Precise indiscrezioni raccolte dall'agenzia Bloomberg e da Automotive News riferiscono della rinuncia al sistema di guida autonoma di Livello 5, con un design da berlina tradizionale con volante e pedali: finora lo sviluppo costa 1 miliardo di dollari l'anno
??il momento del realismo anche per chi non ha mai fatto parte finora dell'industria dell'auto, oppure ¨¨ l'attimo che certifica il pi¨´ lungo fallimento nella storia di Cupertino. Apple fissa ancora pi¨´ avanti il debutto sul mercato della sua prima vettura, ormai attesa nel 2026, e soprattutto rinuncia in modo clamoroso al progetto di dotarla di sistemi di guida autonoma di livello 5, ovvero sempre in grado di sostituire l'intervento umano, facendo addirittura a meno di volante e pedali. Fonti interne all'azienda riprese dall'agenzia Bloomberg e da Automotive News disegnano il quadro della pi¨´ ambiziosa sfida intrapresa dall'azienda fondata da Steve Jobs, costretta ora ad una pragmatica ritirata.
Appuntamento al buio
¡ª ?Apple, secondo le fonti, avrebbe completamente ripensato al suo primo prodotto automobilistico, destinato ad ambizioni ben diverse da quelle originarie di innovare radicalmente l'offerta ai massimi livelli del lusso. Piuttosto, il prezzo previsto per la Apple Car dovrebbe addirittura scendere da 120.000 a circa 100.000 dollari, verso cio¨¨ la soglia di listino dove oggi gi¨¤ navigano modelli come Tesla Model S e Mercedes Eqs, con cui ¨¨ destinata a confrontarsi. La formula Apple, del resto, sar¨¤ proprio quella di una berlina di lusso a cinque posti, con una configurazione assolutamente tradizionale dei sedili e dell'abitacolo. Il design sar¨¤ deliberato nel 2024, e neppure la piattaforma meccanica o la motorizzazione elettrica sono attualmente state definite, in attesa che si realizzino collaborazioni indispensabili con costruttori automobilistici tradizionali, o semplicemente gi¨¤ attivi nella fascia delle vetture a zero emissioni di altissima gamma.
produzione propria
¡ª ?Il debutto del sistema Apple CarPlay 2022, gi¨¤ tecnicamente disponibile in tutte le sue funzioni su un gran numero di vetture di lusso, ha aperto gli occhi sul livello di integrazione software raggiunto da Cupertino con la diagnostica e la rete digitale di bordo dell'auto, se ¨¨ vero che Apple CarPlay visualizza tachimetro e marcia del cambio automatico, connettendosi quindi a motore e trasmissione, cos¨¬ come livello di carburante, temperatura del sistema di raffreddamento e naturalmente ogni potenziale avviso di malfunzionamento. Bloomberg aggiunge ora nuovi dettagli sulla componente hardware della prossima Apple Car, che dovrebbe essere controllata da una unit¨¤ di calcolo centrale, denominata Denali, con una potenza equivalente a quattro processori M1 Ultra, ovvero i pi¨´ potenti disegnati dall'azienda finora per la sua linea di computer fissi. Il Denali sarebbe gi¨¤ sostanzialmente pronto per la produzione, mentre Apple starebbe lavorando all'assemblaggio di una combinazione di scanner tridimensionali Lidar e radar pi¨´ tradizionali per orientare la marcia del veicolo nella corsia, determinare la sua posizione rispetto alle altre vetture e la relativa distanza dagli ostacoli.
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Orizzonte limitato
¡ª ?Oggi, l'obiettivo di Apple sarebbe quello di raggiungere uno standard di guida autonoma di Livello 4, ovvero con il controllo esclusivamente digitale soltanto in autostrada e su strade a scorrimento veloce, ma non nel traffico urbano. Si contraddice quindi per intero l'idea originale della Apple Car cos¨¬ come riferita per la prima volta da The Wall Street Journal nel febbraio 2015, ovvero quell'ormai famoso progetto Titan di cui nel giugno 2017 lo stesso amministratore delegato di Apple Tim Cook si ¨¨ visto costretto ad ammettere l'esistenza, definendolo soprattutto come ¡°piattaforma di guida autonoma¡±. Ad ormai troppi anni di distanza, Automotive News riferisce che l'azienda spende gi¨¤ oltre un miliardo di dollari ogni 12 mesi per mantenere sostanzialmente aperto il canale di sviluppo di quella che, a questo punto, diventer¨¤ nella sostanza una tecnologica vettura di lusso.
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