Le applicazioni che consentono un monitoraggio, tramite tracciamento GPS, della propria attivit¨¤ sportiva hanno vantaggi e svantaggi: eccoli
Che i social abbiano modificato pi¨´ o meno profondamente le nostre abitudini ¨¨ un fatto assodato da tempo. Non solo nell¡¯ambito della comunicazione ma, in maniera pi¨´ trasversale e profonda, al giorno d¡¯oggi, qualunque attivit¨¤ trova il proprio corrispettivo a portata di clic nell'universo dei social network. Questo accade anche nel mondo dello sport, in particolare quelli di endurance: corsa, ciclismo, nuoto, triathlon. Applicazioni come la californiana Strava o la pi¨´ recente RunBull (italiana) sono ormai popolarissime tra chi corre. Talmente popolari e utilizzate che, se Sigmund Freud fosse ancora qui tra noi potrebbe pensare ad una nuova postilla da aggiungere a qualche sua celebre opera, magari intitolandola ¡°Psicopatologie della vita quotidiana del runner¡±.
Scherzi a parte (ma non troppo!), diversi studi di psicologici hanno messo a nudo che le applicazioni di self-tracking generano delle vere e proprie forme di dipendenza tra chi le utilizza. Effettivamente, basterebbe partire da questa semplice considerazione: appena arrivati a casa dopo l¡¯allenamento, qual ¨¨ il primo pensiero che scatta nella mente? A) andare in doccia; B) dedicare qualche minuto allo stretching; C) caricare l¡¯allenamento sull'applicazione che utilizziamo normalmente. Non so voi, ma io personalmente sono scivolato gi¨¤ da tempo tra gli ¡°addicted¡±. Nel mio caso, dunque, si tratta della terza opzione. Eppure, credo di essere in buona compagnia. Ad ogni modo, le applicazioni che consentono un monitoraggio, tramite tracciamento GPS, della propria attivit¨¤ sportiva non sono da condannare. Esistono diversi aspetti positivi. Per fare un po' di chiarezza ci siamo rivolti alla ¡°nostra¡± psicologa Maria Chiara Crippa: ¡°Innanzitutto, occorre chiarire che con questo tipo di applicazioni si mettono in contatto due tendenze diverse: self tracking e social media. L¡¯auto-tracciamento andrebbe in ogni caso valutato come un mezzo e non come un fine. Ad ogni modo sono molti gli aspetti positivi a cui d¨¤ luogo, sia in termini di engagement, motivazione, autostima e autoefficacia.¡± Andiamo a vederli pi¨´ nel dettaglio.
Sforzo visibile
¡ª ?¡°Queste applicazioni consentono di rendere visibile in termini numerici, grafici, mappe il proprio sforzo. Questo comporta un aumento del livello di soddisfazione e di autoefficacia: lo sforzo diventa pi¨´ concreto e tangibile, aumentando il coinvolgimento emotivo e psicologico.¡±
Fissare l'esperienza vissuta col self tracking
¡ª ?¡°Quanto abbiamo detto prima si lega al fatto che tutto ci¨° ¨¨ un modo per fissare l¡¯esperienza vissuta, un po¡¯ come quando riviviamo un ricordo o un'esperienza guardando una foto. L'immagine visiva in questo senso favorisce il riaffondare in quell¡¯esperienza. Allo stesso modo, il concretizzarsi dell'allenamento in dati, grafici o tracce consente di "rivivere" l¡¯esperienza associata a certi allenamenti o prestazioni, che se positive diventano fonte di autoefficacia. In questo senso si ha la possibilit¨¤ di tracciare i progressi, la strada del miglioramento e anche questo consolida la fiducia nelle proprie capacit¨¤.¡±
Rinforzo positivo
¡ª ?¡°Le varie reazioni, che nelle app di self-tracking prendono il nome di ¡°kudos¡±, ¡°bull¡±, ¡°stelline¡±, ¡°likes¡±, sono dei rinforzi positivi: ovvero degli stimoli in grado di aumentare il comportamento di una persona. Se, ad esempio, faccio un allenamento in cui provo molta fatica e, una volta pubblicato sui social, ricevo molti ¡°likes¡± (o analoghi), questi vengono percepiti come stimolo positivo, un premio, cio¨¨ un riconoscimento che attiva una visione positiva di s¨¦; in questo modo sar¨° spinto a ripetere l¡¯esperienza.¡±
Confronto
¡ª ?¡°? noto che il confronto migliora la prestazione. Il primo esperimento in psicologia dello sport, ad esempio, all¡¯inizio del XX secolo, ha dimostrato proprio questo. Insieme si corre pi¨´ veloci e si pedala pi¨´ forti. Non solo in termini di presenza fisica, ma il sapere che verr¨¤ condivisa l¡¯attivit¨¤ e che altri la vedranno apre al confronto sociale (seppure virtuale) e ai suoi effetti sulla prestazione. Inoltre, osservando l¡¯attivit¨¤ di un amico, percepito come simile a me, attiva una delle fonti di autoefficacia: ¡°se ce l¡¯ha fatta lui ce la posso fare anche io¡±. Da uno studio del 2017 ¨¨ emerso che se vedo sui social che un mio amico, che percepisco come simile a me, ha corso o pi¨´ veloce (in riferimento alla media al chilometro) o che ha svolto una corsa pi¨´ lunga, questo mi influenza portandomi a correre pi¨´ velocemente e qualche km in pi¨´ rispetto a lui.¡±
Obiettivi
¡ª ?Su Strava, ad esempio, si trovano anche i famosissimi segmenti, dei tracciati pi¨´ o meno noti che conservano una classifica di tutti gli utenti che lo hanno compiuto: ¡°In questo senso i segmenti rappresentano quello stimolo in pi¨´. Possono essere usati come obiettivi, sfide personali da inserire ogni tanto in allenamento, magari su un giro che siamo soliti ripetere spesso, dove potrebbe prevalere la noia. Si tratta di un modo per mettere quel guizzo in pi¨´ di adrenalina ma da usare sempre con parsimonia!¡±
Finora solo aspetti positivi ma, come sempre, c¡¯¨¨ anche il rovescio della medaglia. Una uso smodato delle applicazioni di auto-tracciamento pu¨° portare a effetti negativi come ossessione, ansia, demotivazione. Analizziamoli.
