La leggenda
Ducati, all¡¯asta una rarissima 916 faro quadro: ecco quanto vale il ¡°brutto anatroccolo¡± di Borgo Panigale
Motociclisticamente parlando ci sono poche cose pi¨´ "blasfeme" che modificare una Ducati 916. Massima opera del maestro Massimo Tamburini assieme alla MV Agusta F4, la splendida del bicilindrica lanciata nel 1994 rappresent¨° una vera rivoluzione tecnica e soprattutto stilistica, tanto da essersi meritata a pi¨´ riprese l¡¯appellativo di moto pi¨´ bella del Mondo. Intoccabile dai customizzatori, la capostipite della "Serie Perfetta" fu per¨° modificata in un esiguo numero di esemplari per esigenze di omologazione, con l¡¯adozione di un proiettore rettangolare che finiva per deturparne il seducente sguardo: una di queste ¨C fortunatamente rarissime! ¨C 916 "faro quadro" ¨¨ appena andata all¡¯asta in Australia. Ad un prezzo addirittura superiore a quello di una 916 normale.
FARO QUADRO
¡ª ?? proprio l¡¯Australia il paese in cui, assieme alla Svizzera, videro la luce le Tamburini "modificate". Le leggi locali, all¡¯epoca, prevedevano una regola unica per auto e moto: parlando di fari, abbaglianti e anabbaglianti non potevano essere separati, ma dovevano venire integrati in un unico proiettore. La 916 (e anche qualche altro gioiello che l¡¯aveva preceduta, uno su tutte la Honda RC30) cascava molto male sotto questo punto di vista. La sportiva di Borgo Panigale sfoggiava infatti due gruppi ottici a sviluppo orizzontale, separati nella funziona e soprattutto non sufficientemente grandi per lasciare spazio ad eventuali modifiche. Per vendere la 916 anche sui mercati svizzero ed australiano, dunque, si decise di dotarla di un singolo faro rettangolare, che per¨° cozzava brutalmente con le linee armoniose della Rossa pi¨´ bella di tutti i tempi. Cos¨¬ conciata, la moto che aveva fatto diventare di colpo obsoleto lo stile della 888 e delle rivali giapponesi si ritrovava dunque rispedita indietro nel tempo di almeno cinque anni. Per quanto drastica, per¨°, si trattava di una scelta obbligata: dura lex sed lex, come si suol dire.
BRUTTO ANATROCCOLO
¡ª ?Per gli appassionati, di moto e di design, si trattava di una sorta di scempio. Oggi, per¨°, a parit¨¤ di allestimento, condizioni e annata, quelle rare 916 brutalizzate dalla burocrazia possono avere un valore addirittura superiore a quello di una ben pi¨´ bella 916 "nostrana". Reperire materiale in merito non ¨¨ facile, ma l¡¯asta appena andata in scena su Collectingcars.com ci aiuta a farci un¡¯idea: l¡¯esemplare in questione (una Biposto del 1997 in ottime condizioni e con 15.300 km al suo attivo) ¨¨ stato venduto a 17.500 dollari, circa 15.500 euro al cambio attuale. In Italia la quotazione di un esemplare che risponda a questi parametri difficilmente supera gli 11.000 euro, un valore comunque gi¨¤ importante se consideriamo che la Biposto ¨¨ una delle versioni meno ambite della 916. Il collezionismo ha le sue regole, ma per chi ¨¨ abituato alla perfezione del musetto disegnato da Massimo Tamburini un simile rincaro appare davvero come un paradosso!
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