Trattative avviata tra i due gruppi secondo il quotidiano economico Handelsblatt, che anticipa un orizzonte di collaborazione comune per una nuova generazione di citycar a batterie, a partire dal 2026: ecco perch¨¦
Molta cautela nel dirlo, ma altrettanta logica nel farlo. Il gruppo Volkswagen avrebbe avviato trattative con potenziali partner, tra cui soprattutto Renault, per lo sviluppo di modelli di auto elettrica dal prezzo inferiore ai 20 mila euro e una produzione annuale compresa tra 200 mila e 250 unit¨¤. Questa l¡¯indiscrezione raccolta dal quotidiano tedesco Handelsblatt e rilanciata dall¡¯autorevole testata specializzata Automotive News, in entrambi i casi con la precisazione che i colloqui tra Volkswagen e Renault sarebbero ad una fase iniziale.
Aria di sinergia
¡ª ?Luca de Meo, Ceo del gruppo Renault, ed Oliver Blume, a capo di quello Volkswagen si erano gi¨¤ mossi in una sincronia perfetta, anche se solo ora notiamo la relazione tra le rispettive dichiarazioni, in sedi diverse, ma entrambe del 15 novembre scorso. Luca de Meo, durante il Capital Market Day che segnava il debutto ufficiale davanti agli investitori della nuova azienda Ampere, destinata all¡¯auto elettrica, presentava in anteprima il prototipo di nuova Twingo, cittadina a zero emissioni che punta su una efficienza pari a 10 kWh di energia consumata per percorrere 100 km, ma soprattutto su un prezzo annunciato come inferiore ai 20 mila euro. Twingo dovrebbe arrivare sul mercato nel 2025 e rappresentare dunque un modello ben pi¨´ abbordabile della nuova R5 E-Tech?al debutto nel 2024 a partire dai 25 mila euro, seguita dalla R4 E-Tech?nel 2025, ad un listino superiore. Lo stesso 15 novembre, in occasione di un convegno economico organizzato a Berlino dal giornale S¨¹ddeutsche Zeitung, Oliver Blume anticipava che il gruppo Volkswagen non aveva ancora deciso ufficialmente la produzione di una vettura elettrica da 20 mila euro, confidando per¨° di riuscire a introdurla sul mercato entro la seconda met¨¤ del decennio puntando su una riduzione del prezzo finale delle batterie. Nel marzo scorso, Volkswagen ha confermato l¡¯arrivo nel 2025 della compatta ID.2All, con autonomia fino a 450 km e l¡¯obiettivo di offrire un prezzo di accesso inferiore ai 25.000 euro. La nuova R5 E-Tech ¨¨ accreditata di 392 Cm, ID.2All ne misura 405, dunque esiste un ampio margine per scendere verso dimensioni da vera citycar. Ma il punto ¨¨ come.
tre lettere d'intesa
¡ª ?Sarebbe riduttivo pensare ad una collaborazione tra Volkswagen e Renault ¡°alla vecchia maniera¡±, cio¨¨ basata principalmente sulla meccanica. L¡¯utile vera intesa pu¨° essere sulla chimica. Del resto, ha stupito l¡¯arrivo della nuova Citroen e-C3 del gruppo Stellantis, soprattutto per via di un prezzo a partire da 23.900 euro, cio¨¨ gi¨¤ sotto la soglia psicologica dei 25 mila per una elettrica, salvo ulteriori incentivi. L¡¯elemento che lo ha permesso non ¨¨ stato l¡¯utilizzo della piattaforma meccanica Smart Car, cio¨¨ la stessa che far¨¤ da base alla nuova Fiat Panda elettrica, che verr¨¤ prodotta in Serbia, ma casomai l¡¯adozione di batterie da 44 kWh prodotte dalla cinese Catl e soprattutto con tecnologia Lfp litio-ferro-fosfato. Sono decisamente meno care di quelle Nmc nickel-manganese-cobalto, ma hanno anche una densit¨¤ energetica e quindi una capacit¨¤ inferiore fino al 30% a parit¨¤ di ingombri. Il marchio Renault non ha ancora adottato batterie litio-ferro-fosfato, ma sta considerando l¡¯eventualit¨¤, che diventa una necessit¨¤ per la nuova Volkswagen ID.1.
Lotta al prezzo medio
¡ª ?L¡¯industria non fa demagogia. Il tema di una difesa comune dall¡¯arrivo di una concorrenza cinese, molto aggressiva in termini di listini, appare banale. L¡¯attuale prezzo medio dei modelli provenienti dal Paese asiatico ¨¨ estremamente concorrenziale se con motorizzazione tradizionale a benzina, ma ancora generalmente elevato se a batteria. Nessun manager di livello, in Europa, parla ancora di ¡°Invasione cinese¡±, espressione impropria se ¨¨ vero che il Vecchio Continente non ha ancora sperimentato quella offerta di vetture elettriche cinesi dal reale basso costo. A Pechino sono certamente gi¨¤ realt¨¤, seppure con quella omologazione cinese secondo il ciclo Cltp, giudicato ben poco fedele rispetto al nostro Wltp, cio¨¨ con autonomie di percorrenza sovrastimate anche per decine di chilometri e che sarebbero difficilmente giustificabili sui nostri mercati. Il vero nemico dell¡¯industria europea ¨¨ invece il ¡°nostro¡± prezzo medio dell¡¯elettriche, che secondo le rilevazioni di Jato Dynamics nella prima met¨¤ del 2023 ha raggiunto i 63 mila euro, uno sproposito non solo rispetto ai 31 mila euro corrispondenti della Cina, ma soprattutto guardando alla competitivit¨¤ che le vetture a batteria devono conquistarsi a scapito di quelle a benzina, europee od orientali. Lo snodo fondamentale ¨¨ qui. Guadagnare con l¡¯elettrico quelle fasce di mercato finora non raggiungibili, scendendo cio¨¨ ad un livello di prezzo tanto appetibile da poter fare a meno degli incentivi statali, spariti o destinati a farlo ovunque nell¡¯arco di due anni.
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