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Furti di moto dĄŻepoca e come evitarli: consigli e suggerimenti
Non spariscono soltanto gli scooter Yamaha e Honda SH, ma stanno andando a ruba anche le moto dĄŻepoca. Un fenomeno che sta avendo contorni sempre pi¨´ allarmanti ed ¨¨ fonte di grande preoccupazione per tutti gli appassionati e collezionisti. Recentemente una Honda 500 Four parcheggiata, pur essendo incatenata, ¨¨ stata rubata nel quartiere Flaminio a Roma e unĄŻaltra ai Navigli di Milano, mentre una bellissima e molto rara Triumph Trident 750 T 160 di un avvocato, noto collezionista romano, ha preso il volo in un parcheggio custodito nei pressi del tribunale della Capitale. I ladri-ricettatori sono molto attenti ai mezzi belli e importanti. Non importa se non riescono a rivenderli Ą°interiĄą, perch¨Ś li smontano e mettono in vendita i ricambi, il cui mercato ¨¨ sempre effervescente ed ¨¨ praticamente impossibile verificarne lĄŻeventuale provenienza illecita.
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Gli assalti notturni ai box
ĄŞ ?Insomma, le moto vengono rubate quando sono parcheggiate per strada ma non solo. Infatti sono sempre pi¨´ frequenti gli assalti notturni ai box ai quali i malviventi scardinano le saracinesche e fanno sparire le vecchie signore. Bisogna stare molto attenti. Ą°Nel mio box ¨C tiene a sottolineare un collezionista che vuole rimanere anonimo ¨C faccio entrare solo amici o gente di provatissima fiducia. Non voglio nemmeno che entrino gli amici di amici poich¨Ś, magari in buonafede, raccontano quello che hanno visto ad altra gente e poi arrivano le visiteĄą. Pochi mesi fa un collezionista aveva messo un annuncio per vendere tre monocilindriche inglesi. Sono venute a vederle i titolari di due officine specializzate in questo tipo di moto e, guarda caso, una quindicina di giorni dopo, la saracinesca del garage ¨¨ stata divelta e le tre moto sono sparite. I ladri, una volta individuato con esattezza lĄŻobiettivo, erano andati a colpo sicuro. Nonostante decine di box vicini, hanno forzato soltanto il suo: sapevano quello che cercavano e, soprattutto, dove trovarlo. E a nulla sono valsi gli appelli e le promesse di ricompensa del malcapitato collezionista che non ha pi¨´ rivisto le sue tre amate monocilindriche british.
Massima prudenza agli appuntamenti
ĄŞ ?Ą°Se metto un annuncio di una moto o di qualche ricambio ¨C riprende il collezionista ¨C il potenziale acquirente non lo faccio mai entrare al box, gli do un appuntamento magari vicino, ma mai davanti casa. Non si sa chi pu¨° capitare e quindi non si deve assolutamente dare modo di far vedere dove si abita ma, soprattutto, dove si tengono le motoĄą. Giusto, giustissimo, perch¨Ś se si vuole stare al riparo da sgradite sorprese, la prudenza non ¨¨ mai troppa. Senza contare il fenomeno sempre crescente delle truffe online ai danni di chi mette un annuncio e si vede recapitare improbabili anticipi da fantomatici acquirenti. Un freno non da poco al mercato, poich¨Ś con tutti gli episodi truffaldini che si verificano, gli appassionati inevitabilmente non si fidano pi¨´ e talvolta la trattativa e la relativa vendita non va a buon fine proprio perch¨Ś ¨¨ sempre pi¨´ difficile difendersi dai truffatori aiutati dalla tecnologia e dalle fin troppo ferree regole della privacy che impediscono di accedere alle informazioni sullĄŻidentit¨¤ e sui movimenti bancari del potenziale acquirente.
Ladri alle gare e mostre scambio
ĄŞ ?Moto dĄŻepoca rubate in strada e box assaltati ma non solo. Di furti se ne sono verificati anche nei paddock in un paio di meeting di moto dĄŻepoca nei circuiti del Nord, ma anche e soprattutto nelle mostre-scambio. In tali manifestazioni cĄŻ¨¨ sempre un via vai di furgoni e basta un attimo di disattenzione del proprietario ed il ladro in agguato fa presto a caricare una moto e portarsela via. Anche le strutture fieristiche importanti, sorvegliatissime e munite di sofisticati impianti di telecamere non sono state indenni da furti. Le giornate maggiormente a rischio sono quelle dellĄŻallestimento e del disallestimento a manifestazione conclusa. La ragione ¨¨ semplice: il via vai di furgoni di chi ha uno stand nei padiglioni ¨¨ continuo e incontrollato. Basta appunto un attimo di distrazione del proprietario che una moto pu¨° essere caricata senza che nessuno ci faccia caso. E una volta che il furgone ¨¨ uscito dalla struttura, recuperare il mezzo rubato ¨¨ una missione impossibile.
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