Tesla Model 3 incidentata, 72 mila euro per ripararla

Quando parliamo di un’auto elettrica ci concentriamo sull’autonomia, i tempi di ricarica e sulla sua attenzione all’ambiente. Come tutti gli oggetti meccanici però, anche le vetture alla spina si possono rompere per guasti oppure a seguito di un incidente. E i costi di riparazione? Prima di tutto il motore: essendo elettrico, e non avendo parti mobili al suo interno, si guasta più raramente e ha costi di riparazione limitati. Discorso diverso quando si parla della batteria: è la parte più costosa dell’auto ed è anche la più complessa da riparare essendo posizionata, molto spesso, nel pianale della vettura. Nel sa qualcosa Gian Maria Cravero, ingegnere informatico torinese, proprietario di una Tesla Model 3 e protagonista di una vicenda costosa.

L’incidente

L’uomo ha comprato una Model 3 Dual Motor Awd usata del 2019, felice di poter parcheggiare in garage un concentrato di tecnologia e prestazioni. Il figlio ha avuto un incidente, andando a sbattere contro un muretto. Sembrerebbe nulla di particolarmente grave ma l’angolo d’impatto ha causato danni importanti alla batteria e all’avantreno dell’auto. L’uomo si è visto così costretto a ricercare un’officina per riparare l’auto senza immaginare ciò che lo avrebbe aspettato.

Il preventivo

Cravero ha spiegato che non è stato neanche facile trovare un meccanico in grado di effettuare la riparazione. "Ho dovuto cercare un'officina per conto mio dato che non c'è una rete ufficiale di Tesla e soprattutto nessuno è stato in grado di darmi un'aiuto concreto. Inoltre ho dovuto aspettare diversi mesi prima di avere in mano il preventivo da oltre 72 mila euro (solo la batteria costa 11.598 euro Iva esclusa come da preventivo che abbiamo potuto visionare, ndr). Le 160 ore stimate di manodopera necessarie rendono perfettamente l'idea della complessità delle riparazioni di auto elettriche. Inoltre è stata l'officina stessa ad avvisarmi di ulteriori possibili rincari sul prezzo finale dato che in fase di lavorazione era probabile trovare qualche altro danno". Un prezzo davvero incredibile dovuto alla difficoltà di reperire i costosi pezzi di ricambio e causato dall’assenza di una vera rete di officine ufficiali Tesla. Una cifra che supera abbondantemente il valore d’acquisto dell’auto, come conferma l’uomo: “Ho calcolato che all’epoca dell’incidente il valore commerciale della mia vettura si aggirava intorno ai 49.000 euro. Insomma, per rimetterla in sesto dovrei spendere 23.000 euro in più. Tesla è un’azienda tecnologica che fa anche autovetture, non è un’azienda manifatturiera che produce auto. D’altronde l’avevo comprata su internet, nemmeno in una concessionaria. Mi sembra che l’assistenza post vendita non interessi. Non c’è rete, assistenza molto poca, non ci sono carrozzerie convenzionate e non hanno esperienza nella manutenzione e riparazione”.?

La risposta dagli Usa

Tesla ha inviato all’uomo una mail con la lapidaria risposta: "Gli incidenti non sono un problema nostro". Non solo, questo preventivo extra large è oggetto, ancora oggi, di contesa con la compagnia assicurativa con cui Cravero aveva stipulato una polizza Kasko. Il problema è dato dal costo di riparazione che supera il valore dell’auto. Insomma, la strada per mettere la parola fine a questa disavventura sembra ancora lunga ed in salita. Dopo questa esperienza l’ingegnere informatico pensa di tornare indietro e ripassare alla concorrenza: "Peccato, la Tesla Model 3 è un’auto che non aveva rivali come autonomia, estetica, potenza e coppia messa su strada. Ora tornerò all’ibrido Toyota, la mia passione precedente".