la tecnologia
Auto a idrogeno, avranno un futuro? Bmw ci crede, in arrivo un'intera gamma
"L'idrogeno ¨¨ il pezzo mancante del puzzle quando si parla di mobilit¨¤ senza emissioni. Una sola tecnologia non sar¨¤ sufficiente a consentire una mobilit¨¤ a impatto climatico zero in tutto il mondo¡±. Commenta cos¨¬ la presentazione della flotta pilota di iX5 Hydrogen Oliver Zipse, Presidente del consiglio di amministrazione di Bmw AG, brand protagonista sin dal 1979 nella ricerca di soluzioni volte a sfruttare le potenzialit¨¤ dell'idrogeno in ambito automotive. Accantonata la tecnologia dei motori a combustione di idrogeno che contraddistingueva i primi prototipi, dalla 520h del 1979 alla Hydrogen 7 del 2006, oggi la casa dell'Elica procede nello sviluppo di vetture alimentate da celle a combustibile, con l'intenzione di introdurre un'auto prodotta in serie di questa tipologia nella seconda met¨¤ del decennio.
I piani di produzione
¡ª ?Il piano di elettrificazione del gruppo Bmw sul lungo termine prevede la commercializzazione di una gamma composta da vetture in parte?100% elettriche e in parte alimentate a celle a combustibile. Se le prime sono gi¨¤ a tutti gli effetti parte integrante dell'offerta della casa dell'Elica, con 7 diversi modelli a listino, per le auto a idrogeno bisogner¨¤ invece attendere la seconda met¨¤ degli Anni 20. L'inizio della produzione in serie di questa tipologia di vetture richieder¨¤ infatti del tempo, perch¨¦ Bmw intende seguire la medesima procedura di sviluppo attuata a suo tempo con le auto elettriche: cominciare con una "flotta pilota", che per le Bev era composta da numerosi esemplari di Mini E e Bmw Active E, mentre per le auto a idrogeno oggi vi sono decine di?iX5 Hydrogen; lanciare un primo, pionieristico modello di serie (Bmw i3 per le elettriche, mentre l'equivalente a fuel cell arriver¨¤ dopo il 2025); infine commercializzare una gamma completa di modelli, attesa nel caso delle vetture a idrogeno dal 2030.?
perch¨¨ l'idrogeno
¡ª ?Secondo la casa dell'Elica, il raggiungimento della?neutralit¨¤ carbonica per la propria intera catena del valore entro il 2050 dovr¨¤ necessariamente passare per una diversificazione delle tecnologie, volta a minimizzare le inefficienze di ciascun approccio ed a diminuire la dipendenza da singole materie prime, il cui approvvigionamento potrebbe diventare problematico. Nell'ottica di un'elettrificazione di massa del parco auto continentale, infatti, l'adozione di sole vetture elettriche a batterie su larga scala andrebbe ad amplificarne esponenzialmente debolezze e colli di bottiglia, esponendo nel contempo l'intera filiera alla dipendenza dalle fluttuazioni dell'offerta di fattori produttivi imprescindibili. Bmw identifica inoltre diversi casi d'uso che ad oggi mettono in difficolt¨¤ le elettriche tradizionali, come l'impiego in localit¨¤ dal clima particolarmente rigido (che riduce l'autonomia di una EV) e il traino frequente di oggetti pesanti, come roulotte, o anche la necessit¨¤ di percorrere lunghe distanze con grande flessibilit¨¤.?
