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Road to London Marathon 2024: i 3 runner del Run Your Way
La Maratona di Londra ¨¨ sempre pi¨´ vicina: il 21 aprile prossimo, infatti, vedremo i protagonisti selezionati da New Balance correre la loro prima 42 km nello splendido scenario della capitale inglese, a rappresentare il claim ¡°Run Your Way¡±.?
Il brand di sportswear e running ha, infatti, scelto 5 runner amatoriali (Marco e Giorgia, sono stati i primi a raccontare la loro storia ad Active),?vestendoli e accompagnandoli in questo primo indimenticabile viaggio, permettendoci di vivere assieme a loro i sacrifici e le emozioni di tutti questi mesi di preparazione fino al giorno della loro prima Maratona di Londra. Perch¨¦ Run your way ¨¨ il modo in cui ognuno di noi vive la corsa, qualunque sia l¡¯obiettivo.
la storia dei 3 NUOVI pRotagonisti di Run Your Way?
¡ª ?Leonardo, Nadia e Andrea sono i 3 ragazzi selezionati del Crusher Runner Club di Milano, una community di runner che ha come appuntamento fisso il gioved¨¬ sera a Milano, e con? un rituale post corsa, quello degli Specialty Coffee.
La storia di Leonardo.?Ad accoglierci davanti a un caff¨¨ ¨¨ proprio?Leonardo Pinto, 26 anni, digital designer di origini pugliesi approdato a Milano dopo il liceo. ¡°Ho studiato pubblicit¨¤ e ora lavoro in un¡¯agenzia dove paradossalmente sto seguendo un cliente legato al running, quindi correre e far parte di una crew mi sta tornando utile anche sul lavoro¡±, afferma Leonardo mentre filtra l¡¯acqua per il caff¨¨.
"Corro la mattina, mi aiuta mentalmente, cos¨¬ arrivo al lavoro bello carico. ?? diventato il mio strumento per pareggiare i conti, corro pi¨´ di quanto la mia mente abbia realmente voglia di fare, a volte anche pochissimo, solo per potermi dire che ci sono riuscito".?
Ma come ¨¨ iniziata la passione per la corsa? ¡°Ho fatto tanti sport diversi, ma niente seriamente, poi ¨¨ capitato che attraversando le strisce correvo e quella sensazione mi ¨¨ iniziata a piacere. Cos¨¬ ho comprato delle scarpe, e dopo circa due mesi mi sono unito alle Coffee Run e questa iniziativa divertente di ricercare i bar in cui bere gli Specialty Coffee (caff¨¨ filtrati naturali e tracciati). Mi piaceva molto, tanto da rendermi un appassionato, sia della corsa che del caff¨¨¡±. Tanto da essere coinvolto nel progetto di New Balance.?
¡°Il fatto di riuscire a chiudere una maratona di 42 km ¨¨ sia uno scoglio fisico che mentale con me stesso. In questi mesi ho corso pi¨´ di quanto mai avessi mai immaginato di fare, non solo fisicamente, ma anche mentalmente".?
E per la preparazione? ¡°La corsa si ¨¨ ritagliata dei momenti quantificabili in ore all¡¯interno della mia vita: doversi svegliare molto prima la mattina per allenarsi e di conseguenza anticipare l¡¯andare a letto la sera perch¨¦ ci si stanca di pi¨´; e poi entrano in gioco molti fattori come l¡¯alimentazione. I giorni prima del lungo ho fatto l¡¯errore di pranzare al volo con un panino e di fare la colazione della domenica con sole due fette biscottate: al 22esimo km ho iniziato a sentire il fegato che mi tirava e le gambe completamente finite. Ho tirato non so come fino al km 27.5, distanza che non avevo mai corso prima". La preparazione alla maratona implica, infatti, degli sforzi incredibili. ¡°Mi sono portato a casa comunque dei risultati di personal best, dunque anche se ¨¨ stato molto difficile il lungo, sono contento di come ¨¨ andata in questi mesi, ho sicuramente vinto la mia pigrizia, che era uno degli obiettivi quando ho iniziato a correre".?
Ma non solo: "? stato poi molto bello il fatto di aver corso con New Balance, un brand che non conoscevo dal punto di vista tecnico: le scarpe in carbonio (Elite v4) sono una gran figata e mi ci diverto tanto quando le metto ai piedi.¡±??
Cosa, quindi, ti aspetti dalla sfida di Londra??¡°Sono curioso di vedere come reagisco, la sera e i giorni prima, la partenza, il momento in cui mi sentir¨° bene o il momento in cui creder¨° di non farcela. Voglio vivere tutto. L¡¯aspettativa che ho ¨¨ quella di chiuderla, nel tempo che mi sono prefissato (entro le 4 h). Sono abituato cos¨¬, preferisco sparare in alto, e avere aspettative alte che non sempre nella vita si raggiungono; mal che vada cado, ma cadr¨° comunque un po¡¯ pi¨´ in alto di dove sarei caduto se queste aspettative non me le fossi date".
