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Kawasaki HySe: prima uscita in pubblico per la moto a idrogeno
Kawasaki ha scelto il palcoscenico della 8 Ore di Suzuka, appuntamento sentitissimo in Giappone e tappa del Mondiale Ewc, per il debutto in pubblico del suo prototipo HySe, ovvero la prima motocicletta a idrogeno realizzata da un grande costruttore. La casa di Akashi ha iniziato a lavorare su questa tipologia di veicolo nel marzo dello scorso anno, prendendo come propulsore base per lo sviluppo l¡¯unit¨¤ sovralimentata della Ninja H2, e dopo alcuni rendering il primo prototipo funzionante, con le fattezze di una maxi-tourer Gt, ha fatto capolino in pista per i suoi primi collaudi all¡¯inizio di quest¡¯anno. Quella di Suzuka ¨¨ stata per¨° la prima apparizione pubblica della Ninja H2 HySe, sintomo del fatto che il progetto sta guadagnando consistenza e che Kawasaki ritiene di essere sulla strada giusta.
Le origini del progetto
¡ª ?Kawasaki Motors ¨¨ tra le aziende pi¨´ importanti coinvolte nell¡¯associazione Hydrogen Small Mobility & Engine Technology (HySe), iniziativa focalizzata sulla ricerca e lo sviluppo della tecnologia della propulsione a idrogeno in cui sono coinvolti altri importanti marchi nipponici quali Toyota, Honda, Yamaha e Suzuki. La Kawasaki HySe ¨¨ il primo frutto tangibile su due ruote di questo progetto, che punta a mantenere in auge i motori a combustione interna nonostante la continua crescita della propulsione full-electric. I progressi tecnologici di quest¡¯ultima negli ultimi anni sono stati innegabili, ma persistono delle criticit¨¤ pratiche in termini di autonomia e tempi di ricarica che presumibilmente non saranno risolti in tempi brevi. Questo anche perch¨¦ le problematiche relative a pesi e ingombri sono enormemente pi¨´ accentuate in ambito motociclistico rispetto al settore auto. Ricorrere a un carburante alternativo dalle emissioni nocive quasi inesistenti rappresenta quindi un approccio piuttosto sensato alla questione.
Kawasaki HySe: cosa sappiamo
¡ª ?La Kawasaki HySe che ha sfilato a Suzuka ¨¨ equipaggiata con un motore a idrogeno sviluppato sul quattro cilindri in linea sovralimentato da 998 cc della Ninja H2, da tempo uno dei fiori all¡¯occhiello della casa nipponica. Le modifiche principali ad esso apportate riguardano principalmente l'iniezione, per consentire l¡¯immissione diretta dell¡¯idrogeno nei cilindri, ma ¨¨ lecito aspettarsi anche dei cambiamenti a livello di materiali impiegati per via delle diverse temperature in gioco. Per il resto, i suoi principi di funzionamento sono gli stessi del motore da cui deriva, generando sulla carta lo stesso genere di risposta e di emozioni per il pilota ma emettendo principalmente acqua. In realt¨¤, durante il funzionamento viene bruciata anche una piccolissima quantit¨¤ di olio motore, responsabile per l¡¯emissione di una quantit¨¤ comunque trascurabile di Co2.
un futuro non lontano
¡ª ?Comprensibilmente Kawasaki non si ¨¨ spinta molto oltre nel comunicare i dati tecnici della sua Ninja H2 HySe. Il prototipo si pu¨° ancora considerare nella sua fase preliminare e sar¨¤ sviluppato a dovere nei prossimi anni in vista di un possibile sbocco commerciale che, nelle stime del costruttore, potrebbe materializzarsi ¡°attorno al 2030¡±. Ci saranno diverse questioni tecniche, di sicurezza e di approvvigionamento da chiarire lungo questo percorso, ma con quest¡¯operazione Kawasaki sottolinea comunque la sua determinazione nel percorso verso la "carbon neutrality" che si ¨¨ imposta. D¡¯altro canto, l¡¯arrivo sul mercato delle sue prime moto elettriche Z e-1 e Ninja e-1 e delle sorprendenti ibride Z7 Hybrid e Ninja 7 Hybrid avevano gi¨¤ dissipato ogni dubbio a riguardo: le ¡°verdone¡± puntano ad essere sempre pi¨´ green anche di fatto.
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