i benefici economici
¡ª ?"Allestire una rete di stazioni di ricarica per sole auto elettriche a batterie comporterebbe costi superiori rispetto all'implementazione di infrastrutture dedicate sia alle Bev che alle vetture fuel cell" dichiara il direttore del programma a idrogeno di Bmw?Jurgen Guldner, facendo riferimento ad uno studio condotto dalla societ¨¤ di consulenze McKinsey nel settembre del 2022. Il motivo di questa differenza di costi, stando allo studio, sarebbe da ricondurre alla difficile scalabilit¨¤ della rete di ricarica per auto elettriche, il cui costo crescerebbe esponenzialmente con l'aumentare della diffusione di queste vetture, mentre l'andamento dei costi di una rete di distributori di idrogeno per autotrazione in risposta ad una crescita della domanda avrebbe un profilo pi¨´ lineare. Inoltre, nonostante le elettriche a batterie siano maggiormente efficienti rispetto alle auto a idrogeno (la produzione di H2 comporta un dispendio di energia, a discapito del rendimento d'insieme), l'ingegner Guldner afferma che quest'ultimo pu¨° essere prodotto in maniera sostenibile in localit¨¤ remote dotate di particolari caratteristiche (come un parco fotovoltaico in un deserto) e trasportato per lunghe distanze fino al distributore, o anche ricavato con l'energia elettrica prodotta "in eccesso" da un impianto a fonti rinnovabili nei momenti di minore richiesta, al posto di avviare la procedura di curtailment per ridurne l'output energetico.??
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Emissioni di ciclo e terre rare
¡ª ?Stando alle dichiarazioni di Bmw, le emissioni di "life cycle" di una vettura a idrogeno sarebbero paragonabili a quelle di una Bev, e proprio come nel caso delle elettriche a batterie il loro impatto ambientale dipenderebbe fortemente dalla fonte produttiva dell'energia che le alimenta (l'idrogeno pu¨° essere prodotto in diversi modi, dallo steam reforming all'elettrolisi, pi¨´ o meno impattanti). A livello di terre rare, invece, essendo dotate di batterie dalle dimensioni decisamente pi¨´ ridotte rispetto alle controparti 100% elettriche, la loro diffusione permetterebbe di ridurre la dipendenza da questi elementi, cos¨¬ come le problematiche relative allo smaltimento (difficolt¨¤ che potrebbero per¨° diminuire di importanza nel caso dell'avvento delle?batterie a stato solido). La produzione di un'auto a idrogeno, allo stato della tecnologia attuale, richiede infatti un decimo delle materie prime dall'approvvigionamento critico rispetto ad equivalenti modelli elettrici a batterie, nonch¨¦ complessivamente circa 100 kg in meno di fattori produttivi. Il materiale maggiormente "critico" necessario per la produzione di vetture a idrogeno ¨¨ il platino, usato come elettrolita nelle celle a combustibile, che, anche per via del suo valore elevato, sar¨¤ sempre pi¨´ riciclato.
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Come funziona un'auto a idrogeno?
¡ª ?Il gruppo propulsore di una vettura a idrogeno ¨¨ composto dai seguenti elementi: una cella a combustibile, uno o pi¨´ serbatoi di H2, una batteria di piccole dimensioni e uno o pi¨´ motori elettrici. La cella a combustibile ¨¨ volta alla conversione in energia elettrica dell'energia chimica intrinseca nell'idrogeno, tramite un processo elettrochimico che ne separa protone ed elettrone e?produce?come emissioni di scarto esclusivamente acqua (nata dalla formazione di un legame tra l'idrogeno in uscita dalla cella e l'ossigeno presente nell'aria).?L'idrogeno necessario al processo ¨¨ immagazzinato nei serbatoi, ad una pressione di norma pari a 700 bar, mentre l'energia prodotta dalla cella a combustibile viene trasmessa al motore elettrico e quindi impiegata per muovere la vettura. La batteria svolge la funzione di buffer, immagazzinando energia nei momenti di scarsa richiesta ed erogandola in caso di necessit¨¤, e viene inoltre abbinata ad un sistema di frenata rigenerativa per migliorare le percorrenze. Importante menzionare anche i sistemi di sicurezza di queste vetture: i serbatoi di idrogeno sono protetti da gusci in fibra di carbonio gi¨¤ sottoposti a numerose prove d'impatto, e presentano inoltre una valvola di sfiato volta ad espellere nell'aria il proprio contenuto nel caso in cui dovesse verificarsi l'incendio della vettura.
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