La storia di Nadia. ¡°Leo ¨¨ il simpatico, io sono la secchiona, Andrea ¨¨ quello serio", commenta Nadia Charif, art director classe 1992 di Cremona (con mamma salentina e pap¨¤ franco-marocchino), parlando della crew e dei ragazzi assieme ai quali sta condividendo questa avventura. Si ¨¨ avvicinata al CRC tramite un amico che le aveva proposto: ¡°Vieni a correre con noi: ¨¨ molto sciallo¡±. ¡°Insomma la loro Slow Run ¨¨ la mia corsa veloce, eppure quel club ¨¨ diventato la mia droga¡± commenta Nadia. In realt¨¤, ha iniziato a correre per dimagrire perch¨¦ l¡¯agenzia dove lavorava, e dalla quale si era appena licenziata, le aveva fatto prendere 11 kg. ¡°All¡¯inizio la corsa non mi piaceva e la trovavo noiosa, per questo mi ero iscritta a una mezza maratona (quella di Parigi) per darmi il primo grande obiettivo, che ho raggiunto¡±. Poi, grazie alla crew, Nadia ha trovato nello spirito del gruppo la vera motivazione. ¡°C¡¯¨¨ molta comunit¨¤, abbiamo fatto diversi trail insieme dove mi hanno sempre aspettato tutti. In altri club c¡¯¨¨ competizione, che a me non piace. Con il gruppo, abbiamo tanti interessi in comune come quello del caff¨¨, scoprire nuove cose, creare una sorta di salotto e pensare al post corsa. Infatti ho gi¨¤ avvertito tutti: voglio una birra all¡¯arrivo!¡±.?
Nadia, rispetto a Leo, che ha trovato nella corsa anche il pretesto per rimettersi in forma, premiare le sue fatiche e i suoi sforzi. ¡°Sto seguendo una dieta per l¡¯allenamento, certo, ma non entrer¨° mai in fissa. Ogni domenica, post lungo sono da mia mamma che da brava salentina mi prepara un bel pranzo". Anche il trail del Chianti a marzo ¨¨ stata l¡¯occasione per godersi le delizie del luogo. "All¡¯arrivo mio padre mi ha portato una birra e poi vino e panino con la porchetta¡±.??
Ma come sono andati questi mesi tra fatiche e gratificazioni? ¡°Il mio lungo (30 km) l¡¯ho fatto sotto la pioggia, ¨¨ stato davvero difficile mentalmente. Penso che se dovessi fare una media di questi mesi, ho corso pi¨´ sotto la pioggia che con il bel tempo, ma quelle tre ore sono state le pi¨´ impegnative. Poi ha iniziato a farmi male un ginocchio e mi sono preoccupata. Per¨° mi sono rifatta con il pranzo tra Pasqua e Pasquetta¡±.
La giovane runner non solo sogna Londra perch¨¦ sar¨¤ il luogo della sua prima maratona, ma ¨¨ anche molto affezionata alla citt¨¤, nella quale ha fatto il suo primo viaggio da maggiorenne, e adora l'humor british e le atmosfere britanniche. ¡°Le mie amiche mi hanno regalato l¡¯Oyster card quando gli ho detto che avrei corso la maratona, come gioco, cos¨¬ se volessi barare e prendere la metropolitana posso farlo, ovvero non ci credono che riuscir¨° a finirla!¡± E invece, noi sappiamo che ce la far¨¤. ¡°A me importa solo chiuderla, ¨¨ questo il mio obiettivo. E poi mi aspetto di trovare tutto quello che mi ha fatto appassionare alla corsa in s¨¦: la gente e l¡¯atmosfera di festa¡±, confessa Nadia.
Come ti sei trovata con le New Balance? ¡°All¡¯inizio le sneakers 1080 v13 mi sono sembrate un po¡¯ strane, ma poi quando il mio corpo ha iniziato a capirle¡ le ama, sono veramente comode e non danno alcun fastidio, soprattutto nei lenti. Rendono la corsa molto naturale. Le Rebel v4 sono altrettanto piacevoli e leggere, penso di correrci la maratona, ma in valigia le metter¨° entrambe. Poi, come sempre, indosser¨° il mio cappellino e ora... non vedo l¡¯ora del giorno della partenza!¡± conclude Nadia.
La storia di Andrea. Quello serio, e forse il pi¨´ riservato, Andrea Compagnone, ¨¨ il terzo runner del gruppo e anche il pi¨´ veloce, colui che cercher¨¤ di finire la maratona in 3 ore. Nato e cresciuto tra Rivoli e Torino, vive a Milano da 8 anni dove lavora come direttore creativo free lance. Quattro anni fa riscopre la corsa, che praticava da ragazzino ma che aveva messo da parte. ¡°Devo ringraziare la pandemia, perch¨¦ era l¡¯unica cosa che si poteva fare¡±. Diventa infatti la sua valvola di sfogo, permettendogli di vedere Milano sotto una nuova luce. "Ho rincontrato molti amici del mondo della comunicazione nel giro della corsa, tra cui i ragazzi del CRC che appunto si trovavano per bere lo Specialty Coffee, un fenomeno al quale mi approcciavo gi¨¤ da anni, perch¨¦ sono sempre stato attento alle qualit¨¤¡±.?La corsa in montagna per¨° ¨¨ la sua vera passione. ¡°Il trail ti apre i chakra della corsa", ci rivela. ¡°Ogni corsa in montagna ha avuto dei momenti incredibili, la natura ¨¨ magnetica e corri spesso da solo, quindi, ha un che di meditativo. ? tanto ripetitivo correre in citt¨¤, mentre i trail sono dei veri e propri viaggi.¡± Tanto che tra i suoi obiettivi ci sono anche gli ultratrail. In citt¨¤, i chakra gli si aprono invece con i dolci della sua pasticceria nordica preferita, Loste. ¡°Li prendo prima di correre e me li porto a casa, sono il mio premio¡±. Con l¡¯obiettivo di tempo che si ¨¨ imposto, Andrea indosser¨¤ senz¡¯altro le Elite v4, le scarpe in carbonio di New Balance, che gli daranno la spinta che merita per raggiungere il traguardo. ¡°Sar¨¤ una prova per me stesso su un chilometraggio che non ho ancora mai affrontato. Vediamo come andr¨¤, ¨¨ un anno importante, quello dei miei 40. Sarebbe davvero un bel regalo!¡±, confessa Andrea.
A questo punto non ci resta che far partire il countdown e preparare il passaporto, London is calling!
Gazzetta dello Sport
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