Byd Seal U DM-i Awd: al volante del Suv ibrido plug-in intelligente

Il nome non è dei più semplici: Byd Seal U DM-i Awd Design. O, per semplificare, potremmo chiamarla “l’unica Byd ibrida”. Sì, perché tutte le altre vetture del costruttore cinese sono 100% elettriche. A dire il vero anche lei ha una sua variante a batteria, da 218 Cv. La stessa potenza della entry level ibrida plug-in, a trazione anteriore. Protagonista del nostro test è invece la top di gamma, a trazione integrale e con 324 Cv dati da un 1.5 turbo benzina e due motori elettrici, il cui allestimento prende il nome di Design. Scopriamo com’è fatta e come va.

Byd Seal U DM-i Awd Design: come è fatta, le dimensioni

La Seal U DM-i Awd Design è la Byd più indicata con la quale viaggiare. Seduta alta, spaziosa per cinque persone più i bagagli. Un paio di dati tecnici: 4,77 metri di lunghezza, 1,89 di larghezza, 1,67 di altezza con un passo di 2,76. Si aggiungano 425 litri di bagagliaio: non moltissimi a dire il vero visto il segmento, ma è un problema che si estende a tutte le plug-in. Tuttavia, grazie alla tendina retrattile e removibile, nonché a un rapido abbattimento del divano posteriore, si arriva facilmente sino a 1.440 litri. Piuttosto piatto il piano di carico, che facilita le azioni di stivaggio dei bagagli, senza ingombri e scalini.

Byd Seal U DM-i Awd Design: come è fatta, il design

La Byd Seal U DM-i Awd Design ha un look già piuttosto maturo e vicino a quello delle tedesche premium. Per certi versi, almeno sotto il punto di vista dello stile, ci si può azzardare a dire che sia più europea che cinese. Si guardi al frontale morbido e affusolato o alla fiancata snellita da spigoli e nervature, in un insieme armonioso e bilanciato. Il frontale, in particolare, è un continuo gioco di linee orizzontali che si intrecciano tra di loro, basti guardare il paraurti e la calandra. Si evidenziano i cerchi da 19”, il tettuccio panoramico molto ampio e il design del lunotto posteriore, piuttosto inclinato nonostante le proporzioni dell’auto, vista dalla tre quarti posteriore, non suggeriscano si tratti di un Suv Coupé in senso stretto. Non mancano attenzioni per i passaruota, le minigonne e i paraurti, contornati da un materiale protettivo a contrasto con il tono della vernice metallizzata.

Byd Seal U DM-i Awd Design: come è fatta, gli interni

Gli interni sono dominati da colori scuri per i sedili in ecopelle (morbidi e piacevoli al tatto) e assemblaggi piuttosto curati. Nel complesso si tratta di un abitacolo ampio – incredibile la quantità di spazio per gli occupanti della seconda fila – e molto luminoso, soprattutto grazie al generoso tetto panoramico. Diversi i posti dove poter riporre oggetti personali. Una nota di merito va spesa per la ricarica a induzione dello smartphone: vi sono due piattaforme di ricarica e funzionano molto bene, mentre chi siede dietro può far affidamento unicamente su due prese Usb di tipo C. Catturano poi l’attenzione particolari non comuni come il selettore del cambio in cristallo, i sedili regolabili elettronicamente, ventilati e riscaldati sia per il guidatore che per il passeggero, il volante multifunzione (anch’esso riscaldato) e le cuciture a contrasto ben realizzate.

Byd Seal U DM-i Awd Design: come è fatta, la tecnologia

Protagonista dell’abitacolo è senza ombra di dubbio lo schermo touchscreen da 15,6”, la cui particolarità è quella che può essere ruotato in verticale od orizzontale, a seconda dei gusti del conducente o delle necessità. Attenzione però, qualora si usasse Apple Car Play o Android Auto, alcune applicazioni come Waze non sono supportate per l’utilizzo in verticale. Ad ogni modo, lo schermo dell’infotainment è ricco di informazioni e ben organizzate. Ci si destreggia nei menu con disinvoltura sin dai primi km, salvo poi prendere la mano con le funzioni più frequenti e andare quasi a memoria. Tuttavia, il fatto che anche la climatizzazione sia gestita interamente tramite lo schermo da 15,6”, rischia di distrarre troppo il conducente durante la guida. Di serie c’è anche l’head-up display personalizzabile in altezza e informazioni, mentre il cruscotto digitale completa la visione d’insieme tecnologica.

