Ducati Multistrada V4 Rally: la prova della super maxienduro italiana in Sardegna

Serbatoio da 30 litri, protezione aerodinamica migliorata e tanta tecnologia per migliorare sicurezza e prestazioni. La nuova versione Rally conquista su strada ma, soprattutto, in off-road, dove sorprende per il bilanciamento e la facilità di guida. Ecco come va e quanto costa

Chissà se, vent’anni fa quando è nato questo modello, gli ingegneri di Borgo Panigale si sarebbero mai aspettati che la Multistrada si sarebbe trasformata da un brutto anatroccolo divertente e adrenalinico da guidare a un cigno pronto a sfidare ogni terreno senza paura. Vedere a confronto la prima generazione con l’ultima arrivata della famiglia V4, la nuova Rally, fa abbastanza effetto ma mette anche ben in chiaro l’incredibile lavoro e crescita del brand italiano sul fronte del design, delle prestazioni e, soprattutto, delle tecnologie. Se già con il debutto del quattro cilindri la Multistrada ha messo a segno un bel colpo al mercato (nel 2022 ha chiuso in settima piazza con 2.469 unità immatricolate), con l’arrivo della top di gamma la maxienduro in rosso punta il dito direttamente contro la Bmw R 1250 GS Adventure. Per scoprire in anteprima questa novità con serbatoio da 30 litri e un pacchetto di contenuti premium, siamo volati in Sardegna, dove abbiamo percorso tanti chilometri su asfalto e, ovviamente, anche numerosi percorsi in fuoristrada, contesto nel quale siamo rimasti estasiati dal comportamento dinamico di questo mostro addomesticato a due ruote.

Multistrada V4 Rally: come è fatta

Esteticamente, colorazione a parte, il nuovo allestimento Rally non sembra presentare novità rispetto alle versioni base ed S. Questo, però, è un punto a favore perché i tecnici di Borgo Panigale sono riusciti a mascherare il grosso serbatoio da 30 litri che garantisce un’autonomia superiore al 35% rispetto alla normale Multistrada V4. Un lavoro accuratissimo e un’attenzione al dettaglio da vera ammiraglia, esattamente come un Suv premium a due ruote. Gran parte della capacità aggiuntiva è stata distribuita nella parte superiore, così da non allargare troppo il volume tra le gambe e garantire un’impostazione più confortevole e adatta alla guida in piedi. Dal punto di vista aerodinamico i tecnici hanno anche migliorato la già ottima protezione per il guidatore e per il passeggero con un cupolino, sempre regolabile, ma più alto e più largo di 20 mm. Nella parte bassa, invece, i deviatori di flusso sono dotati ora di due deflettori facili da gestire anche con i guanti, così da chiuderli e impedire all’aria di colpire le gambe nelle stagioni più fredde. Su ispirazione della DesertX, in ottica adventure arriva una nuova leva del freno dotata di artigli e regolabile in pochi secondi su due posizioni con una rotazione di 90 gradi: bassa per la strada e alta per l’off-road.

Multistrada V4 Rally: motore 2.0

Il cuore pulsante di questa top di gamma è sempre il V4 Gran Turismo, che conferma una super potenza di 170 Cv. Il progetto Multistrada si evolve con l’arrivo della Rally, quindi i tecnici hanno colto l’opportunità per aggiornare anche il quattro cilindri da 1.158 cc con una tecnologia derivata dalla nuova Diavel V4. Ora l’elettronica è in grado di gestire anche lo spegnimento dei cilindri della bancata posteriore a velocità costanti con il regime sotto i 3.800 giri/min. Questa novità promette consumi ridotti del 6% circa, ma abbatte anche il calore trasmesso al pilota durante gli spostamenti. Le ottimizzazioni sul fronte elettronico riguardano però anche le mappature: infatti, la modalità Enduro in particolare è stata implementata in modo tale da avere una risposta dell’acceleratore più comunicativa e da offrire un pacchetto ancora più divertente e sicuro in fuoristrada.

Multistrada V4 Rally: sospensioni

La new entry della famiglia non è stata marchiata Rally per puro marketing. Gli ingegneri di Borgo Panigale hanno aumentato la corsa delle sospensioni che cresce rispettivamente di 30 mm all’anteriore e di 20 mm al posteriore. Questa meccanica così solida, però, è affiancata a una tecnologia di ultima generazione: le sospensioni semi attive inglobano un nuovo sensore in grado di rilevare la corsa di forcella e monoammortizzatore in modo tale da intervenire sulle regolazioni con ancora più precisione e con tempi di reazione più brevi. Inoltre, ci sono delle funzioni molto interessanti come l’Autoleveling che è in grado di modificare il precarico in base al peso dei passeggeri e delle valigie così da mantenere un bilanciamento ottimale in ogni condizione. Ma non è tutto: sul blocchetto di sinistra è comparso un nuovo tasto che, fino a 80 km/h, riduce al minimo il precarico del posteriore per abbassare l’altezza da terra e agevolare l’appoggio dei piedi nell’utilizzo urbano. Ultimo ma non per importanza, con la moto sul cavalletto laterale e il cruscotto accesso (e motore spento), il sistema apre completamente le valvole delle unità semiattive per rendere più agevole l’alzata della moto. Insomma, in Ducati le hanno pensate proprio tutte per mascherare i 260 kg di peso col pieno e rendere più amichevole e agevole questa maxienduro.

