La leggendaria supercar rinasce nel segno dell¡¯elettrificazione. Veloce ed emozionante, sia da guardare che da guidare, costa 2 milioni di euro. L¡¯abbiamo provata, ecco come va
Nel 2022, ¨¨ difficile provare ancora stupore o meraviglia per un oggetto. Si pu¨° dire che l¡¯essere umano le abbia viste tutte. Oggi ¨¨ infatti possibile interagire con gli elettrodomestici della propria casa o con la propria auto, ricevere informazioni attraverso ologrammi, passeggiare in universi virtuali indossando un visore. Possiamo effettuare transazioni e certificare la nostra esistenza attraverso la blockchain, vivere una vita parallela nel corpo di un avatar e - apparentemente - anche la nostra esperienza terrena sembra ormai satura, dato che ¨¨ gi¨¤ possibile acquistare un (costoso) biglietto di andata e ritorno per una crociera nello spazio. Viviamo nella fantascienza. La stessa fantascienza che, pi¨´ di 50 anni fa, importanti carrozzerie come Bertone e designer come Marcello Gandini profetizzavano nei disegni futuristici delle loro auto. Oggetti come l¡¯Alfa Romeo Carabo e la Lancia Strato¡¯s Zero raccontavano al mondo le imprese che l¡¯essere umano avrebbe compiuto da l¨¬ a cinquant¡¯anni, prefigurando il senso di velocit¨¤ e dinamismo che l¡¯automobile, da quel momento in poi, avrebbe dovuto trasmettere anche da ferma.?
La Lamborghini Countach del 1971 ¨¨ l¡¯auto che per eccellenza ha incarnato questo spirito. Il suo nome, nel dialetto piemontese, ¨¨ un¡¯espressione che, fra le altre cose, indica stupore, incredulit¨¤. Mai nome fu pi¨´ azzeccato: la Countach con le sue linee squadrate e taglienti, le sue portiere a forbice e il suo periscopio, nei primi anni ¡®70 era l¡¯equivalente terrestre di una navicella spaziale. In tutti questi anni, quel disegno iconico ha ispirato non solo le successive Lamborghini, ma numerose auto di altri marchi. Dunque, la sensazione di stupore ¨¨ con il tempo diventata quasi un¡¯abitudine. Eppure, la magia e le emozioni evocate da questo nome sono rimaste e rivivono oggi anche nella Countach Lpi 800-4, un remake che la casa di Sant¡¯Agata Bolognese ha voluto realizzare per rendere omaggio all¡¯auto pi¨´ importante della sua storia. Remake molto discusso, perch¨¦ a differenza di quanto successe con la Miura Concept del 2006, per la nuova Countach ¨¨ stata pianificata una produzione, seppur limitata a 112 esemplari come tributo alla denominazione LP112 del primo prototipo firmato Stanzani-Gandini.
IL DESIGN
¡ª ?Sebbene Marcello Gandini non abbia apprezzato questo omaggio, prendendo le distanze dal progetto e definendolo privo di spirito di innovazione e rottura degli schemi, la nuova Countach LPI 800-4 ¨¨ una lettera d¡¯amore del Centro Stile Lamborghini al designer torinese. Dunque parte dell¡¯esperienza del nostro test ¨¨ stata l¡¯attenta osservazione di tutti i richiami alla vettura del passato, che il team guidato da Mitja Borkert ha cercato di inserire nella nuova carrozzeria nonostante i vincoli strutturali di un telaio gi¨¤ esistente, cio¨¨ quello della Aventador. Con un sapiente uso di escamotage stilistiche, la Countach presenta un parabrezza che simula la forma esagonale dell¡¯auto originale, mentre a rappresentanza del mitico periscopio, dalla vasca in carbonio ¨¨ stato ricavato un tetto panoramico elettrocromico. Alcuni dettagli riprendono anche lo stile di versioni successive: ad esempio i parafanghi e lo spoiler anteriori, cos¨¬ come i quattro scarichi posteriori, richiamano la Quattrovalvole. La linea del tetto ¨¨ stata modificata rispetto a quella della Aventador per accentuare l¡¯inconfondibile profilo a cuneo, mentre il motore prende aria attraverso una reinterpretazione moderna della ¡°naca¡± laterale e dalle feritoie che richiamano la LP500. Infine, in luogo dei fanali anteriori a scomparsa, troviamo modernissimi fari a matrice di Led, di forma rettangolare, che rimangono il legame stilistico pi¨´ evidente a primo impatto.
