Quali sono le moto che ogni motociclista vorrebbe chiedere a Babbo Natale? Ecco la nostra lista dei desideri
"Caro Babbo Natale¡". ? cos¨¬ che inizia ogni lettera natalizia che si rispetti, quel magico foglietto in cui tutti almeno una volta abbiamo riversato i nostri desideri pi¨´ profondi. Con l¡¯avanzare dell¡¯et¨¤ i giocattoli non spariscono affatto dalla lista ma semplicemente cambiano di tipologia, e in quanto a ¡°toys for boys¡± gli amanti delle due ruote non sono secondi a nessuno: quali sono le moto pi¨´ belle, quelle che ogni motociclista vorrebbe trovare sotto l¡¯albero la mattina del 25 dicembre? Abbiamo provato a stilare una wishlist dei dieci modelli pi¨´ iconici e desiderati, i pi¨´ richiesti nelle ¡°letterine¡± dei rider di tutto il Mondo: forse non passeranno dal camino, ma Babbo Natale pu¨° comodamente lasciarle di fronte al portone del garage¡
1) Suter MMX 500
¡ª ?Non c¡¯¨¨ ¡°smanettone¡± che si rispetti che non si emozioni di fronte all¡¯odore pungente di olio bruciato. Per quasi un quarto di secolo il due tempi ¨¨ stato l¡¯incontrastato protagonista del Mondiale GP, fino alla sua caduta in disgrazia sotto la pressione delle norme anti-inquinamento e di case costruttrici pi¨´ interessate allo sviluppo dei quattro tempi. Fortunatamente ancora oggi c¡¯¨¨ ancora chi crede nei motori a miscela come massima espressione del motociclismo sportivo: a settembre 2015 Suter Racing ¨C noto telaista svizzero che nel 2012 si ¨¨ aggiudicato il titolo Moto2 con Marc Marquez ¨C ha presentato la sua MMX 500, una V4 da 576 cmc e 195 cavalli che con il suo ronzio metallico distilla tutto il fascino delle gloriose ¡°mezzolitro¡± da pista. Il prezzo, ahinoi, ¨¨ tutt¡¯altro che popolare, visto che per portasela a casa servono pi¨´ di 100 mila euro. Godiamoci nel video qui sopra il sound della creatura di Eskil Suter, ripresa ai comandi dell¡¯esperto Ian Lougher durante un giro al Tourist Trophy dell¡¯Isola di Man.
2) Ducati 916 SPS
¡ª ?Proseguiamo con un grande classico, quella che da molti ¨¨ considerata la pi¨´ bella moto stradale mai prodotta: la Ducati 916. Nata dalla matita del ¡°Maestro¡± Massimo Tamburini, ¨¨ stata la moto che forse pi¨´ di ogni oltra ha rivoluzionato il design delle superbike moderne, introducendo criteri tecnici e stilisti che fanno scuola ancora oggi. Non ¨¨ un caso, infatti, che a 25 anni di distanza dal suo lancio sul mercato Ducati abbia voluto renderle tributo con un¡¯edizione speciale della sua Panigale V4, la 25¡ã Anniversario caratterizzata dalla mitica livrea portata in pista da King Carl Fogarty. Noi scegliamo la versione Sps, prodotta in poco pi¨´ di 400 esemplari nel 1997 per poter omologare le moto schierate in Wsbk: era equipaggiata con una versione a cilindrata piena del bicilindrico Desmoquattro (996 cmc) e una ciclistica da vera moto da corsa.
3) Honda VFR 750R RC 45
¡ª ?Siamo sempre nello stesso periodo, l¡¯epoca d¡¯oro delle supersportive stradali. La risposta dell¡¯Ala Dorata al capolavoro di Borgo Panigale ¨¨ la VFR 750 R RC45, erede della gi¨¤ mitica RC30 che aveva conquistato i titoli ¡¯88-¡¯89 con Fred Merkel e il team Rumi. Ricca di soluzioni tecniche degne di un prototipo da GP, era commercializzata negli Stati Uniti con il nome di RVF 750 R e vinse il titolo ¡¯97 delle ¡°derivate di serie¡± con John Kocinski. Il propulsore? Un quattro cilindri a V da 749 cmc con distribuzione a cascata d¡¯ingranaggi, vera e propria scultura meccanica nonch¨¦ uno dei pi¨´ raffinati motori stradali sfornati dal colosso giapponese. Assieme alle altre Honda iridate nel Campionato Mondiale Superbike ¨¨ stata una delle moto pi¨´ ammirate nello stand dell¡¯Ala Dorata ad Eicma 2019.
