I consigli di Giorgio Rondelli, ex mezzofondista e allenatore di molti campioni olimpici e mondiali
Per chi decide di iniziare a correre o per chi invece lo sta gi¨¤ facendo da tempo avere a disposizione, attraverso test attitudinali, valutazioni funzionali e controlli specifici, i dati reali e scientifici di come funziona il proprio organismo ¨¨ sicuramente un vantaggio notevole. In primis perch¨¦ evita che si commettano errori in fase di programmazione degli allenamenti. Poi, in una seconda fase, anche come importante verifica del lavoro svolto. Vediamo con quale test ¨¨ meglio iniziare.?
L'esame antropometrico
Per fotografare lo stato di salute di un podista il migliore test iniziale ¨¨ senza dubbio l'esame antropometrico?che segnala:?A) la percentuale di massa grassa. Che in un corridore dovrebbe essere sempre sotto il 10%.?B) La percentuale di massa magra dinamica che se diminuisce, a differenza di quella grassa, pu¨° causare invece seri problemi essendo il segnale di un regime alimentare sbagliato oppure di un allenamento troppo intensivo rispetto alle proprie capacit¨¤.?
L'esame biomeccanico
Il secondo tipo di valutazione generale riguarda invece la biomeccanica del corridore. In primis la sua?cadenza?di corsa, cio¨¨ di quanti appoggi al suolo ¨¨ capace di effettuare in un minuto. Quindi il?tipo?di appoggio al suolo. Che pu¨° essere pronato, supinato oppure neutro. Indicazione molto importante per la scelta delle relative calzature.?
Rilevamento delle due soglie
Una nuova serie di test, che si possono effettuare anche su un tapis roulant, servono poi per determinare sia la?soglia aerobica?che la?soglia anaerobica.?La prima segnala la massima potenza lipidica. Cio¨¨ la capacit¨¤ dell'organismo di bruciare i grassi e certamente coincide con le velocit¨¤ pi¨´ basse della corsa quando non vengono superate le 2 millimoli di lattato. La seconda invece la massima velocit¨¤ di risintesi dell' acido lattico in circolo sempre usando il meccanismo aerobico. Cosa che avviene intorno al valore di 4 millimoli di lattato.
Le cinque velocit¨¤ della corsa
Questi test servono anche a determinare le varie velocit¨¤ della corsa. Dal fondo lento, al fondo medio e veloce sino ad arrivare alle prove ripetute ed ai lavori lattacidi.?
Alto livello
Fra il fondo lento ed i lavori lattacidi, almeno per gli atleti di alto livello, c'¨¨ una differenza superiore al minuto. Vale a dire che se un atleta corre il fondo lento a?4 minuti al km,?avr¨¤ una velocit¨¤ teorica fra?3.40 e 3.30 al km?nel fondo medio e fra?3.20 e 3.10 al km?nel fondo veloce. Ancora pi¨´ bassa la velocit¨¤ delle prove ripetute sui 1000 metri con circa?3.00 al km.?Nei lavori lattacidi questa forbice pu¨° ulteriormente scendere ancora parecchio di altri 25/30 secondi.?
Neofiti ed amatori
Valori teorici che invece sono molto diversi per i principianti e gli amatori. Per queste categorie la forbice non va oltre i 30/40 secondi al massimo. Anzi quasi sempre la velocit¨¤ del fondo lento pu¨° coincidere con la velocit¨¤ da tenere in maratona che invece in un atleta allenato, almeno a grandi linee, pu¨° essere identificata con il suo fondo veloce.?
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