L'ossessione del self tracking
¡ª ?¡°Quando ¨¨ il tracking a controllare noi, allora occorre fare attenzione. Le domande che dovremmo porci sono queste: per me conta di pi¨´ l¡¯esperienza reale vissuta o quella mostrata e condivisa? Cosa valuto come prioritaria? Cosa mi gratifica di pi¨´? Gli indicatori possono esserci dati da quante volte penso a condividere sul social mentre corro, ad esempio. Oppure, quante volte mi collego a Strava durante giorno?? Oppure, anche da come reagisco guardando le attivit¨¤ degli altri? Invidia, fastidio, oppure curiosit¨¤, stima, stupore, felicit¨¤ altrui? Il risultato ¨¨ che se mi percepisco in trappola, qualcosa ¨¨ da rivedere. Il self tracking andrebbe utilizzato come guida, non dovrebbe verificarsi il contrario.¡±
Perdita di controllo
¡ª ?¡°I rinforzi postivi possono trasformare ogni allenamento in una gara, rendendo tutto una competizione; il tentativo di fare meglio dell¡¯altro con doppio effetto: un aumento del rischio di infortunarsi e andare fuori giri. In questo modo si perder¨¤ velocemente il divertimento e, parallelamente, aumenteranno i vissuti di ansia e stress generati dal pensiero del confronto e del risultato prima di tutto.¡±
Alienazione
¡ª ?¡°Il pensiero di condividere pu¨° diventare anche un allontanamento da quello che sto facendo nel momento presente. Se mentre corro la mia mente va gi¨¤ al dopo, al momento della condivisione, ai possibili mi piace che prender¨°, a cosa penseranno gli altri, tutto ci¨° mi sottrarr¨¤ dall¡¯esperienza immediata, dalle sensazioni ed emozioni che provo correndo. L¡¯immediatezza del sentire, che ¨¨ poi ci¨° che alimenta le nostre passioni, dovrebbe essere messa sempre al primo posto.¡±
Demotivazione
¡ª ?¡°L¡¯assenza di likes e Kudos pu¨° portare a una perdita della motivazione. Questo fenomeno, per il quale al conseguimento di un¡¯ottima prestazione di allenamento o di gara segue un scarso riscontro sui social, pu¨° portarci a dei sentimenti di delusione o scarsa gratificazione, modificando cos¨¬ l¡¯esperienza soggettiva realmente vissuta.¡±
Tirando delle somme possiamo dire che tutto sta nell¡¯equilibrio. Come ci ricorda Maria Chiara Crippa: ¡°L¡¯importante ¨¨ fare esperienza, riflettere e farsi domande e se ci accorgiamo che inizia a sfuggire il controllo, proviamo a ritrovarlo. L¡¯ago della bilancia rimaniamo sempre noi! Se riconosciamo tratti di dipendenza occorre iniziare a disintossicarsi: qualche uscita a sensazione senza monitoraggio di tempi, velocit¨¤, pulsazioni; rimuovere l¡¯applicazione per qualche settimana o non usarla; non seguire quei profili con cui scatta un confronto negativo che si ripercuotono negativamente su di s¨¦; chiedersi come mai sento un bisogno cos¨¬ forte di auto-monitoraggio, controllo e confronto.¡±
Quindi, no panic se ci troveremo in mezzo alle montagne senza segnale GPS o in hotel senza connessione. Il nostro obiettivo sar¨¤ quello di trasformare, almeno per qualche volta, quella simpatica meme: ¡°If it¡¯s not on Strava¡ It never happened¡± in ¡°If it¡¯s not on Strava¡ It doesn¡¯t matter!¡±
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