Un¡¯auto da citt¨¤ figlia degli anni Settanta, prodotta in Italia e successivamente anche in Polonia e commercializzata in Europa, tanto ad Ovest quanto ad Est, e perfino nella terra dei canguri. Ripercorriamo la storia della Fiat 126
¡°L¡¯auto che piacer¨¤ alle donne¡±, titolava il Corriere della Sera nell¡¯edizione del 2 novembre 1972. Il giorno precedente, 1¡ã novembre, la Fiat 126 era stata presentata al 54¡ã Salone internazionale dell'automobile di Torino, era toccato a Gianni Agnelli fare gli onori di casa e illustrare la piccola utilitaria al presidente del Consiglio Giulio Andreotti. Esattamente 50 anni fa, un¡¯altra epoca non solo per il Paese Italia ma anche per l¡¯industria automobilistica nazionale, che si apprestava a sfornare due milioni di vetture prodotte entro i confini nazionali. Oggi, per fare un paragone sono meno di mezzo milione, 454.300 unit¨¤ nel 2021. Un¡¯industria non pi¨´ strategica, eppure Andreotti in quel 1¡ã novembre, inaugurando il Salone di Torino, commentava cos¨¬ la crescita del 9% registrata nel 1972 nella produzione di vetture rispetto al 1971: "? un settore che, direttamente o indirettamente, riguarda un decimo dell'occupazione industriale italiana e dei servizi e, sospinge un costante sviluppo tecnologico ed organizzativo di moltissime imprese". Un¡¯altra epoca, appunto.
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