4) Kawasaki 750 H2
¡ª ?Un cavallo imbizzarrito: non ci sono molti altri modi di definire la Kawasaki 750 H2. A guardarli con gli occhi di adesso i suoi 74 cavalli sembrano poca cosa, ma la brutalit¨¤ d¡¯erogazione del suo tricilindrico a due tempi rendono la Mach IV un puledro di razza a cui anche i motociclisti pi¨´ esperti devono dare del ¡°Lei¡±. Non era una moto perfetta e ancor meno ¡°equilibrata¡±, ma il leggendario connubio tra il nervosissimo propulsore sovradimensionato e uno chassis non all¡¯altezza delle prestazioni ha paradossalmente contribuito a rendere ancor pi¨´ leggendaria questa belva indomabile. ? la sorella maggiore della gi¨¤ esagerata 500 H1, lanciata sul mercato nel 1969.
5) Suzuki RG 500 Gamma
¡ª ?Con il passare degli anni l¡¯evoluzione dei telai (e delle gomme) permise ai costruttori di imbrigliare propulsori sempre pi¨´ potenti in ciclistiche finalmente adeguate. Il risultato di questi passi avanti furono le prime vere race-replica, moto che portavano sulle strade di ogni giorno tutta l¡¯esperienza fatta dalle Case sulle piste del Motomondiale: la Regina delle supersportive stradali a due tempi degli anni 80 ¨¨ sicuramente lei, la Suzuki RG 500 Gamma. Il suo quattro cilindri in quadrato da 95 cavalli, strettamente imparentato con l¡¯unit¨¤ che spingeva le moto da Gran Premio, ¨¨ un motore talmente robusto e ben progettato che ¨¨ stato spesso utilizzato come base di partenza per gli stessi prototipi da corsa.
6) Britten V-1000
¡ª ?? una moto straordinaria, non solo per le sue caratteristiche tecniche avanguardistiche ma anche per la storia che c¡¯¨¨ dietro. La V-1000 fu la concretizzazione del sogno di John Britten, visionario ingegnere neozelandese che progett¨° questa moto costruita interamente con il suo team di collaboratori: dalla matita del genio di Christcurch usc¨¬ questa fantastica bicilindrica priva di telaio che sfruttava il motore come elemento portante della ciclistica. Il suo V-Twin di 60¡ã erogava 166 cavalli su una massa complessiva di soli 138 kg, per un rapporto potenza/peso che superava di slancio il fatidico 1:1: abbastanza per bastonare i colossi del motociclismo nelle gare dedicate ai bicilindrici come la Battle of the Twins e nel Campionato Superbike neozelandese, e per aggiudicarsi numerosi record di velocit¨¤. Purtroppo la favola della Britten si concluse anzitempo, nel 1995, con la prematura morte del quarantacinquenne John a causa di un male incurabile.
7) Honda NR 750
¡ª ?Basterebbero due parole: pistoni ovali. La NR 750 ¨¨ stata uno dei pi¨´ arditi progetti della casa dell¡¯Ala Dorata e forse dell¡¯intera storia motociclistica recente, e pertanto entra diritto nelle dieci moto pi¨´ ambite da motociclisti e collezionisti. Il progetto ha origine negli anni 70, quando a Tokyo si inizi¨° a pensare ad un modo per aggirare il regolamento del Motomondiale che allora vietava i motori con pi¨´ di quattro cilindri: perch¨¦ dunque non sfornare un ¡°otto¡± mascherato da V4, con pistoni ovali e distribuzione a 32 valvole? Da un punto di vista agonistico la NR 500 si rivel¨° un disastroso flop, ma qualche anno pi¨´ tardi Honda ci riprov¨° con una versione stradale. Nel 1992 nacque quindi la NR 750, settemmezzo carenata che ai comandi di Loris Capirossi si aggiudic¨° il record mondiale di velocit¨¤ per una moto prodotta in serie. Ognuno dei 322 esemplari costava all¡¯epoca ben 100 milioni di lire, una cifra giustificata dall¡¯assoluta peculiarit¨¤ tecnica: una NR 750 era esposta nello stand di Gazzetta Motori ad Eicma 2019.
