di poco conto. Partire con un crono troppo serrato ci esporrebbe inutilmente ad un muro inevitabile e durissimo. Rimanere rilassati, ascoltare le sensazioni e correre senza sprecare fatica sono le chiavi del successo.?
L'alimentazione
¡ª ?Un altro punto fondamentale riguarda l'alimentazione. Se in maratona si pu¨° aspettare a mangiare, qui bisogna forzarsi per mantenere il serbatoio pieno. Ogni ora bisogna assumere qualcosa, che siano gel o carboidrati semplici o cocktail a misura di runner. Imperativo: mai aspettare di avere un calo energetico per nutrirsi.
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