Abita a 500 metri dalla sede della Ducati. Una passione per le moto e il lavoro di giudice a Masterchef Italia
Al bancone stile Grandemela e ai tavoli di Fourghetti ¨C il suo elegante locale a Bologna ¨C si parla di calcio, di basket e ovviamente di motori. E il patron Bruno Barbieri, ora su SkyUno con Masterchef Italia (¨¨ l¡¯unico giurato presente dalla prima edizione), appare in gran forma: i rossobl¨´ vanno meglio del previsto (e l¡¯amata Inter benissimo), dopo secoli ¨¨ tornato l¡¯accanito derby cestistico e la Ducati del suo cuore ha fatto un buon Mondiale. Tutto fila, insomma.
Barbieri, ma ¨¨ vero che lei ¨¨ un ultr¨¤ della Ducati?
¡°Per forza, abito a 500 metri da Borgo Panigale! La sento qualcosa di casa mia che fa la guerra alle grandi case giapponesi. ? l¡¯Italia della moto, quando vedi quella carena rossa come fai a non emozionarti? La Ducati ¨¨ unica, la devi ¡®violentare¡¯ e buttarti sempre dentro. Ma ti ricordi Stoner iridato? Sembrava che la cavalcasse¡±.
Cosa diciamo di Dovizioso secondo a 150 punti dal vincitore Marquez, un¡¯enormit¨¤.
¡°Dovi ¨¨ un campione e un ragazzo intelligente, viene a mangiare al Fourghetti. Penso stia facendo bene, pensando che si trova di fronte un mostro assoluto come Marquez. Tra i giovani, quest¡¯anno, mi ha colpito Nicol¨° Bulega: ¨¨ emiliano come me, ha l¡¯aria del motociclista di un tempo e sono curioso di vederlo prima o poi in MotoGP¡±.
E il dottor Rossi?
¡°Un caro amico, ci ha invitato anche nella sede della VR46 per una delle pi¨´ belle esterne nella storia di Masterchef Italia. Soffro a vedere Valentino nelle retrovie, forse ¨¨ arrivato anche per lui il tempo di uscire di scena e dedicarsi ad altro, restando sui circuiti per tutta la vita. Io dico: ?Sei una leggenda, ora divertiti e basta?. Vedremo cosa far¨¤¡±.
Sincero: si diverte ancora a seguire le gare di MotoGP? Alla fine vince sempre Marquez¡
¡°? cambiata tantissimo per un vecchio fan come me, a partire dal pubblico: una volta le gare diventavano un happening dove si faceva il barbecue alle tre di notte, si conoscevano un sacco di persone, si faceva casino... Del resto, si piantavano le tende anche una settimana prima. Oggi, gli appassionati di moto restano diversi da quelli della F.1 ma c¡¯¨¨ meno tempo e si vuole consumare tutto subito¡±.
E i piloti?
¡°Sono bravissimi per carit¨¤, ma lontani dagli eroi che ammiravo. Non sono cos¨¬ tecnico ma ho la sensazione che il manico conti in misura minore rispetto al passato. Mi pare ci sia una prevalenza del mezzo e della tecnica sull¡¯uomo, aspetto che a me toglie l¡¯ entusiasmo. Ma rispetto a quanto ci propina mediamente la F.1, ci si diverte sempre¡±.
A proposito, lei risulta ferrarista non accanito.
¡°La passione mi ¨¨ stata trasmessa da pap¨¤, andava spesso a Fiorano per seguire i test. Io andavo con gli amici alla Tosa, giorni prima e in tenda, per vedere il GP di Imola. Sono contento quando si vince, ma non sono malato. Su una cosa sono d¡¯accordo con i ferraristi puri: un pilota pu¨° vincere sei titoli mondiali ma se non sali su quella monoposto rossa, non sarai mai completo. Invece, corri in Ferrari e ti ricorderanno con affetto anche vincendo pochissimo. Guarda Jean Alesi¡¡±.
Torniamo alle due ruote: ovviamente ha scelto uno Scrambler per divertirsi.
¡°Lo uso a Milano, per fare cross urbano come lo definisco io. Ma ho anche una Triumph Bonneville che tengo praticamente nel soggiorno, come arredo. Per la cronaca, ho potuto comprare le moto grandi solo quando me ne sono andato di casa in quanto mia madre odiava che le guidassi. Forse perch¨¦ sapeva che con il primo Ciao mi divertivo a fare le penne come tutti quelli della mia epoca¡±.
Parliamo di auto?
¡°Il mio amore ¨¨ la Mini. Negli Anni 80 ne ho customizzata pi¨´ di una, nel garage di mio cognato: ricordo benissimo quella tamarrissima con la carrozzeria nera opaca. Oggi guido una John Cooper Works da 240 Cv: tanta potenza ma rispetto a quelle che guidavo 30 anni ¨¨ uno scherzo andare in strada. Fa tutto lei, non vai mai in crisi¡±.
Ultima curva prima del traguardo: si diverte ancora a giudicare i concorrenti? Lo sta facendo da ben nove edizioni: i suoi amici Cracco e Bastianich hanno mollato, la Klugmann ¨¨ tornata subito al locale.
¡° Assolutamente. ? una delle cose che mi ha permesso di vivere in modo diverso una professione che per oltre 30 anni ¨¨ stata totalizzante nella mia vita. Fare il cuoco a tempo pieno regala un sacco di soddisfazioni e io lo so bene visto che ho conquistato ben sette stelle Michelin. Ma toglie anche molto. E poi ero stufo di lavorare con l¡¯ansia da prestazione¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA