Lo dice il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin riguardo il divieto europeo di vendita delle auto termiche dal 2035. Secondo i dati attuali le vetture a batteria che costano meno di 25 mila euro sono due e il reddito annuale medio di un'intera famiglia ¨¨ di 37.700 euro
Tra dodici anni torneremo al 1903? QuellĄŻepoca pionieristica in cui lĄŻautomobile era solo uno strano oggetto utilizzato prevalentemente come strumento di esibizione della ricchezza dai pochissimi in grado di permettersene lĄŻacquisto? Paradossalmente, il divieto di vendere nuove auto a benzina e diesel in Europa dal 2035, come richiesto dalle istituzioni Ue per centrare l'obiettivo delle zero emissioni nel 2050, potrebbe anche riportarci a quellĄŻantico scenario. Un'ipotesi evocata da tanti. Il ministro italiano allĄŻAmbiente, Gilberto Pichetto Fratin, il 24 febbraio parlando a Radio24 ha detto: "L'auto elettrica in questo momento ¨¨ fatta solo per i ricchi. Nel nostro Paese il parco auto ¨¨ di 40 milioni, ancora due milioni di Euro 1 ed Euro 2, e il pensiero di sostituirle con l'elettrica ¨¨ inimmaginabile in questo momento". Per Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis Ą°senza incentivi le auto elettriche sono ancora troppo costose per la classe mediaĄą, ha dichiarato illustrando i dati di bilancio il 23 febbraio ma lo dice da parecchio tempo. Luca De Meo, Ceo di Renault, analizzando un altro aspetto della stessa questione: Ą°Bisogna lasciare aperta la possibilit¨¤ ai tecnici e agli ingegneri di trovare la soluzione, con le autorit¨¤ che ci dicano dove arrivare con le emissioni ma non esattamente comeĄą, lo scorso settembre intervistato dalla Gazzetta. LĄŻauto solo per pochi facoltosi non ¨¨ un obiettivo auspicabile, la libert¨¤ di movimento alla portata di tutti ¨¨ una conquista faticosamente ottenuta grazie ai sacrifici di diverse generazioni di persone. La sostenibilit¨¤ deve essere anche sociale. Difficile garantirla quando si superano trentamila euro di esborso.
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LĄŻauto per pochi: i tempi dei pionieri
ĄŞ ?? normale che una nuova tecnologia sia inizialmente molto costosa e alla portata solo di chi possiede cospicue risorse economiche; lĄŻabbassamento dei prezzi al livello adatto ad innescare la trasformazione in un prodotto di massa richiede tempo, le fughe in avanti sono controproducenti. LĄŻautomobile ¨¨ un esempio da manuale. Nata nel 1886 (intesa come veicolo dotato di motore a combustione interna, in precedenza furono compiuti esperimenti anche con la propulsione a vapore) la carrozza senza cavalli impieg¨° svariati decenni per diventare popolare. Infatti solo negli Stati Uniti la diffusione di massa cominci¨° nel 1912, quando la Ford Modello T si avvalse della catena di montaggio. In Europa si dovette attendere il 1948 grazie al Maggiolino Volkswagen in Germania e alla Citro?n 2CV in Francia. In Italia la prima auto veramente per (quasi) tutti fu la Fiat 600 del 1955, seguita due anni pi¨´ tardi dalla pi¨´ piccola ed economica Fiat 500, la superstar assoluta da questo punto di vista.
Risorse delle famiglie: portafogli leggeri
ĄŞ ?Mettiamo le mani nelle tasche della gente. In Italia il reddito netto familiare medio annuo nel 2020 (ultimo dato Istat disponibile) era di 37.785,53 euro, il reddito medio pro capite di 21.570 euro con differenze di quasi 10 mila euro tra regioni del nord e del sud. Dato lo stato attuale dellĄŻeconomia, non ci sono ragioni per supporre che in due anni sia aumentato in modo significativo. Le cinque auto pi¨´ vendute nel nostro Paese nel 2022 hanno attualmente prezzi base di listino da 15.150 a 19.500 euro. LĄŻauto elettrica pi¨´ economica (esclusi i quadricicli) oggi parte da 21.450 euro prima degli incentivi. Al momento esistono in vendita solo due vetture sotto la soglia dei 25.000 euro, entrambe dalle dimensioni ridottissime, le cosiddette superutilitarie. I modelli di segmento B, quindi nei dintorni dei quattro metri di lunghezza (le utilitarie), adatti ad un uso familiare, partono dalla fascia 33-36 mila euro. Togliendo cinquemila euro di incentivi, sono 28-31 mila. Considerando un prestito tutto compreso di 30 mila euro e un piano di ammortamento di cinque anni, quante famiglie possono permettersi una rata permanente di? cinquecento euro al mese? E sugli incentivi: siamo sicuri che nel momento in cui si dovesse parlare di larghe diffusioni, uno Stato pesantemente indebitato come il nostro (che non ¨¨ lĄŻunico) potrebbe ancora permettersi sovvenzioni cos¨Ź generose? Al momento sono previste fino al termine del 2024. Dopo si vedr¨¤.
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