LA TECNICA
¡ª ?La tecnica della Countach deriva dalla Aventador: il telaio ¨¨ composto da una vasca in fibra di carbonio, nella quale ¨¨ stato ricavato uno spazio per ospitare il tetto panoramico. Questa ¨¨ collegata a strutture in alluminio che supportano il monumentale V12 di 6,5 litri e 780 cavalli, che sulla Countach ¨¨ elettrificato. Il propulsore ¨¨ infatti trapiantato dalla Si¨¢n, la prima Lambo ibrida mai prodotta, e?presenta un modulo a 48 Volt integrato nel cambio alimentato da supercondensatori. Questa soluzione, molto pi¨´ leggera e veloce nella ricarica rispetto ad una batteria al litio, non ¨¨ pensata per contenere i consumi e limitare le emissioni di anidride carbonica, quanto per fornire maggiore potenza al motore (34 cavalli aggiuntivi) senza andare a discapito del peso (solo 34 kg in pi¨´). La potenza complessiva del sistema raggiunge 814 cavalli e 760 Nm di coppia, tutti nella zona alta del contagiri. Come sulla sorella Aventador, la motricit¨¤ ¨¨ affidata a un sistema di trazione integrale e ad un cambio robotizzato a sette marce.
ALLA GUIDA
¡ª ?Su una Lambo V12 ¨¨ sempre necessario calibrare la guida tenendo bene a mente le distanze e le dimensioni della strada, perch¨¦ i due metri di larghezza e una limitata altezza da terra posso ingannare. Una volta presa confidenza, tuttavia, si scopre una vettura facile da guidare e maneggevole, forse ancor pi¨´ grazie alle ruote posteriori sterzanti che fanno sembrare il passo dell¡¯auto molto pi¨´ contenuto rispetto ai 2,70 metri dichiarati. La Countach da l'idea di un carattere docile, dato che a 60 km/h in settima marcia ¡°passeggia¡± a 1.500 giri/min, pur avendo un motore pronto a sprigionare tutta la sua potenza, mentre passa con disinvoltura sulle asperit¨¤ della strada senza eccessive vibrazioni. Un comfort di marcia ulteriormente accentuato dalla forte riduzione dell¡¯ondeggiamento, poich¨¦ i vuoti di potenza generati dalla cambiata del monofrizione sono compensati dall¡¯intervento del motore elettrico che rimane in tiro. Almeno, questo ¨¨ quello che accade con il motore sotto i 4.000 giri. Andando oltre, la storia cambia. Il picco di potenza si trova al limite del contagiri, a 8.500 giri, mentre la coppia massima si raggiunge ai 6.750. Cercando di raggiungere questi regimi, il suono del dodici cilindri invade con prepotenza l¡¯abitacolo e l¡¯accelerazione sembra illimitata. Anche le cambiate diventano pi¨´ violente, in curva la Countach disegna le traiettorie con una precisione chirurgica senza scomporsi, senza il bench¨¦ minimo rollio. Nulla che stupisca, dunque, dato che sono le stesse sensazioni che il progetto Aventador, in ogni sua incarnazione e affinamento tecnico, ci ha regalato negli ultimi dieci anni. Eppure sulla Countach le emozioni sono amplificate dalla consapevolezza di guidare un oggetto di culto, un nome che evoca memorie dell¡¯infanzia e ci ricorda ancora che i tempi stanno cambiando. Con questo canto del cigno il progetto Aventador dovr¨¤ lasciar spazio ad una nuova erede ancora pi¨´ elettrificata e prestazionale, che avr¨¤ una responsabilit¨¤ molto grande: quella di riuscire a far sognare gli appassionati dei prossimi decenni.
pregi e difetti
¡ª ?Piace:?il design retro-wave, il suono del V12 aspirato, l¡¯esclusivit¨¤.?Non piace: il fatto che ne vedremo poche sulle strade.
SCHEDA TECNICA
¡ª ?Dimensioni: lunghezza 4.870 mm, larghezza 2.265 mm, altezza 1.139 mm, passo 2.700 mm
Peso: 1.595 kg a secco
Motore: V12 di 60¡ã longitudinale posteriore, aspirato Cilindrata 6.498 cc
Potenza:?motore termico 780 Cv a 8.500 giri, motore elettrico 34 Cv
Coppia:?motore termico 720 Nm a 6.750 giri, motore elettrico 35 Nm
Freni:?anteriori carboceramici a 6 pinze 400mm x 38mm; posteriori carboceramici a 4 pinze 380mm x 38mm
Sospensioni: anteriori e posteriori magnetoreologiche attive push-rod con?molle e ammortizzatori orizzontali
Ruote:?anteriori 20 pollici gommate P Zero 255/30 ZR 20 92Y; posteriori 21 pollici gommate P Zero 355/25 ZR 21 107Y
Prezzo: 2.000.000 di euro
? RIPRODUZIONE RISERVATA