8) MV Agusta 750S
¡ª ?Nata all¡¯inizio degli anni 70, la settemezzo di Cascina Costa ¨¨ stata una delle primissime ¡°maxi¡± stradali italiane a quattro cilindri, ma anche il canto del cigno della produzione di un MV Agusta che di l¨¬ a poco avrebbe chiuso i battenti. In un certo senso quest¡¯affascinante plurifrazionata rimase un¡¯opera incompiuta a causa di alcuni compromessi (come la trasmissione a cardano e un propulsore ormai non al passo con i tempi) che fecero storcere il naso all¡¯utenza pi¨´ sportiva, desiderosa di un prodotto per sentirsi un po¡¯ Giacomo Agostini. Proprio per questo, potendo scegliere, opteremmo per la fantastica versione elaborata da Arturo Magni, con la trasmissione finale convertita a catena, un motore maggiorato a 860 cmc e i quattro ¡°tromboni¡± ispirati agli scarichi delle moto da Gran Premio.
9) Yamaha YZF-R1 '98
¡ª ?In quanto a prezzo ed esemplari prodotti ¨¨ probabilmente la meno esclusiva del lotto, ma non potevamo non inserirla: ¨¨ la mitica R1 ¡¯98, la moto che ha trasformato il concetto di hypersport e che ha lanciato la fortunata serie di maxisportive che ancora oggi costituiscono la punta di diamante della produzione dei Tre Diapason. C¡¯¨¨ chi forse le preferirebbe l¡¯altrettanto leggendaria R7, pi¨´ rara e quotata nel mercato dei collezionisti, ma noi desideriamo lei: il design rivoluzionario, il telaio deltabox, lo scorbutico quattro-in-linea da 150 cavalli, la batteria di carburatori Keihin ed un anteriore che faticava a stare a terra a ogni manata di gas ci sembrano motivazioni sufficienti per volerla sotto l¡¯Albero.
10) Ducati Desmodici RR
¡ª ?? stata la prima vera MotoGP stradale, quasi dieci anni prima dell¡¯altrettanto splendida Honda RC 213V-S. Sviluppata a partire dalla moto con cui Loris Capirossi vinse sei Gran Premi tra il 2003 e il 2006, questa RR portava in strada tutto il know-how acquisito dalla casa di Borgo Panigale nei suoi primi anni di Premier Class: ¨¨ stata prodotta in soli 1500 esemplari venduti tutti entro il 2007 al prezzo di 60.000 euro l¡¯uno, una cifra che corrisponde pi¨´ o meno all¡¯attuale quotazione sul mercato dell¡¯usato. Il suo quattro cilindri a V da 989 cmc con distribuzione desmodromica e configurazione degli scoppi twin pulse erogava circa 200 cavalli con il kit racing (composto da scarico aperto e centralina): una potenza elevatissima per l¡¯epoca ma ormai raggiunta da tutte le supersportive in listino da un litro di cilindrata. Ma volete mettere la soddisfazione di girare in strada con la sorella ¡°educata¡± della Desmosedici GP?
Solo alla fine della nostra letterina ci siamo resi conto che la nostra wishlist ¨¨ dominata dalle moto sportive, che d¡¯altra parte sono le moto da sogno per eccellenza e la massima espressione tecnologica delle Case costruttrici. Se sulla slitta di Babbo Natale c¡¯¨¨ ancora spazio, per¨°, vorremmo richiedere anche un piccolo bonus ¡°tassellato¡±, una moto per divertirsi nei mesi invernali di asfalto freddo ed insidioso. E allora cosa c¡¯¨¨ di meglio di una bella off-road della vecchia scuola come la Honda CR 500? Persino Alex Marquez, Campione in carica della Moto2 e neo-acquisto del team HRC, se ne ¨¨ fatta regalare una dal fratello Marc: nessuno ¨¨ insensibile al fascino della ¡°strappabraccia¡± di Tokyo, fotografatissima al nostro stand di Eicma . Siamo stati troppo pretenziosi? Forse s¨¬, ma in questo 2019 abbiamo fatto i bravi¡
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