Naked medie a confronto: CF Moto 800 NK contro Ktm 890 Duke R e Triumph Street Triple RS

C’è chi bada solo al sodo e si farà convincere dal prezzo imbattibile della CF Moto 800 NK (parte da 7.890 euro), c’è chi invece ha un palato più fine e punta sulle due più sportive del lotto, la Triumph Street Triple RS e la Ktm 890 Duke R, che però si spostano vicino a quota 13 mila euro. Quello che vogliamo scoprire è come vanno sulle stesse strade, quali sono le diversità e se valga la pena mettere sul piatto oltre 4 mila euro di differenza per moto che rientrano, di fatto, nella stessa categoria.

Comparativa naked medie, come sono fatte: il design

La maggior novità 2023 tra le tre è sicuramente la new entry nel segmento, con il debutto di CF Moto con la sua 800 NK. Se il cuore lo conosciamo, visto che si tratta di un motore Ktm utilizzato grazie ad un accordo con la casa austriaca, l’estetica è inedita e decisamente aggressiva. Disegnata dall’italiana Modena 40, il codino è cortissimo. Molto carica sull’anteriore, la 800 NK rispetto al prototipo visto allo scorso Eicma perde il monobraccio posteriore, a favore di un forcellone tradizionale. Spiazza decisamente la strumentazione, costituita da una sorta di tablet posizionato verticalmente. Molto tecnologica, al punto da far venire qualche dubbio sulla sua effettiva fruibilità ed utilità. Passando alla pepata inglesina, la Street Triple RS è un modello conosciuto e maturo, affinato nel tempo ed aggiornato anche per la versione 2023. Compatta ed aggressiva, il marchio di fabbrica è il suo faro anteriore sdoppiato. Infine, in casa Ktm la 890 Duke R è anch’essa l’evoluzione di una famiglia conosciuta, amata (o odiata) per le sue linee spigolose ed i contrasti cromatici decisamente aggressivi.

La ciclistica

La cinese è delle tre (ovviamente) la più semplice e con soluzioni meno pregiate, ma offre comunque una base ciclistica molto buona, un telaio derivato da quello della 790 Duke, con una forcella rovesciata ed un mono posteriori regolabili, marchiati Kayaba. L’'impianto frenante J.Juan (parte del gruppo Brembo) vede due dischi da 320 mm all'anteriore accoppiati a pinze radiali a 4 pistoncini, gomme Maxxis di primo equipaggiamento e un peso a secco di 175 kg. La RS è invece la più performante delle Street Triple, pensata anche per l’uso in pista. Essa sfoggia una forcella Showa Big Piston interamente regolabile all’anteriore ed un monoammortizzatore ?hlins Piggyback al posteriore. Le pinze Brembo Stylema mordono dischi da 310 mm e sfruttano una pompa radiale Brembo Mcs a interasse variabile. Sono 188 i kg in ordine di marcia (a secco 166). Ktm, dalla sua, offre sospensioni WP Apex completamente regolabili, pinze freno anteriori Stylema e gomme di primo equipaggiamento Michelin Power Cup 2. Peso a secco identico all’inglese.

Il motore

CF Moto, come detto, ha un cuore austriaco, il motore bicilindrico in linea da 799 cc e 95,2 Cv di potenza a 9.250 giri/min. L’elettronica è sviluppata dalla casa cinese, infatti la coppia è scesa dagli 87 Nm della 790 a 79 Nm a 8.000 giri/min. Non mancano quickshifter e ride by wire, anche se qui non c’è la piattaforma inerziale delle due più raffinate rivali. Il vero assente inatteso è il controllo di trazione, scelta davvero fuori dal coro per una new entry in questa categoria. Di categoria superiore le prestazioni ed i propulsori delle rivali: 121 Cv e 99 Nm di coppia per l’austrica e ben 130 Cv a 12.000 giri/min per l’inglesina, capace di 80 Nm a 9.500 giri/min.

Come va la CF Moto 800NK

Dopo averle analizzate nella tecnica, è ora di guidarle ed è subito Cina contro Europa, una novità assoluta che sfida due piccole eccellenze europee, tra le migliori del segmento. Si tratta in realtà di una sfida non ad armi pari, almeno sulla carta, sia per il prezzo (CF Moto si posiziona oltre 4 mila euro sotto alle due rivali), ma anche per prestazioni e maturità del progetto. L’outsider se la gioca invece sorprendentemente bene, a partire dalle finiture e dall’estetica molto ben curate (offre regolazioni anche per le pedane oltre che per le leve), ma convince oltre le aspettative anche alla guida. In questo ci è piaciuta la scelta di optare per sospensioni differenti dalla 790 Duke (da cui eredita motore e telaio), che le regala un approccio meno aggressivo e più da ricerca di un compromesso, che mette tutti subito a proprio agio.

