la novit¨¤
Benda, dalla Cina due nuovi motori V4: europei e giapponesi, ¨¨ tempo di preoccuparsi?
Due nuovi motori plurifrazionati. Due V4 per la precisione, un¡¯architettura che dal punto di vista del layout (o per i pi¨´ romantici: dell¡¯estetica meccanica) li mette sullo stesso piano dei pi¨´ raffinati propulsori europei e giapponesi. Benda Motor, marchio cinese recentemente approdato in Italia, ha presentato al 18¡ã salone di Chongqing due nuove unit¨¤ a quattro cilindri, una pi¨´ grande e l¡¯altra pi¨´ piccola, ma accomunate dallo stesso ricercato schema costruttivo. Una notizia interessante ma soprattutto un segnale forte, che ci dimostra ancora una volta quanto i costruttori cinesi stiano spingendo per colmare un gap tecnologico che va assottigliandosi sempre di pi¨´.
benda, la qualit¨¤ si ¨¨ alzata
¡ª ?Lo scetticismo sulla qualit¨¤ costruttiva e sulla precaria affidabilit¨¤, che un tempo accompagnava la produzione cinese, finisce per essere sempre meno giustificata dai fatti: basta dare uno sguardo all¡¯attuale produzione motociclistica cinese e confrontarla con quanto si produceva nel paese asiatico solo fino a qualche anno fa. Dai monocilindrici a due valvole raffreddati ad aria con una manciata di cavalli si ¨¨ passati, nel giro di qualche primavera, a propulsori complessi e tecnicamente raffinati, potenti e costruiti a regola d¡¯arte, con caratteristiche tecniche compatibili con i severi standard della clientela occidentale. I due motori presentati da Benda all¡¯edizione 2021 del Chongqing Motor Expo la dicono lunga sul livello tecnologico raggiunto nel settore automotive all¡¯ombra della Grande Muraglia, ma soprattutto sul tasso di crescita dei produttori cinesi sul fronte del know-how.
benda, come sono i due motori: il maggiore
¡ª ?Il primo dei due V4, sigla di progetto BD476, ha una cilindrata di 1.198 cc e alesaggio X corsa di 76x66 mm. Un propulsore che ricorre a soluzioni tecniche in linea con la pi¨´ affermata concorrenza, come testata a quattro valvole per cilindro, distribuzione con doppio albero a camme in testa e, ovviamente, raffreddamento a liquido. Scelte, queste, che consentono al V4 in questione di qualificarsi come il pi¨´ potente propulsore motociclistico mai prodotto in Cina, con i suoi 152 Cv erogati a 9.500 giri e 120 Nm a 7.500 giri. Dati che ormai non fanno pi¨´ strabuzzare gli occhi, ma che se comparati con quanto la produzione cinese ha offerto sinora hanno tutto un altro peso. Soprattutto se letti in prospettiva futura...
benda, come sono i due motori: l¡¯entry level
¡ª ?Il secondo propulsore, battezzato BD453, condivide con il ¡°fratello maggiore¡± la stessa configurazione e le medesime scelte per quanto riguarda la distribuzione, pur con una cilindrata ridotta a 496 cc. La corsa lunga (53,5x55,2 le misure) ci suggerisce un¡¯indole meno sportiva, nonch¨¦ una maggiore attenzione a un¡¯erogazione corposa fin dai bassi regimi: sono 57 i cavalli sprigionati a quota 10.000 giri, per una coppia di 45 Nm a 8.000 giri. ? poi molto interessante il fatto che Benda abbia optato per una frazionamento cos¨¬ complesso per una cilindrata medio-bassa, tradizionalmente feudo di pi¨´ economici bicilindrici paralleli, un ulteriore indicatore di una straordinaria forza economico-tecnologica ma anche di un¡¯inedita attenzione ad aspetti come il prestigio e la raffinatezza tecnica. Persino nei segmenti entry level, vale a dire proprio in quelle fasce di mercato in cui la necessit¨¤ di contenere spese e prezzi ormai preclude ai costruttori europei e giapponesi la possibilit¨¤ di compiere scelte tecniche ¡°audaci¡±. Qui i produttori cinesi, grazie a investimenti faraonici e costi di produzione inferiori (materiali, forza lavoro, ecc.) possono permettersi di giocare tutta un¡¯altra partita.
benda, MARCHIO VIVACE
¡ª ?Anche prima della presentazione di questi due propulsori, a ben guardare, Benda era un brand da tenere d¡¯occhio per la grande vivacit¨¤ tecnica della sua gamma. Nella disponibilit¨¤ del costruttore cinese, al momento orientata praticamente in toto sul segmento custom/cruiser, figurano propulsori tecnicamente molto diversi tra loro: bicilindrici paralleli, V2 e plurifrazionati, a cui presto andranno plausibilmente ad aggiungersi anche due V4 di cui abbiamo parlato poco sopra. Una menzione particolare la meritano il quattro-in-linea da 700 cc montato sulla ¡°bruciasemafori¡± Lfc700, ma anche due piccoli bicilindrici da 125 cc, ormai una piacevole eccezione in una categoria dominata dai pi¨´ semplici monocilindrici: uno dei due, un moderno V-Twin con raffreddamento a liquido e distribuzione a otto valvole, ¨¨ montato nella sua versione da 300 cc anche sulla BD 300, la ¡°baby Sportster¡± importata anche in Italia da Zerotrenta Garage.
? RIPRODUZIONE RISERVATA