LA PROVA
Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X: mono a confronto
Triumph ¨¨ uno dei marchi pi¨´ attivi in questo periodo storico in quanto ad ampliamento della propria gamma. Moto da cross a parte ¨C pronta ormai al debutto nell¡¯Ama Supercross nella classe 250 Costa Est ¨C il brand britannico allarga ora i propri orizzonti verso il basso. Lo fa con una naked-roadster (chiamata Speed 400) e con una Scrambler (denominata, appunto, Scrambler 400 X). Entrambe traggono ispirazione nello stile dalle moto delle rispettive famiglie di cubatura superiore, 900 e 1200, ma ¨C come vedremo nell¡¯articolo ¨C non hanno nulla da invidiare alle sorelle maggiori in termini di qualit¨¤ dei materiali e componentistica. Si tratta, di fatto, di progetti completamente nuovi e caratterizzati da contenuti premium.
Indice
Disponibilit¨¤, colorazioni e prezzi
¡ª ?La Speed 400 presenta livrea in duplice tonalit¨¤ con il logo Triumph disegnato sul serbatoio: i colori disponibili sono Carnival Red (rossa), Caspian Blue (blu) e Phantom Black (nera). La Scrambler 400 X, invece, sar¨¤ disponibile in altrettante tre varianti cromatiche: Matt Khaki Green & Fusion White (verde e bianca), Carnival Red & Phantom Black (rossa e nera), oppure Phantom Black & Silver Ice (nera e argento). Entrambe sono gi¨¤ disponibili nelle concessionarie ufficiali italiane. Il prezzo di partenza della Speed ¨¨ di 5.495 euro, mentre la Scrambler parte da 6.195 euro. Lunga la lista optional (pi¨´ di 25 componenti) per il massimo della personalizzazione, del comfort, della sicurezza.
Come sono fatte, il design
¡ª ?Dal punto di vista del design, queste due gemelle eterozigoti dal look modern classic si distinguono principalmente per la dimensione del cerchio anteriore: da 17¡± sulla Speed e da 19¡± (con gomme semitassellate) sulla Scrambler. Per il resto condividono, oltre che lo stesso propulsore e lo stesso telaio, sebbene quest¡¯ultimo leggermente modificato per garantire quote ciclistiche leggermente diverse, anche il medesimo faro tondo con tecnologia a Led, il serbatoio dalle linee morbide e lo scarico basso, pur differenziandosi in quest¡¯ultimo aspetto per via del terminale sdoppiato sulla versione che strizza l¡¯occhiolino all¡¯off-road leggero. La Scrambler, con la quale si possono appunto affrontare strade bianche e semplici sterrati, ¨¨ dotata anche di paramani, parafango anteriore maggiorato e protezioni per il radiatore e il faro. Il feeling premium ¨¨ dato dall¡¯attenzione ai particolari, dalla qualit¨¤ dei materiali scelti e dalla componentistica montata, con rifiniture di categoria superiore, superfici pregiate e design pulito senza cavi a vista.
Come sono fatte, ergonomia e ciclistica
¡ª ?Una volta in sella ci si sente a casa, soprattutto sulla Speed: i fianchi stretti permettono di essere ad un¡¯altezza da terra che non spaventa i motociclisti pi¨´ bassi. Sono 79, infatti, i cm da terra della sella della Speed 400; 83,5 quelli della Scrambler, sulla quale i piloti attorno al metro e 75 toccano ma non con tutta la pianta del piede. Una differenza, quella dell¡¯altezza della sella da terra, data dalla presenza del cerchio anteriore da 19¡± in luogo di quello da 17¡± montato sulla Speed e dal set-up delle sospensioni, con una corsa maggiore per la Scrambler. La forcella, tuttavia, ¨¨ la stessa: a steli rovesciati e da 43 mm di diametro, non regolabile nel precarico, a differenza del monoammortizzatore posteriore. Il peso ¨¨ di 170 kg per la pi¨´ stradale delle due, 179 per la Scrambler, la quale vanta al contempo anche un passo pi¨´ lungo e un manubrio pi¨´ largo, decisamente percepibile una volta alla guida.
