Da qualche anno i verbali possono essere notificati via Posta elettronica certificata. Ma se non si consulta abitualmente la propria casella, c¡¯¨¨ il rischio che la sanzione si ingigantisca
![Multe in Europa: come funziona il pagamento e le contestazioni](https://dimages2.gazzettaobjects.it/files/image_528_298/uploads/2024/07/12/6690fd2365d1c.jpeg)
Chi possiede un indirizzo di Posta elettronica certificata, comunemente chiamato Pec, deve prestare particolare attenzione alle multe per infrazioni al Codice della strada. Non sono rari, infatti, i casi in cui persone poco attente al loro indirizzo Pec, che magari non utilizzano abitualmente, si sono trovate solleciti di pagamento di cifre importanti per non aver mai versato il dovuto. Con l¡¯affermarsi della posta elettronica, che ha sostituito quella tradizionale cartacea, si ¨¨ avvertita la necessit¨¤ di trovare una soluzione che desse al messaggio digitale lo stesso valore di una raccomandata con prova dell¡¯avvenuta spedizione e del ricevimento da parte del destinatario. Cos¨¬ come la raccomandata, la Pec ha un valore legale perch¨¦ il gestore del servizio garantisce che il messaggio crittografato ¨¨ originale e non modificato e attesta che ¨¨ stato inviato e ricevuto e quando ci¨° ¨¨ accaduto.
![Codice della strada](https://dimages2.gazzettaobjects.it/files/image_712_401/uploads/2024/04/03/660da32520148.jpeg)
Non tutti i cittadini devono munirsi di Pec: l¡¯obbligo ¨¨ limitato ai liberi professionisti, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni. Molti privati per¨° hanno deciso di dotarsene, perch¨¦ la Pec pu¨° costituire uno strumento efficace di comunicazione anche per questioni personali, per esempio per i contatti con la pubblica amministrazione o con societ¨¤ di cui si ¨¨ clienti. Nata intorno al 2005, la Pec oggi consente di scambiarsi milioni di messaggi certificati ogni giorno. Tuttavia, pu¨° accadere che qualcuno non ne faccia un utilizzo costante e si dimentichi di controllare periodicamente la propria casella. Ed ¨¨ cos¨¬ che possono iniziare i guai.
![(DIRE) Roma, 24 giu. - I milanesi, i fiorentini e i bolognesi sono i guidatori pi¨´ multati d'Italia; il dato emerge dall'analisi congiunta Facile.it-Assicurazione.it realizzata esaminando i rendiconti dei proventi delle violazioni del Codice della Strada pubblicati dalle citt¨¤ capoluogo di provincia italiane. Nel 2022, considerando solo le 102 citt¨¤ capoluogo di provincia che hanno pubblicato i dati relativi ai proventi legati alle contravvenzioni stradali, l'importo complessivo supera i 793 milioni di euro. Se Milano (151 milioni di euro), Roma (133 milioni) e Firenze (46 milioni) sono i comuni che, nel 2022, hanno incassato i maggiori proventi derivanti da sanzioni legate all'accertamento delle violazioni al Codice della Strada, rapportando le somme al numero di autovetture e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione, lo scenario cambia. I guidatori pi¨´ multati d'Italia sono comunque risultati essere i milanesi; considerando che dai dati ufficiali Aci fanno capo a Milano oltre 870.000 veicoli tra auto e moto, nel 2022 la "spesa pro capite" per multe legate alle violazioni del Codice della Strada ¨¨ stata di 174 euro. Seguono in graduatoria i conducenti fiorentini, che in media nel 2022 hanno dovuto pagare contravvenzioni di importo pari a 170 euro, mentre al terzo posto si posizionano quelli bolognesi, dove la "multa pro capite" ¨¨ pari a 163 euro. Ai piedi del podio si trova Pavia, dove automobilisti e motociclisti, in media, hanno dovuto sostenere multe di importo pari a 129 euro, seguita da Siena (128 euro). Guardando la classifica delle citt¨¤ capoluogo di provincia che incassano meno proventi dalle multe stradali, al primo posto si trova il comune di Carbonia, che lo scorso anno ha incassato appena 120 mila euro, seguito da due citt¨¤ siciliane: Enna (131 mila euro) e Agrigento (135 mila euro). Rapportando le somme incassate con il numero di autovetture e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione, emerge che i conducenti meno multati lo scorso anno sono stati quelli di Latina, che in media hanno speso a testa 2,2 euro per far fronte a sanzioni legate alla violazione del Codice della Strada. Seguono i guidatori di Agrigento, con una spesa pro capite pari a 2,5 euro, e quelli di Aosta, dove la "multa media" ¨¨ stata di 4,1 euro. Limitando l'analisi ai soli proventi derivanti da violazioni ai limiti massimi di velocit¨¤ emerge che tra le citt¨¤ capoluogo di provincia quella con i maggiori incassi questa volta ¨¨ Firenze (23 milioni di euro nel 2022). Milano slitta al secondo posto (13 milioni di euro), mentre al terzo si classifica Genova (poco meno di 11 milioni). Roma ¨¨ quarta con poco pi¨´ di 6 milioni di euro. Complessivamente, le 102 citt¨¤ capoluogo di provincia analizzate hanno incassato, nel 2022, 117 milioni di euro provenienti da violazioni dei limiti massimi di velocit¨¤. Rapportando i proventi con il numero di automobili e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione emerge che i guidatori pi¨´ multati per eccesso di velocit¨¤ in Italia sono i fiorentini, che nel 2022 hanno speso, in media, quasi 85 euro per questo tipo di sanzione. Al secondo posto si posizionano i conducenti grossetani, con una spesa pro capite di 78 euro, mentre in terza posizione troviamo i guidatori di Rieti (54 euro). "Non tutti sanno che violare il Codice della Strada, oltre ad essere estremamente pericoloso, pu¨° avere un impatto negativo anche sul premio RC auto dell'assicurato- spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director assicurazioni di Facile.it- Alcune compagnie assicurative, nel valutare il profilo dell'automobilista, tengono conto non solo della classe di merito, ma anche del saldo punti della patente e del rispetto del codice della strada da parte dell'assicurato negli anni precedenti alla stipula della polizza. Ad esempio, aver subito una sospensione della patente oppure aver ricevuto multe per guida in stato di ebbrezza pu¨° essere visto come il segnale di un atteggiamento poco prudente al volante e questo potrebbe spingere la compagnia ad aumentare il prezzo dell'Rc auto". (Com/Red/ Dire) 06:33 24-06-23 NNNN](https://dimages2.gazzettaobjects.it/files/image_528_298/uploads/2023/06/29/649d9ee727f57.jpeg)
LE MULTE VIA Pec
¡ª ?Un decreto del 2017 ha reso possibile alle forze dell¡¯ordine che intendono notificare un verbale di contravvenzione al Codice della strada cercare nei pubblici elenchi l¡¯indirizzo Pec del destinatario, qualora quest¡¯ultimo non abbia ritenuto opportuno fornirlo all¡¯agente nel caso di contestazione immediata dell¡¯infrazione. Tutti gli indirizzi di Posta elettronica certificata italiani sono infatti riportati nell¡¯Inad, l¡¯Indice nazionale dei domicili digitali, consultabile liberamente. La Pec pu¨° quindi essere utilizzata dagli agenti che redigono il verbale per notificare l¡¯avviso di sanzione all¡¯interessato il cui indirizzo figuri nell¡¯elenco. Anzi, dovrebbe essere sempre utilizzata a questo scopo, perch¨¦ in questo modo l¡¯utente ¨¨ gravato in misura minore delle spese di notifica che si aggiungono all¡¯importo della multa: una cifra che pu¨° arrivare a sfiorare i 20 euro (magari per una sanzione di 35 o 42).
casella pec, controllare abitualmente
¡ª ?L¡¯utilizzo della Pec costituisce quindi un vantaggio per il cittadino, che pu¨° risparmiare qualcosa sulla cifra da versare ed evitare di andare personalmente a ritirare una raccomandata, qualora gli fosse stata recapitata in sua assenza e ne avesse trovato soltanto l¡¯avviso. ? per¨° essenziale, se non si ¨¨ utenti abituali della Pec, controllare di tanto in tanto la propria casella elettronica, per evitare di non accorgersi della presenza di un verbale, il cui mancato pagamento comporter¨¤ l¡¯accrescersi degli interessi di mora. C¡¯¨¨ per¨° un modo semplice, per evitare questo rischio: basta collegare la propria Pec a un altro indirizzo di posta elettronica non certificata che si utilizza regolarmente, sul quale si ricever¨¤ un avviso in caso di recapito di una Pec. In genere, questo avviso contiene anche i dettagli del mittente e l¡¯oggetto del messaggio, cosa che permette di capire se si tratta di un contenuto urgente.
niente sanzioni per la pubblica amministrazione
¡ª ?Ricevere il verbale per posta elettronica certificata ¨¨ dunque un diritto del cittadino che per¨°, purtroppo, non sempre viene rispettato. Per esempio, a Milano di recente si sono verificati casi di iscritti ad albi professionali che, in quanto tali, sono tenuti a disporre di una Pec, che hanno ricevuto qualche verbale attraverso la posta elettronica e qualche altro verbale, invece, mediante un corriere postale. Tuttavia, anche se la pubblica amministrazione non rispetta questo obbligo, non sono previste a suo carico sanzioni, quindi il cittadino non ha la possibilit¨¤ di difendersi, se non chiedendo il rimborso della maggiore spesa sostenuta. Trattandosi, per¨°, di pochi euro, nessuno si cimenta in questa impresa e le casse dell¡¯ente pubblico ne traggono beneficio.
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