Una Bev costa in media 6.400 dollari in pi¨´ di una corrispettiva con motore endotermico ai costruttori di vetture. La differenza tra Cina e il resto del mondo Lo studio degli esperti statunitensi della Sae
Una delle maggiori difficolt¨¤ che l'industria dell'automobile deve ancora superare ¨¨ il raggiungimento della parit¨¤ dei costi tra modelli elettrici e modelli tradizionali con sistema propulsivo termico. Lo ha ribadito nella North American International Propulsion Conference la Society of Automotive Engineers (Sae) che dal 1905 rappresenta a livello internazionale il mondo della progettazione e della tecnologia automotive. Lo studio presentato evidenzia che i sistemi di propulsione Bev hanno un costo per le case automobilistiche tradizionali che ¨¨ in media di circa 13.500 dollari (12.430 euro) mentre quelli che si basano sui tradizionali motori termici (Ice) sono in media attorno ai 7.100 dollari (654 euro). Inoltre, ¨¨ emerso dalle relazioni, le case automobilistiche tradizionali sono rallentate rispetto all'industria cinese da troppi processi per l'approvvigionamento delle parti troppo lunghi. Mentre un costruttore (Oem) tradizionale pu¨° impiegare fino a quattro mesi per valutare il componente e il suo fornitore, le case auto cinesi superano questa fase soltanto in una settimana. La Society of Automotive Engineers mette in guardia sul rischio per i produttori automobilistici tradizionali di perdere 10 punti percentuali di Ebit (l'utile prima di interessi e tasse) entro il 2030, sostanzialmente cancellando tutti i loro profitti. Questo se non verranno adottate da subito misure drastiche per tagliare costi e tempi.?
colonnine di ricarica
¡ª ?Oltre al tema dei costi industriali che in Usa sono dunque molto pi¨´ elevati per i Bev, il convegno della Sae ha sottolineato la criticit¨¤ delle infrastrutture di ricarica. Anche se nel Paese si procede al ritmo di 1.000 nuove colonnine pubbliche a settimana, la Society of Automotive Engineers raccomanda alle case automobilistiche di impegnarsi maggiormente con i servizi pubblici per accelerare le procedure di autorizzazione dei punti di ricarica. ? emerso che, ad oggi, rispetto al mercato globale dei Bev negli Stati Uniti soltanto il 30% delle vendite riguarda automobilisti che vivono in appartamenti e condomini, cio¨¨ da persone che possono fare affidamento solo sulla rete di ricarica pubblica, mentre la grande maggioranza pu¨° collegare il cavo nel suo garage o nel posteggio dell'abitazione singola.?Fotografando la situazione gli esperti della Sae hanno segnalato che il costo delle batterie pagato dalle fabbriche di auto cinesi ¨¨ inferiore del 30% rispetto alla maggior parte delle altre case globali (con la sola eccezione di Tesla, dove il delta ¨¨ del 15%).
La frenata negli Usa
¡ª ?Per arrivare ad una reale e ampia diffusione dei veicoli elettrici occorrono misure ben definite e certe. Al riguardo ¨¨ stato ricordato l'atteggiamento dell'Epa (l'ente federale statunitense per la protezione dell'ambiente) che ha deciso una sorta di tregua all'inizio di quest'anno rivedendo le norme originali sulle emissioni per il 2032. Dalla richiesta che i Bev rappresentassero a quella data il 67% delle vendite di veicoli nuovi negli Stati Uniti si ¨¨ arrivati a un mix del 35% di Bev, del 36% di veicoli ibridi elettrici plug-in e del 13% di ibridi puri.?
multe all'orizzonte
¡ª ?Per accelerare la transizione, ha detto la Sae, gli Stati Uniti probabilmente adotteranno una multa sulle emissioni di CO2, come avviene nell'Unione Europea cosa che render¨¤ pi¨´ costoso possedere un modello con motore termico (Ice). Ma il loro tasso di abbandono resta molto lento: si prevedeva che le vendite di Ice sarebbero diminuite del 6%-8% all'anno ma ora non scendono pi¨´ del 3-4%. ? secondo gli esperti della Sae hanno formulato la previsione che i propulsori termici continueranno a esistere per molto tempo, in alcuni Paesi in via di sviluppo probabilmente per il resto del 21mo secolo.
Gazzetta dello Sport
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