Come sono fatte, freni e telaio
¡ª ?Sulla Scrambler di dimensioni maggiori anche il pedale del freno posteriore, facilmente azionabile anche nelle fasi di guida in piedi. ? montato pi¨´ in basso e pi¨´ in avanti grazie alle pedane riposizionate rispetto alla naked. La Speed monta un freno a disco da 300 mm di diametro con pinza radiale a 4 pistoncini all¡¯anteriore, mentre la Scrambler vanta un disco da 320 mm e pastiglie dalla diversa composizione per rendere la frenata pi¨´ progressiva e modulabile in off-road. Il risultato ¨¨ strabiliante: la Speed ha un mordente deciso, convinto, aggressivo; la Scrambler ha una frenata dolce e progressiva. Entrambe, tra le gambe, risultano molto strette grazie a una sezione centrale del telaio a traliccio in acciaio di dimensioni compatte. Telaietto posteriore imbullonato e forcellone in alluminio completano il pacchetto ciclistico. La moto ¨¨ omologata per due con spazio a sufficienza per un passeggero che pu¨° usufruire delle maniglie laterali. Apprezzabile la strumentazione mista analogica-digitale dal gusto retr¨°. Nulla la protezione aerodinamica, ma questo ¨¨ nella natura di queste tipologie di moto.
Come sono fatte, la tecnica
¡ª ?Costruire una (anzi due) moto premium di piccola cilindrata non significa solamente usare materiali di qualit¨¤ e componenti validi, ma anche garantire prestazioni convincenti derivanti da un motore brillante. Il moderno monocilindrico 4T da 398 cc ¨¨ capace di un picco di 40 Cv di potenza e 37,5 Nm di coppia. Dunque prestazioni in linea con quelle di altri brand premium di questa categoria, pur rimanendo al di sotto della soglia dei 48 Cv. Questo significa che entrambe le moto sono guidabili con patente A2 a partire dai 18 anni di et¨¤. La dotazione elettronica ¨¨ di alto livello: acceleratore ride by wire, controllo di trazione disinseribile, Abs disinseribile sia davanti che dietro sulla Scrambler per la guida in fuoristrada e frizione servoassistita.
Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X: come vanno
¡ª ?Partiamo dall¡¯elemento in comune pi¨´ importante: il motore ¨¨ un gioiellino. Garantisce oltre 30 Nm di coppia dai 3.000 ai 9.000 giri/min. Questo significa che ha una schiena poderosa ¨C sempre in riferimento alla categoria d¡¯appartenenza ¨C con dei bassi convincenti e un buon allungo. Anche facendole scendere di proposito sotto i 2.000 giri/min in quinta o sesta marcia, le moto hanno ripreso brillantemente giri/min in poco tempo. Oltre gli 8.000 giri/min ¨¨ poi quasi inutile insistere con la stessa marcia, meglio cambiare e rientrare in quella zona di giri/min dove si ha il massimo della coppia. Nonostante a primo impatto le moto possano sembrare simili tra loro, una volta messa la prima marcia e abbassata la visiera le cose cambiano del tutto. Manubrio stretto e baricentro basso per la naked, manubrio pi¨´ largo e baricentro pi¨´ in alto per la Scrambler. Come anticipato, anche la frenata ¨¨ totalmente diversa: progressiva con la Scrambler, secca e decisa con la Speed. A proposito della naked l¡¯anteriore ¨¨ un fulmine. In ingresso curva si fa letteralmente ci¨° che si vuole, indirizzandola in un batter d¡¯occhio, mentre la Scrambler ¨C per via di un¡¯impostazione di guida differente complice il cerchio da 19¡±, le gomme semitassellate e il manubrio largo ¨C ¨¨ pi¨´ macchinosa ma non per questo non sa farsi apprezzare. Pu¨° affrontare semplici sterrati in sicurezza, ma al contempo sa disegnare traiettorie tonde su asfalto, a differenza della pi¨´ spigolosa Speed 400.
Pregi e difetti
¡ª ?Di seguito i pregi ed i difetti delle Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X riscontrati durante il test ride di 150 km circa nei pressi di Valencia.
Piace:
- motore: erogazione lineare, fluida, grandissima prontezza e coppia ai bassi e medi regimi;
- rifiniture: di qualit¨¤, sembrano moto di categoria superiore;
- prezzo: molto concorrenziale. Valgono la cifra richiesta.
Non piace:
- vibrazioni: dai 6.000 giri/min in su si percepiscono bene sulle pedane.
Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X: la scheda tecnica
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Triumph Speed 400 e Scrambler 400 X: abbigliamento
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