Il designer si ¨¨ immaginato una bicilindrica sportiva da 500 cc, che porta il nome di un leggendario tracciato spagnolo: la Jarama ¨¨ solo un render, ma potrebbe rappresentare la ricetta giusta per rilanciare il marchio Rieju anche nel segmento delle medie cilindrate
Pur rimanendo, forse ora pi¨´ di sempre, un¡¯inesauribile fucina di talenti del manubrio, la Spagna negli ultimi decenni ha perso molto del suo smalto sul fronte della produzione motociclistica. Brand storici del passato come Bultaco e Ossa sono semplicemente scomparsi, mentre altri (come Gas Gas, Montesa, Derbi e Sherco) sono relegati al ruolo di comprimari, assorbiti da grandi gruppi o presenti esclusivamente in ristrette nicchie di mercato. A dispetto di un autentico culto del Motorsport l¡¯industria iberica delle due ruote ha insomma vissuto giorni migliori, ed ¨¨ per questo che il designer freelance Oberdan Bezzi ha voluto immaginarsi quella che, nella sua visione, potrebbe essere la moto capace di far suonare la Marcha Real anche nel segmento delle cilindrate medio-alte: la Rieju Jarama 500 Concept.
IL RENDER
¡ª ?Si tratta di una sportiva semi-carenata, dalle forme aggressive ma vagamente retr¨°, equipaggiata con un bicilindrico parallelo da mezzo litro di cubatura e una componentistica raffinata (la forcella anteriore ¨¨ Ohlins, mentre l¡¯impianto frenante con pinze ad attacco radiale ¨¨ firmato da Brembo). A spiegarci questa ipotetica Rieju, battezzata in onore di uno dei pi¨´ leggendari tracciati spagnoli, ¨¨ lo stesso autore: "La Jarama 500, pur essendo pensata e progettata in Europa, dovrebbe giocoforza attingere a partner cinesi per quanto riguarda le componenti tecniche pi¨´ rilevanti come motore e telaio, ma si avvarrebbe di produzioni europee sul fronte di freni, ruote e sospensioni". Quello delle sportive stradali di media cilindrata ¨¨ d¡¯altra parte un segmento in fibrillazione, e al contempo anche un settore accessibile a quei marchi che non possiedono il know-how o le risorse per costruire una superbike spacca-cronometro.
IL MARCHIO
¡ª ?Fondato a met¨¤ anni Trenta da Luis Riera Carr¨¦ e Jaime Juanola, il marchio Rieju (dall¡¯unione dei due cognomi) pot¨¦ iniziare la sua attivit¨¤ nel campo delle biciclette solamente dopo la fine della Guerra Civile Spagnola, durante la quale la fabbrica in costruzione fu requisita e destinata alla costruzione di mezzi militari. Al termine delle ostilit¨¤ la Riera & Juanola si dedic¨° a cicli muscolari e ¡°ibridi¡± dotati di piccoli motori a scoppio ausiliari, ed ¨¨ solo nei primi anni Cinquanta che venne lanciata la prima vera motocicletta: sfruttando il boom della motorizzazione di massa in Spagna e le partnership con i motoristi Amc e Minarelli Rieju costruisce nel Secondo Dopoguerra scooter e motoleggere, tra cui l¡¯apprezzatissimo Jaca P3 del 1964, diventando cos¨¬ uno dei principali produttori nazionali nel settore automotive. Successivamente, dopo il termine di una collaborazione con l¡¯italiana Malaguti per la costruzione su licenza di ciclomotori, il marchio di Figueres si ¨¨ dedicato soprattutto al fuoristrada: attualmente, oltre all¡¯enduro MR 250/300, vanta in listino un¡¯intera gamma di off-road e motard da 50 e 125 cc, tre piccole ottavo di litro di cui una caf¨¨ racer, una serie di ciclomotori elettrici e persino una sorta di ¡°tubone¡± denominato Bye Bike.
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