Nuoto nel triathlon, che fatica! 5 consigli per i principianti alle prese con la prima gara

Imparare a nuotare da adulti è un'impresa ardua ma non impossibile. Con la giusta strategia supportata dalla forte motivazione segnata anche dal debutto nel triathlon, il percorso risulterà meno accidentato.

istruttore

Senza alcun dubbio, il primo passo è quello di rivolgersi a un istruttore che, oltre a fornirci preziose indicazioni tecniche, sia paziente ed empatico e dunque condivida i nostri obiettivi e capisca le nostre necessità.

Gradualità

Mai come in questo caso, è fondamentale procedere con gradualità. Dopo aver preso confidenza con l'acqua, è importante impostare la respirazione “forzata”, espirando sotto l'acqua e inspirando con la testa fuori (il classico esercizio delle bolle bordo vasca). Solo successivamente si potrà procedere con i primi scivolamenti seguiti dall'inserimento della gambata.

assetto

Soltanto dopo aver acquisito un buon galleggiamento statico e dinamico, si procederà con l'inserimento della bracciata. Il tutto ora risulterà più stimolante e divertente, si comincia a fare sul serio e ad assimilare la nuotata completa. Proprio in questa fase, l'assetto è fondamentale: bisogna rimanere concentrati sull'attivazione del core per mantenere il corpo disteso, perfettamente allineato.

fianchi

Un disallineamento può essere provocato anche da un'oscillazione troppo marcata dei fianchi: in molti casi, questo è causato dall'eccessiva rotazione della testa mentre durante la fase di respirazione, un'altra fase delicata della nuotata.

testa

La testa comanda, non solo a livello mentale, ma, in questo caso, anche per la giusta posizione in acqua. La ricerca della boa in acque libere è l'unica fase in cui il capo deve essere sollevato: spesso i principianti tengono la testa troppo alta, causando l'abbassamento dei fianchi e l'affondamento delle gambe. Mai come in questo caso, la striscia scura sul fondo della piscina, sarà nostra alleata.