Multistrada V4 Rally: tecnologia

Anche sulla Multistrada V4 Rally è stato confermato un pacchetto tecnologico in ottica sicurezza al top del mondo delle due ruote. Ben nascosto nel cupolino e sotto al faro posteriore, è stato inglobato un doppio radar di derivazione automobilista, componente che permette di gestire il Cruise Control adattivo e il rilevamento di veicoli nell’angolo cieco. Quest’ultimo sistema, tramite una luce arancione posizionata negli specchietti laterali, segnala al pilota l’eventuale presenza di mezzi nascosti, novità molto utile a tutti i motociclisti. Sul fronte delle prestazioni c’è anche il Cornering Abs (con tanto di funzione off-road che ne disabilità l’intervento solo sulla ruota posteriore), le Cornering Lights per illuminare l’interno curva nelle ore buie, il controllo di trazione su più livelli, l’anti impennata e altri sistemi per godersi in tutta serenità e in ogni contesto questa super adventure italiana.

Multistrada V4 Rally: come va/1

Motore V4 da 1.158 cc, 170 Cv di potenza a 10.750 giri/min e 260 kg di peso con il pieno di benzina. Numeri da urlo ma che, una volta in sella, non spaventano. Infatti, con il knowhow acquisito nei 20 anni di esperienza nel segmento e in MotoGP, i tecnici di Borgo Panigale sono riusciti ad affinare ciclista ed elettronica per estrapolare il meglio da queste mostruose cifre. Il quattro cilindri conferma un’erogazione fluida e piena ad ogni regime, qualità che lo rende molto piacevole anche con marce alte. In fuoristrada la coppia permette di ripartire dalle inversioni anche in seconda marcia e, grazie a un’ottima calibrazione del gas e del controllo di trazione, in modalità Enduro ci si può concedere lunghi traversi nel massimo controllo. Che sia una lunga strada bianca o un misto di rocce e terra, la nuova V4 Rally procede come un carro armato. Le asperità vengono completamente digerite e filtrate dalle sospensioni semiattive, che mantengono l’assetto stabile in condizioni dove con una moto da oltre 250 kg ci troverebbe in difficoltà.

Multistrada V4 Rally: come va/2

Sorprendente in off-road, la Multi conquista anche tra le curve: nonostante le gomme semitassellate Pirelli Scoprion Str montate per questa prova e leggermente sgonfiate per affrontare gli sterrati, sull’asfalto questa maxi si trasforma in un cannone da strapazzare come una sportiva. Con il freno in mano basta guardare la curva per buttarla dentro con grande progressione, mantenendo una veloce percorrenza prima di prepararsi ad affondare il gas e godersi l’adrenalina del V4. Come la sorella V4 S, anche questa novità invoglia a forzare e a scoprire fin dove ci si può spingere, ma a differenza di una sportiva pura, lei ha anche la mappa Touring che rende le sospensioni più morbide e l’acceleratore meno reattivo per pennellare traiettorie tonde e godersi nel massimo relax le curve e un panorama da sogno come quello presente nel Sud della Sardegna.

Multistrada V4 Rally: in conclusione

Anche la nuova versione Rally si è dimostrata una moto super performante e, soprattutto, super innovativa. Dopo il successo sul mercato della versione base ed S, la casa di Borgo Panigale ha rafforzato l’armata per sfoderare l’attacco definitivo alla rivale tedesca, che ora deve guardarsi le spalle più che mai. Disponibile in tre allestimenti a seconda di quanto si vuole investire e arricchire il pacchetto di serie, questa novità si presenta ad un prezzo che parte da 27.490 euro franco concessionario. Come già fatto in passato su altri modelli, è stata preparata una ricchissima gamma di accessori, ma tra i più curiosi segnaliamo le alternative di selle disponibili: ben tre per il pilota, una più alta e due più basse, ma a listino ci sono anche due diverse opzioni per il passeggero, proposta molto interessante e appetibile per chi ama macinare tanti chilometri in coppia.

Multistrada V4 Rally: pregi e difetti

Ecco cosa ci è piaciuto e cosa meno della nuova maxienduro italiana:

• Piace:?la seduta è molto confortevole e la protezione aerodinamica eccellente; il motore è fluido e ricco di coppia, qualità che però non mettono in difficoltà in fuoristrada; le sospensioni riescono a filtrare con disinvoltura tutte le asperità, garantendo un assetto stabile anche su terreni rocciosi.
• Non piace:?dopo qualche chilometro nella polvere, all’interno della tasca porta telefono nascosta nel cupolino era presente un po’ di polvere, difficile da pulire vista la profondità e lo spessore del vano; nonostante la chiave keyless, di serie il tappo del serbatoio ha ancora la serratura tradizionale.

Multistrada V4 Rally: abbigliamento

Ecco cosa abbiamo indossato durante il test in Sardegna della Multistrada V4 Rally:

• Casco: Agv AX9, colore mono carbon.
• Giaccia: Ixon Cross Air.
• Guanti: Ixon Pro Russel.
• Pantaloni: Ixon Cross Air.
• Stivali: Tcx Drifter.
• Tester: altezza 1,81 m, peso 73 kg.