la crisi
Auto elettriche e batterie, bancarotta Northvolt. Cosa succede in Europa
La richiesta di bancarotta assistita ¨¨ negli Stati Uniti ma le conseguenze peggiori, eventuali,?sono in Europa. La filiale americana dell'azienda svedese Northvolt, costruttore di batterie per auto elettriche, ha chiesto di essere ammessa al Chapter 11, un equivalente Usa del concordato preventivo. Si ¨¨ anche dimesso l'amministratore delegato Peter Carlsson. Dal 2016 la start-up ha raccolto qualcosa come 15 miliardi di euro con anche Volkswagen e Goldman Sachs tra gli azionisti.?"Avrei dovuto spingere sul freno dell'espansione prima per assicurarmi che tutto si muoveva in linea con i piani", ha ammesso Carlsson. L'ex ad, attualmente uno dei maggiori azionisti della societ¨¤, rester¨¤ nel consiglio di amministrazione e avr¨¤ il ruolo di consigliere esterno
Servono altri soldi
¡ª ?Nella richiesta di bancarotta negli Stati Uniti Northvolt ha dichiarato 5,8 miliardi di debiti. Il crollo, secondo quanto hanno riferito alcuni dipendenti al Financial Times, ¨¨ legato alla cattiva gestione, alle spese esagerate, ai bassi standard di sicurezza e all'eccessiva dipendenza dai macchinari cinesi. Lo scorso giugno Northvolt ha perso un contratto con Bmw da 2,1 miliardi di euro. L'azienda svedese ha detto di avere ora bisogno di circa 1-1,2 miliardi di dollari di nuovi fondi per effettuare la ristrutturazione grazie agli strumenti offerti dal Chapter 11 e l'auspicio ¨¨ di terminare l'operazione entro marzo.
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la situazione in Europa
¡ª ?Ad oggi in Europa ¨¨ attiva una sola fabbrica di Northvolt in Svezia a Skelleftea. Secondo i calcoli fatti da Reuters ha una capacit¨¤ di 16 Gigawatt per ora mentre era pianificata la fabbrica di Heide in Germania (capacit¨¤ nominale di 60 gWh) ed ¨¨ rimandata la messa in opera di quella di Goteborg sempre in Svezia (50 gWh). Di fatto le attuali fabbriche di batterie auto pi¨´ grandi per volumi in Europa attualmente attive sono quelle della sudcoreana LG in Polonia a Wroclaw (86 gWh) e, fuori dai confini dell'Unione europea, la norvegese Morrow con il suo impianto ad Arendal da 32 gWh. Acc, la joint venture tra Stellantis, Mercedes e Total ha avviato un solo impianto a Douvrin in Francia con una capacit¨¤ di 13 gWh mentre il destino di quello di Termoli rimane incerto. C'¨¨ poi l'impianto di Tesla in Germania a Grunheide con una capacit¨¤ di 50 gWh: qui per¨° non vi ¨¨ una vera e propria produzione di accumulatori bens¨¬ l'assemblaggio delle parti alcune delle quali provengono dalla cinese Catl, altre dagli Usa sfruttando i benefici fiscali dell'Inflaction Reduction Act. Secondo quando riportato dall'agenzia internazionale per l'energia proprio le aziende cinesi controllano l'85% della produzione mondiale delle celle delle batterie. In questo momento, sempre stando ai calcoli fatti da Reuters, sono 15 le nuove fabbriche di batterie solo pianificate in Europa, mentre altre otto non sono in produzione per via di ritardi di varia natura. Inoltre ci sono tre impianti la cui costruzione era stata annunciata e poi cancellata.
ci rimette pure la commissione europea
¡ª ?Coinvolta nel tracollo di Northvolt anche la Commissione europea. Il portavoce per il mercato interno,?Johanna Bernsel, ha dichiarato: "Abbiamo supportato diversi prestiti della Banca Europea per gli Investimenti alla fabbrica di batterie di Northvolt. La nostra esposizione attuale ammonta a 313 milioni di dollari (circa 297 milioni di euro, ndr), garantiti dal Fondo europeo per gli investimenti strategici". La Bernsel ha aggiunto che le garanzie prestate dalla Commissione sono coperte dal bilancio comunitario. Cio¨¨ prevalentemente dalle tasse dei cittadini europei.
chi produce batterie
¡ª ?Questa ¨¨ la lista delle fabbriche costruttrici di batterie per auto elettriche presenti in Europa ed attualmente attive. La capacit¨¤ produttiva ¨¨ stimata da Reuters?al 15 novembre 2024.
Le fabbriche di batterie per auto elettriche attive in Europa
Azienda | Localit¨¤ | Capacit¨¤ produttiva stimata |
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