Byd Seal U DM-i Awd Design: com’è fatta, gli Adas

Un po’ bruschi gli Adas, con il cruise control adattivo regolabile di 5 km/h in 5 km/h e l’assistente al mantenimento della corsia troppo invasivo, toglie parecchia autonomia nella gestione del veicolo tramite input decisi sul volante. Un plauso va invece fatto alle telecamere anteriori, posteriori, laterali, a 360° con proiezione dall’alto della vettura – stile videogame – che permettono di effettuare ottimi parcheggi. A supporto ci sono sensori anteriori e posteriori acustici con anche l’indicazione dei cm che mancano all’ostacolo. Questi fattori, uniti a un raggio di sterzata convincente nonostante le dimensioni non trascurabili del veicolo, rendono la Byd Seal U DM-i Awd agile nelle manovre.

Byd Seal U DM-i Awd Design: come è fatta, la tecnica

Come anticipato, sotto al cofano c’è un 1.5 turbo benzina – con turbina a geometria varabile – in grado di erogare 130 Cv di potenza massima. Questo, unito ai due motori elettrici sincroni a magneti permanenti, uno per asse (204 Cv quello anteriore e 163 Cv quello posteriore), forma la trazione integrale e lavora in sinergia con il cambio automatico Cvt a variazione continua. La potenza complessiva tocca così quota 324 Cv, per un’autonomia in modalità 100% elettrica di una settantina di km. Con 60 litri di benzina e il pieno di energia, Byd dichiara 1.080 km senza mai fermarsi. La velocità massima è autolimitata a 180 km/h, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 5,9 secondi. La vettura dispone della Super DM Technology: con essa il fulcro della vettura è la parte elettrica, gestita dalla batteria da 18,3 kWh. Con tale tecnologia è l’elettrico l’alimentazione primaria, con l’endotermico a supporto dei due motori elettrici. In tal senso, quando la batteria è completamente carica, l’auto viaggia a zero emissioni. Quando invece è scarica (mai allo 0%, ma oscilla tra il 20 ed il 25%), si avvale comunque della marcia in elettrico relegando l’endotermico a motore di supporto. La batteria impiega 35’ per passare dal 30 all’80% di carica, con una potenza di ricarica fino a 18 kW.

Byd Seal U DM-i Awd Design: come va

Viaggiare a bordo della Byd Seal U DM-i Awd Design è un piacere, visto il suo assetto votato totalmente al relax e alla sua visuale sulla strada alta, tipica da Suv. Ecco, su di lei non c’è il minimo dubbio relativamente alla sportività: se la si cerca, si viri su altro. Ma se si cerca comfort, unito a tecnologia e innovazione, questa può essere l’auto giusta. Rimanendo sull’assetto, è fin troppo votato al comfort, tanto che rollio e beccheggio sono percepibili, al pari di uno sterzo non diretto. Il vantaggio è quello di planare sopra ogni ostacolo: buche, dossi, pavé, tutto si appiattisce. Al tempo stesso, si ondeggia sugli avvallamenti dell’asfalto, con il messaggio – tra le righe – di adottare una guida turistica in condizioni collinari e montuose.

Byd Seal U DM-i Awd Design: pregi e difetti

Di seguito i pregi ed i difetti della Byd Seal U DM-i Awd Design riscontrati durante il nostro long test in Oltrepò Pavese e sulla rete autostradale italiana.

Piace:

• Tecnologia: ci sono head-up display personalizzabile di serie e un grande schermo dell’infotainment (che ruota) con tante informazioni e ben organizzate.
• Comfort: di assoluto livello, l’auto plana su ogni asperità del manto stradale e buche, dossi, pavé vengono pressoché azzerati.
• Rapporto qualità/prezzo: sebbene la svalutazione futura sia ancora da analizzare, con meno di 50.000 euro si porta a casa un D-Suv ibrido plug-in esteticamente piacevole, con interni di qualità e tecnologicamente interessante.
• Manovre: nonostante le dimensioni importanti, il raggio di sterzata è notevole e le telecamere posteriori, quelle frontali, laterali, la proiezione dall’alto della vettura e l’indicazione dei cm ancora a disposizione prima di toccare l’ostacolo aiutano tantissimo in fase di parcheggio.

Non piace:

• Rollio e beccheggio sono accentuati, l’assetto? morbido è votato al comfort.
• Il lunotto posteriore è piccolo, ma grazie alle telecamere si parcheggia egregiamente?
• Adas un poco invadenti, specie l’assistente alla corsia.