Dopo lĄŻottima prestazione di Londra, il fuoriclasse etiope far¨¤ parte della squadra del suo Paese per la maratona di Parigi
A Parigi ci sar¨¤. Dodici anni dopo lĄŻultima apparizione con i cinque cerchi sullo sfondo. Kenenisa Bekele parteciper¨¤ alle prossime Olimpiadi: a quasi 42 anni, il fuoriclasse etiope ¨¨ stato inserito dalla sua federazione nel team della maratona. E sotto la Tour Eiffel, avr¨¤ pi¨´ di qualche motivo per puntare alla storia.
la squadra etiope
ĄŞ ?Contesto. Pochi giorni fa, la Federazione etiope ha diramato la lista degli atleti convocati per la maratona olimpica di Parigi, sciogliendo i ballottaggi. Bekele ha strappato un pass non scontato grazie alla prestazione sfoderata poche settimane fa sulle strade di Londra, con un bel secondo posto in 2:04:15 (record mondiale master). Un piazzamento arrivato dopo aver condiviso per 36 chilometri la testa della gara inglese con il vincitore Alexander Mutiso, convocato a sua volta dal Kenya. LĄŻintramontabile etiope parteciper¨¤ dunque alla spedizione estiva in Francia insieme ai connazionali Sisay Lemma, primo a Boston, e Deresa Geleta, vincitore a Siviglia, relegando per il momento in panchina Tamirat Tola, ritirato a Londra. La squadra femminile vedr¨¤ invece le presenza di Tigist Assefa, primatista mondiale (2:11:53), Amane Beriso, campionessa del mondo in carica, e Megertu Alemu, quarta a Londra.
la storia
ĄŞ ?Il percorso di Bekele nell'atletica ¨¨ un lungo libro di successi. Nato a Bekoji il 13 giugno 1982, dopo gli inizi con la corsa campestre lĄŻetiope ha scritto la sua storia anche in pista. Ai Giochi di Atene, nel 2004, ha conquistato lĄŻoro nei 10.000 metri piani e lĄŻargento nei 5.000, dietro a Hicham El Guerrouj, mentre a Pechino 2008 ha centrato uno storico doppio oro sulle distanze. Ai 4 guizzi olimpici del suo palmares si aggiungono poi 5 ori e un bronzo mondiale, insieme a 27 medaglie ai Mondiali di cross (16 ori, 9 argenti e 2 bronzi). Tra i primi grandi risultati della carriera, menzione dĄŻonore per i Mondiali 2003 di Saint-Denis, chiusi con un oro nei 10.000 e un bronzo nei 5.000, vinti da Eliud Kipchoge. L'esordio in maratona ¨¨ del 2014, con un trionfo a Parigi in 2:05:03 che ha aperto la strada a successive soddisfazioni anche sui 42 chilometri. Come la doppia vittoria a Berlino nel 2016 e nel 2019, agguantando nel secondo caso un 2:01:41 distante soli 2 secondi dal vecchio primato mondiale di Kipchoge.
verso i giochi
ĄŞ ?La curiosit¨¤ ¨¨ che a Parigi la sua storia torner¨¤ a intrecciarsi con quella di Kipchoge, star della nazionale keniana a caccia del terzo oro consecutivo in maratona. In Francia, in una gara molto tattica e con soli tre atleti a rappresentare ogni nazione, potrebbe esserci spazio per sorprese. Soprattutto considerando lĄŻassenza di lepri e la grande esperienza di alcuni dei partecipanti, con cui dovranno confrontarsi anche i favoriti.
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