Ti piacerebbe gareggiare sul tartan, ma pensi di non avere l'et¨¤ giusta per alcune discipline "track & field". Scopri tanti buoni motivi per cambiare idea
Tutti noi viviamo nella convinzione che la "pista di atletica" sia un luogo per giovani. Si va in pista alle scuole medie, al massimo alle superiori, poi sopraggiungono gli impegni e si abbandona il tartan in virt¨´ di discipline meno tecniche e pi¨´ ludiche. Si riscopre solitamente la corsa a mezza et¨¤, quando si ritrova la stabilit¨¤, quando c'¨¨ bisogno di rimettersi in forma con un'attivit¨¤ libera. Questo ¨¨ alla base uno dei motivi pi¨´ frequenti per cui il running o "podismo su strada" ha preso piede in maniera forte e, soprattutto, ¨¨ cos¨¬ trasversale tra generazioni e condizioni atletiche.
la pista, maestra di vita
¡ª ?La corsa per¨° nasce come disciplina dell'atletica leggera e nasce in uno stadio di atletica. La pista di atletica ¨¨ il terreno fertile in cui nascono e si fortificano gli atleti di tutto il mondo. Si inizia presto a frequentare il "campo", si imparano le basi dei gesti. La pista ¨¨ maestra e compagna di lunghi pomeriggi da ragazzi. Eppure molti di noi, da ragazzi non l'hanno mai frequentata se non nelle lezioni di ginnastica.
AffrontarE LA PISTA da Grandi?
¡ª ?Questo tuttavia non vuol dire affatto che sia impossibile arrivare alla pista in et¨¤ adulta. Compiere cio¨¨ un percorso inverso rispetto a quello canonico. Non esiste, infatti, nessun vincolo per partecipare alle gare in pista, basta essere tesserati. Chiunque pu¨° sperimentarsi in qualsiasi disciplina, purch¨¦ provvisto di attrezzatura necessaria e voglia di mettersi in gioco. Resta il fatto che le distanze in pista sono abbastanza differenti rispetto a quelle su strada e il "parterre" ¨¨ certamente pi¨´ competitivo. Ma con il giusto allenamento tutti noi possiamo accedere a queste gare. Vediamo come.
ATLETICA DA MASTER: le categorie??
¡ª ?Innanzitutto, sopra i 35 anni di et¨¤ rientriamo nelle categorie master, pertanto bisogna identificare le gare in pista da master se superiamo questa et¨¤. Le occasioni sono molte e si trovano sul sito FIDAL, oltre che ovviamente chiedendo ai responsabili della nostra societ¨¤ di appartenenza. Bisogna poi concentrarci su una o due specialit¨¤. Ovviamente,?meglio optare per specialit¨¤ di corsa e, se non abbiamo un pregresso, evitare salti e lanci, che potrebbero presentare difficolt¨¤ tecniche maggiori. Anche nelle varie distanze della corsa per¨° bisogna essere oculati. Se siamo podisti di strada, siamo quasi certamente pi¨´ avvezzi a distanze medio-lunghe; buttarci sui 100 metri piani potrebbe, quindi, essere un azzardo, perch¨¦ mette in gioco abilit¨¤ che non abbiamo mai esercitato, come la forza esplosiva e il metabolismo anaerobico alattacido. Meglio, quindi,?optare per distanze pi¨´ lunghe, come i 1500 metri o anche i 5000 metri, che rappresentano gi¨¤ una differenza interessante rispetto alle solite distanze su strada.
cosa allenare IN PISTA?
¡ª ?Ci sono poi alcune componenti da esercitare. In primis l'allenamento, che deve focalizzarsi, in ogni caso, su?sforzi pi¨´ intensi e brevi, viste le distanze ridotte delle discipline. Questo tipo di allenamento deve? migliorare la reattivit¨¤ dei muscoli, ma anche la componente neuromuscolare per favorire riflessi e brillantezza dell'esercizio. Un altro punto importante ¨¨ la tecnica di corsa, che deve essere curata, soprattutto per quanto riguarda la spinta. In secondo luogo,?bisogna adattarsi alla pista stessa, che non ¨¨ in asfalto e presenta due curve ogni 400 metri in outdoor e 2 curve ogni 200 metri in indoor. ?? necessario, quindi, prevedere allenamenti in pista che abituino il nostro corpo alla nuova condizione, per almeno una volta a settimana.?
I vantaggi anche... MENTALI
¡ª ??Sperimentarsi in pista da adulti offre un grande vantaggio, anche dal punto di vista mentale. Le gare, infatti, si disputano all'interno di uno stadio ad anello e questo permette agli atleti di avere un?confronto diretto sia con gli avversari, sia con il pubblico che osserva. Se da un lato favorisce la concentrazione e il focus sulla gara, dall'altro la gara in pista pu¨° creare un maggiore stress mentale rispetto alla strada. In una maratona o mezza maratona possiamo "perderci nella folla", goderci il percorso, vivere l'esperienza, chiacchierare con il vicino. In pista, invece, il vicino diventa avversario, il vincitore ci supera magari ci doppia: in pista anche una piccola crisi ¨¨ visibile a tutti. Per quanto possa essere difficile, forse questo ¨¨ l'insegnamento pi¨´ importante della pista. L'umilt¨¤ di affrontare i problemi, la concentrazione sull'obiettivo da raggiungere, il confronto onesto, sono tutti aspetti che il campo di atletica rende indispensabili.
e le scarpe?
¡ª ?Per quanto riguarda le scarpe, invece, se non siete abituati alle chiodate, preferite i modelli di scarpe normali da gara. Inutile passare alle scarpe chiodate senza la giusta preparazione, soprattutto su distanze non brevissime.
? RIPRODUZIONE RISERVATA