RUNNING
Correre con la musica: pro e contro. La psicologa dice che...
Sono molti i runners che scelgono di farsi accompagnare durante l¡¯allenamento podistico dal ritmo dei loro brani musicali preferiti. La tecnologia, del resto, ha fatto passi in avanti notevoli e se una volta i podisti che non riuscivano a rinunciare alla musica nemmeno durante la corsa correvano prima con walkman poi ipod e cuffie con fili al seguito, al giorno d¡¯oggi ¨¨ possibile portare con s¨¦ esclusivamente il proprio cellulare che collegato con auricolari bluetooth, oppure c¡¯¨¨ chi preferisce portare con s¨¦ anche una piccola cassa (o speaker) che, sempre collegata via bluetooth al proprio smartphone, consente di riprodurre la musica scelta in diffusione. Eppure, non a tutti piace correre con la musica, c¡¯¨¨ chi invece preferisce prestare ascolto al proprio corpo o mettersi in relazione con l¡¯ambiente circostante.
Abbiamo chiesto a Maria Chiara Crippa, psicologa esperta in psicologia dello sport, quali sono le ragioni, da un punto di vista psicologico, che stanno alla base di questo fenomeno: ¡°Diversi studi hanno dimostrato come la musica migliori la performance nel running; in particolare, favorisce la capacit¨¤ di correre pi¨´ a lungo, influenza positivamente la percezione di sforzo, la velocit¨¤ di corsa, il recupero e i meccanismi fisiologici connessi alla corsa stessa. Inoltre, l¡¯ascolto della musica prima di una prestazione ha effetti positivi, rendendo l¡¯attivit¨¤ pi¨´ piacevole e divertente, fungendo anche da fattore distraente.¡±
Running e musica: i brani adatti
¡ª ?Tuttavia, ¨¨ importante sottolineare come, a questo proposito, non tutti i generi musicali o brani possano andare bene. Se, infatti, il nostro obiettivo ¨¨ quello di trovare un aiuto nell¡¯incremento della performance sportiva, dovremo scegliere brani o generi musicali con determinate caratteristiche: ¡°Uno studio ha dimostrato come ascoltare musica con un ritmo veloce (140 bpm) durante i momenti di recupero tra due sessioni di corsa intensa, favorisca un decremento significativo della concentrazione di lattato e della percezione di sforzo. Gli autori attribuiscono questo effetto a una nostra naturale e biologica risposta al ritmo e al tempo della musica che porta a distaccarsi da sensazioni fastidiose come il dolore e la fatica (Eliakim et al. 2012) inducendo una minore percezione di sforzo.¡±
Esplorando questa funzione della musica come mezzo per percepire meno (o se preferite, tollerare di pi¨´ e pi¨´ a lungo la fatica) ¨¨ difficile non lasciarsi andare all¡¯immagine mitologica del canto ammaliatore delle sirene, raccontato nel XII canto dell¡¯Odissea. Inoltre, riguardo alle considerazioni fatte dagli autori dello studio in merito alla "nostra naturale e biologica risposta al ritmo e al tempo della musica¡± ¨¨ possibile fare la considerazione che la musica sia nell¡¯antichit¨¤, nel teatro greco, ad esempio, che in altre manifestazioni culturali di altre civilt¨¤, ma anche nelle primissime fasi di vita, a partire dalle esperienze che fa il bambino (si legga ad esempio ¡°Il mondo interpersonale del bambino¡± ¨C D. N. Stern, 1987) si trovi sempre associata ad altre forme di esperienze: tattili, cinetiche, visive. Insomma, l¡¯esperienza della musica, al di l¨¤ della pura fruizione musicale (che compare in una fase successiva e pi¨´ matura dell¡¯individuo), ¨¨ un¡¯esperienza che si d¨¤ all¡¯interno di un determinato contesto sociale ben specifico, capace di darci un¡¯esperienza totalizzante e completa e non prettamente di tipo uditivo ma anche emotiva e sociale.
Running e musica: i vantaggi
¡ª ?La psicologa Crippa aggiunge: ¡°Altri studi dimostrano come ascoltare la propria musica, quella preferita per la corsa, e non una qualsiasi, sia associata a un miglioramento della performance in termini di ritmo e tempi. Non solo, grazie a un effetto di sincronizzazione audio-motoria, scegliere una musica abbinata al ritmo della propria falcata pu¨° aiutare a regolare il ritmo stesso, rendere pi¨´ efficiente il gesto tecnico e diminuire la percezione di fatica. Occorre quindi fare attenzione ai bpm: musiche tra i 120 ¨C 130 bpm sembrano essere adeguate a corse piuttosto medio-veloci; mentre attenzione alle musiche oltre ai 150 bpm perch¨¦ potrebbero portare fuori giri.¡±
Se la musica ha questi innegabili vantaggi, allora perch¨¦ non tutti i podisti scelgono di correre ascoltando i propri brani preferiti? Va detto che questa funzione ¡°distraente¡± dalla fatica che riesce a realizzare la musica non a tutti pu¨° far piacere. In particolare, per colui che corre da pi¨´ tempo o per colui che ha un interesse molto forte o, addirittura, esclusivo nei confronti della performance sportiva, come il runner evoluto o l¡¯atleta professionista, essere distratti dalla percezione del proprio sforzo non solo pu¨° dare fastidio ma si rivela anche controproducente. Per questi corridori, infatti, la gestione della fatica ¨¨ una parte essenziale di ci¨° che concorre alla prestazione sportiva. In questo senso, atleti di questo genere sono molto attenti ai segnali che provengono dal proprio corpo. Questo avviene costantemente, anche al di fuori della corsa; e in misura ancor maggiore, quindi, durante le sessioni di allenamento.
Proprio per questa ragione c¡¯¨¨ chi preferisce ascoltare musica solamente durante le sessioni meno intense. Come ci ricorda Maria Chiara Crippa: ¡°Correre con la musica non ¨¨ obbligatorio, ¨¨ una scelta personale da fare in base alle sensazioni e agli effetti che ha su ognuno di noi. Per chi si sta approcciando al mondo della corsa, scoprendo per le prime volte le sensazioni di fatica, la musica pu¨° essere una valida alleata per alleviare sensazioni spiacevoli e favorire quelle piacevoli. Per le corse lunghe sarebbe bene alternare brani pi¨´ ritmati a brani un po' pi¨´ soft. Questi ultimi sono anche ideali durante le fasi di stretching, nel dopo corsa. Infine, ricordatevi di dare la giusta priorit¨¤ alle sensazioni corporee: nonostante tutti i benefici elencati, il consiglio ¨¨ quello di mantenere, comunque, alcune sessioni di corsa senza musica per allenare la capacit¨¤ di ascolto del corpo e delle sensazioni, che devono essere sempre prioritarie a qualsiasi forma di ausilio esterno (musica, orologio).¡±
Infine, attenzione alla sicurezza, sia tra chi corre in ambienti urbani ma anche tra chi corre in ambiente naturale: ¡°Il volume della musica per correre non dovrebbe essere mai troppo alto perch¨¦ occorre sempre che una porzione di attenzione sia sull¡¯ambiente. La musica ascoltata a volume eccessivamente alto potrebbe catturare tutta la vostra attenzione, che deve essere sempre in parte sul proprio corpo in movimento e in parte sull¡¯ambiente che ci circonda.¡±
Quindi, teniamoci pronti ad alternare tra tasto ¡°PLAY¡± e ¡°PAUSE¡± ma, in ogni caso, godiamoci le nostre corse!
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