Giorgio Calcaterra ci aiuta: così si allena la resistenza

La corsa è fatica?
Sembrerà strano ma a me non piace faticare, perché per me la corsa è soprattutto gioia.
Quando sento abbinare la corsa alla fatica non sono d’accordo. L’eccesso della corsa produce fatica, ma correre al ritmo giusto, se ci si arriva gradualmente, non è fatica. Non lo è per me e non lo è per gli altri.
Ho disputato la mia prima maratona a 18 anni, senza averla preparata adeguatamente e ho sofferto così tanto che ho poi impiegato 6-7 anni per fare la seconda.
La seconda maratona l’ho preparata bene e ho scoperto che non era poi così faticosa. Cosa ho imparato? Che la corsa e la maratona in sé non sono faticose, sono faticose se le fai nel modo sbagliato.

L’anno scorso hai vinto la Wings for Life con 88km e dopo solo tre settimane il Passatore. Due appuntamenti estremi così ravvicinati. Come è possibile?
Dopo la Wings For Life ho scaricato 2-3 giorni per dare al mio fisico il tempo di recuperare. Poi ho ripreso con i miei 30 km quotidiani divisi in due sessioni: significa correre un’ora e un quarto al mattino e altrettanto al pomeriggio, spezzando non è poi così faticoso. Non ho fatto altri lunghi perché in questo caso ne avevo fatto uno di 88 km tre settimane prima. Dopodiché l’ultima settimana è stata quella di vero scarico.
Semplicemente ero preparato in modo adeguato. Macinando 220-230 km a settimana il mio fisico era pronto a supportare quel carico.