Running
Dipendenza dalla corsa: quando correre diventa tossico
Vi ¨¨ mai capitato di incontrare quell'amico con cui correvate qualche tempo fa e aver voglia di trovare una scusa per non fermarvi? Questo ¨¨ quello che succede quando alcuni runner non fanno altro che parlare di corsa. In qualsiasi situazione, anche al battesimo del figlioccio, eccoli che partono in quarta con racconti di gare, domande sulle performance altrui, consigli non richiesti sul tipo di scarpe da usare. Sui social la cosa si traduce in decine di post sempre uguali, corredati dalla telecronaca dell'allenamento: chilometri, velocit¨¤, sensazioni. Questo ¨¨ il primo sintomo che ci dice che qualcosa non va nel rapporto con la corsa. Da passione diventa ossessione. E voi, vi siete mai trovati in questa situazione? Analizziamone i diversi aspetti e cerchiamo di capire come evitarla.
da passione a ossessione
¡ª ?Quando guardate l'orologio e leggete che sono le 12.42 vi vengono in mente i chilometri della maratona? Osservate il vostro collega camminare e pensate a quali scarpe da running gli consigliereste? Misurate il tempo del pranzo di nozze dell'amico in tempo al chilometro? E di mestiere non fate l'allenatore o il tecnico in un negozio di running? Allora probabilmente la corsa sta strabordando dal suo ruolo di passione per diventare una vera e propria ossessione. Correre ¨¨ uno sport molto bello e appassionante, lo sappiamo tutti. Ha moltissimi benefici, tra cui un rapporto pi¨´ sereno con se stessi e una maggior lucidit¨¤ mentale. Ma rimane pur sempre un gioco, a meno di non essere atleti professionisti. Nessuno di noi amatori sta per vincere un titolo nazionale, probabilmente non vinceremo mai nemmeno una gara di paese. Quando la nostra passione per la corsa trascende il limite del semplice divertimento per occupare frangenti che non le appartengono - come una serata al ristorante tra amici - allora dobbiamo riflettere sul nostro rapporto con lei. Alcuni dei segnali facilmente individuabili sono proprio quelli che si possono ossevare nelle situazioni che di corsa hanno poco. Se con i vostri amici che non corrono non riuscite a evitare l'argomento corsa in modo ossessivo, se portate scarpe da running anche al matrimonio di vostro cugino, se non rinunciate ad allenarvi nemmeno quando vostro figlio ha 40 di febbre, provate a riflettere. Passione oppure ossessione?
se non mi alleno sto male
¡ª ?Il lockdown di due anni fa ha svelato tutti i difetti di noi runner, tra i quali la dipendenza dalla corsa. Non correre per noi ¨¨ una condizione stressante. Che sia a causa di un lockdown o pi¨´ banalmente per impegni personali, se un giorno non concludiamo l'allenamento prefissato ci sentiamo frustrati, spaesati, arrabbiati. Ovviamente potendo scegliere ¨¨ meglio correre, ma talvolta non si pu¨° essere totalmente liberi e cause esterne impediscono la nostra normale vita. Niente di pi¨´ consueto, direi. Eppure se a rimetterci ¨¨ proprio la corsa ci sentiamo sopraffatti da emozioni negative? Questo ¨¨ il secondo sintomo della dipendenza da corsa: se non corro sto male. Esattamente come la dipendenza da sostanze ben peggiori, la mancanza di corsa ci fa traballare. In queste situazioni ¨¨ bene rifocalizzare l'attenzione sulla nostra personale scala di priorit¨¤. A meno di essere atleti professionisti, la corsa non pu¨° essere al primo gradino delle priorit¨¤ superando relazioni, famiglia, lavoro, amicizia.
come uscirne?
¡ª ?Come qualsiasi altra dipendenza, quella da corsa ¨¨ negativa e alla lunga diventa tossica. A rimetterci, oltre al corpo, ¨¨ anche la corsa stessa. Quando il pensiero diventa asfissiante la pentola a pressione esplode e rischiamo di rifiutare qualsiasi contatto con il running. Il troppo running stroppia, possiamo dire cos¨¬. Oltre a rimettere in ordine le priorit¨¤, per uscire da questa condizione ossessiva, il primo passo ¨¨ togliere l'orologio GPS. Purtroppo il GPS ¨¨ uno strumento s¨¬ utilissimo, ma ci lega al controllo (quasi ossessivo) di tempi e velocit¨¤, togliendoci almeno in parte il piacere della corsa. Allora via l'orologio e si corre a sensazione, come i bambini: tre giri del parco, poi tre lampioni forte e due piano e infine un giro leggero del viale. Questa diventa la nostra nuova unit¨¤ di misura. Il secondo passo, poi, ¨¨ ritrovare una vecchia passione che abbiamo lasciato indietro a causa della corsa. Che sia la degustazione di vino o il corso di ballo poco importa. Cerchiamo qualcosa che non facevamo pi¨´ da tempo a causa dell'impegno da runner e rifacciamolo. Riscopriamoci! Quando poi saremo pi¨´ sereni proveremo a ricominciare gli allenamenti. Vedrete che l'approccio sar¨¤ pi¨´ rilassato.??
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