Per una volta, la grande attenzione guadagnata sui social ha delle fondamenta scientifiche e industriali. Entro questo 2023 partir¨¤ la produzione dei primi lotti di batterie siglate Na-ion, ovvero agli ioni di sodio, cio¨¨ comune sale di una evidente abbondanza in natura. L'azienda cinese Jac Motors ha addirittura presentato la prima vettura equipaggiata con questa tecnologia, l'utilitaria Hua Xianzi con 250 km di autonomia. Superare le limitazioni all¡¯approvvigionamento di litio significa abbattere drasticamente i costi pur mantenendo lo stesso principio di funzionamento. Gli accumulatori al sodio hanno un catodo in ossidi metallici. A base di nickel o manganese, un anodo in grafite e un liquido elettrolita inerte arricchito con sali di sodio. Il principio di separazione e ricongiungimento tra elettroni e atomi di sodio che li perdono ¨¨ identico a quanto accade negli accumulatori agli ioni di litio, salvo per un elemento fondamentale, ovvero la densit¨¤ energetica, il rapporto quantit¨¤ di energia accumulato rispetto al volume della batteria. Negli accumulatori a ioni di sodio non si superano i 165 Wh/kg, su livelli inferiori a quelle al litio e fosfato di ferro e inferiori del 40% rispetto a batterie delle soluzioni al litio e ossido di nickel manganese cobalto. A vantaggio degli sviluppi futuri c¡¯¨¨ per¨° la capacit¨¤ di sopportare correnti di carica piuttosto elevate, la durata e una stabilit¨¤ termica notevole.
? RIPRODUZIONE RISERVATA