prova in pista
Aprilia RS 660 in MotoAmerica: la prova della sportiva by Gabro
Se in Italia le piccole carenate medie, come lĄŻAprilia RS 660 o la Yamaha R7, hanno invaso le griglie dei campionati nazionali con i trofei monomarca, in America ¨¨ stata dedicata a queste bicilindriche una vera e propria categoria: la Twins Cup. Il MotoAmerica ¨¨ molto rinomato anche nel nostro continente, tanto che piloti del calibro di Danilo Petrucci si sono impegnati per provare a tenere testa ai talenti a stelle strisce nelle loro folli piste di casa. Il trentaduenne di Terni, per¨°, non ¨¨ lĄŻunico questĄŻanno che si ¨¨ lanciato in questa impresa: dopo Tommaso Marcon, anche Edoardo Mazzuoli, pilota brianzolo, nonch¨Ś co-fondatore del team BR Corse impegnato nel mondiale Supersport 300 e Youtuber, supportato da Gabriele Malara (in arte Gabro Racing), preparatore specializzato nelle Aprilia, ¨¨ volato dallĄŻaltra parte del mondo per affrontare due wild card con la RS 660 allĄŻallestita con tutti i componenti sviluppati nel corso dellĄŻultimo anno dal tecnico italiano. Infatti, proprio nel 2021, abbiamo avuto modo di provare la bicilindrica di Noale allestita da Gabro che, dopo le evoluzioni meccaniche e lĄŻaffinamento tra i cordoli del rider monzese, ha subito un radicale upgrade per far tremare il territorio degli Usa. Ecco come ¨¨ andato questo secondo test in occasione dei Pirelli Day a Misano.
Indice
Come ¨¨ cambiata
ĄŞ ?Vista da fuori, la carenata di Noale sembra uguale alla versione provata a Vallelunga ma, osservandola con un occhio un poĄŻ pi¨´ attento, si possono notare alcune macro differenze che si aggiungono alle evoluzioni tecniche ben nascoste dagli organi meccanici. La principale ¨¨ la maxi presa dĄŻaria frontale, chiamata Ą°becco di paperoĄą, che raccoglie pi¨´ aria fresca possibile e la convoglia nellĄŻairbox, sempre sviluppato anche questo da Gabro Racing e stampato 3D, per ottimizzare la respirazione del motore e lĄŻallungo. Su questo fronte, il preparatore romano ha modificato anche la testa, il profilo delle camme e configurato una mappa elettronica dedicata per tirare fuori tutto il potenziale del bicilindrico, che di serie tocca i 100 Cv. Tanta potenza, per¨°, non ¨¨ solo sinonimo di prestazioni: per abbassare il peso, il telaietto anteriore ¨¨ stato sostituito con uno in alluminio pi¨´ leggero e Stm ha fornito una frizione antisaltellamento racing per permettere al pilota di cucirsi la moto addosso; risultato garantito anche dal supporto sospensioni di Tommaso Noccioli.
Come va: i primi metri
ĄŞ ?Saliti in sella alla RS 660 by Gabro si sente subito di essere su una moto da corsa: rispetto alla versione di serie la sella pi¨´ rigida e i semi manubri sotto alla piastra spingono il peso del corpo sulla ruota anteriore, cos¨Ź da ricercare il massimo grip. Inoltre, su questo fronte, Edoardo ha aggiustato la triangolazione sella-manopole-pedane, trovando una soluzione un poĄŻ rannicchiata per chi non ¨¨ abituato a salire su questo genere di moto, ma molto pi¨´ efficace se si punta a migliorare il tempo sul giro. Inserita la prima e usciti dalla pit lane, dove si pu¨° affondare il gas, il motore preparato fa subito sentire pi¨´ schiena ai medi regimi e pi¨´ ci si avvicina alla zona rossa pi¨´ si apprezza un allungo grintoso che permette di sfruttare tutte le marce a disposizione, a differenza della versione da Trofeo Aprilia, con motore di serie, che in alto ha meno spinta e costringe ad anticipare le cambiate.
Come va in pista
ĄŞ ?In frenata lĄŻavantreno ¨¨ solido, anzi, solidissimo: Mazzuoli ci aveva anticipato che le molle erano tarate su di lui che ¨¨ un grande staccatore, infatti riuscire a far affondare a dovere lĄŻavantreno ¨¨ quasi impossibile per un amatore appassionato. In ogni caso, con la leva destra ancora tra le dita, la moto punta la corda da sola, come se cadesse dentro la curva senza spaventare, offrendo cos¨Ź la situazione ideale per prepararsi allĄŻuscita ed essere fiondati alla frenata successiva. Il limite di questa moto ¨¨ cos¨Ź alto che sembra di andare piano e pi¨´ si prova a forzare un inserimento o una percorrenza, pi¨´ ci si accorge di quanto margine si abbia ancora per migliore. Giro dopo giro le sensazioni migliorano e invogliano a scoprire pi¨´ a fondo cosa ¨¨ in grado di fare questa piccola belva di Noale che, con gli aggiustamenti di Gabro Racing ed Edoardo, sembra poter esprimere tutto il suo potenziale nascosto.
La sfida di Mazzuoli e Gabro Racing
ĄŞ ?Trasportare una moto dallĄŻItalia allĄŻAmerica in poco tempo ¨¨ quasi impossibile in termini di logistica e costi. Il duo italiano, quindi, con il supporto in pista di GPOne Milano, si ¨¨ affidato al Team Veloce, squadra vicecampione 2021 nel MotoAmerica Twins Cup, che ha fornito una moto, equipaggiata per¨° con i pezzi di Gabro Racing (fornitore tecnico del team). Sul circuito di Ridge Motorsport Park, un tracciato molto insidioso per le curve cieche e i sali-scendi ad alta percorrenza, Edoardo ha corso il suo primo fine settimana a stelle e strisce: due gare molto combattute in cui lĄŻitaliano ¨¨ riuscito far vedere nelle prime posizioni il suo splendido casco tricolore disegnato da Vincenzo Vittiglio: decima piazza in Gara1 e uno sfortunato ritiro in Gara2 mentre era settimo. In America, oltre alla stanchezza del viaggio, bisogna fare i conti anche con le regole un poĄŻ differenti: infatti, la bandiera bianca che sta ad indicare lĄŻinizio dellĄŻultimo giro ha confuso il numero 234 che, erroneamente, ¨¨ rientrato ai box con un giro di anticipo. Un vero peccato, ma gli ottimi tempi sul giro hanno confermato che le possibilit¨¤ per fare bene ci sono. Possibilit¨¤ che si potrebbero concretizzare a Laguna Seca, nel weekend del 8-9-10 luglio, quando si concluder¨¤ lĄŻincredibile esperienza di Edoardo e Gabriele al MotoAmerica. Un tracciato californiano molto noto a noi appassionati di due ruote, famoso per la mitica curva cavatappi e duelli mozzafiato della MotoGP. E allora, forza Edo e forza Gabro!
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