Una parentesi, anzi due, la merita invece la tecnologia. Da un lato abbiamo l’effetto “wow” di una strumentazione e di funzionalità prettamente automobilistiche, che a dire il vero funzionano anche bene (sempre che il cellulare prenda, se si usa Apple Car Play wireless). Dall’altro, l’elettronica è quasi da moto preserie, molto essenziale. Manca la piattaforma inerziale (visto il prezzo non è grave), manca il controllo di trazione (questo già inizia ad essere una lacuna più importante), ma soprattutto l’erogazione ed il comportamento del motore non sono esenti da piccoli difetti. A tratti abbiamo notato il regime del minimo poco stabile quando ci si ferma e l’erogazione non sempre lineare. L’on-off è decisamente presente e perfino l’Abs sulla ruota posteriore lascia sorpresi. Da un lato la frenata offre la giusta potenza e con un attacco morbido che dà fiducia da subito anche ai meno smaliziati, dall’altro se si entra aggressivi e con i freni tirati in curva ci si può trovare con il posteriore che allarga, scivolando in modo aggressivo. Bene per chi voglia divertirsi e giocare, un po’ meno per chi potrebbe prendersi paura.

Come vanno la Triumph Street Triple RS e la Ktm 890 Duke R

Passando invece alle due europee, sono l’ultima evoluzione di due progetti maturi e che hanno approcci quasi diametralmente opposti. Una due ed una tre cilindri, con erogazioni e comportamenti dinamici nettamente diversi. Salendo sulla Street Triple RS sembra di conoscerla da sempre: si apre il gas senza grosse paure (anche se del lotto è la più potente e quella con l’allungo più incisivo), si scende in piega alla prima curva e ci si sente subito a proprio agio. Quando invece si approccia la 890 Duke R ci si trova parecchio più in alto con il corpo, sia sulla sella che con il manubrio e con una posizione spinta sull’anteriore, stile motard, che a gran parte dei motociclisti mette quasi in soggezione.

Tutto è estremamente aggressivo, dall’estetica all’erogazione, ma anche ciclistica e freni sono evidentemente più votati alla prestazione. All’inizio “le si dà del lei”, la si trova quasi scomoda e senza motivo di esserlo. Almeno finché non si trova una sequenza di curve giuste: a quel punto si capisce che quel nomignolo “The Super Scalpel” del claim della casa austriaca corrisponde al vero, perché lei è davvero chirurgica come un bisturi. L’erogazione inarrivabile agli alti della Street Triple RS è compensata dai medi e dalla schiena da 10 e lode della 890 Duke R, che infatti ha il miglior dato di coppia massima delle tre.

Prezzi

Il prezzo di partenza della CF Moto 800 NK è di 7.890 euro, ma per l’allestimento Advanced – come quello in prova – servono 8.490 euro. Con tale configurazione si hanno il keyless, lo schermo da 8” anziché 5”, ammortizzatore di sterzo e quickshifter. I prezzi scendono di 500 euro per gli ordini confermati entro la fine dell’anno. Triumph vede la Street Triple partire dai 10.295 euro della R, per salire a quota 12.695 per la RS in prova, mentre la Moto2 Edition alza l’asticella fino a 15.395 euro. Infine troviamo la più costosa del lotto, la Ktm 890 Duke R, con un prezzo di 12.990 euro. Con 1.000 euro in meno si porta a casa la Duke GP, con 6 Cv in meno e una ciclistica meno sportiva, ma predisposta per il passeggero.

Pregi e difetti

Di seguito pregi e difetti di ognuna delle tre moto della comparativa.

CF Moto 800 NK

Piace: La più tecnologica con la strumentazione da 8”, prezzo interessante

Non piace: Elettronica quasi assente, manca il controllo di trazione, Abs perfettibile?

Triumph Street Triple RS

Piace: Prestazioni elevate ma mai troppo estreme, avantreno da lode, sound del Triple

Non piace: Consumi elevati

Ktm 890 Duke R

Piace: Un bisturi nella guida sportiva, consumi sorprendentemente bassi

Non piace: Prezzo importante, è aggressiva e non la si ama da subito

Le schede tecniche

Di seguito le schede tecniche delle 3 naked medie protagoniste della nostra comparativa: