Il fuoristrada dallo stile e dalla meccanica dura e pura ora ¨¨ disponibile anche nella variante pick-up Quartermaster. L'abbiamo provata su strada e, naturalmente, fuori dall'asfalto
Nata da poco, ha gi¨¤ una storia particolare da raccontare, a partire dalle origini del suo marchio. Anche se per molti sar¨¤ sconosciuta, Ineos ¨¨ il secondo gruppo mondiale nell¡¯industria chimica. Con 26 mila dipendenti distribuiti in 194 stabilimenti in 29 paesi, ¨¨ una multinazionale di dimensioni colossali. Fra le varie attivit¨¤ dell¡¯azienda, Ineos ¨¨ anche comproprietaria del team Mercedes-Amg. Con la Grenadier, l'azienda ¨¨ entrata anche nel mondo dell¡¯automobile commerciale. Tutto ¨¨ cominciato in un pub londinese del quartiere di Belgravia, il Grenadier, dopo qualche birra di troppo che, forse, ha portato un¡¯intuizione giusta.?? stato sufficiente addentrarsi in uno dei tanti parchi nazionali in Italia per capire come vetture di questo tipo abbiano ancora un mercato importante. Sono veri e propri mezzi da lavoro, in grado di caricare oggetti ingombranti, sporchi e pesanti, affrontare terreni particolarmente impervi, e che all¡¯occorrenza possono circolare sulla strada. Soprattutto, quando si guastano, possono essere riparati in loco con maggiore facilit¨¤.
Indice
Il design
¡ª ?Il Grenadier riprende il design iconico e squadrato della Land Rover Defender prodotto fino al 2016, integrando soluzioni pratiche per l¡¯utilizzo come mezzo da lavoro e per attivit¨¤ all¡¯aperto. Un esempio di ci¨° si trova nelle fiancate, dove sono installate staffe per assicurare oggetti anche all¡¯esterno del veicolo, fino a 45 kg in movimento. Oppure, pi¨´ banalmente, per fissare la vettura all¡¯interno di aerei cargo.?La Quartermaster, l¡¯ultima arrivata, ha una carrozzeria pick-up con doppia cabina e cinque posti. Grazie a un passo pi¨´ lungo rispetto alla variante Station Wagon, pu¨° contare su un ampio cassone, dalla forma quasi quadrata, progettato per ospitare un europallet standard e un carico utile, nella versione a gasolio, di 760 kg. E, qualora non bastasse lo spazio del cassone, ¨¨ possibile caricare fino a 150 kg di carico dinamico sul tetto.
Gli interni
¡ª ?Anche all¡¯interno dell¡¯abitacolo, razionalit¨¤ e robustezza regnano sovrane. Il primo aspetto a colpire ¨¨ la doppia plancia. La prima ¨¨ quella che si trova normalmente sulle automobili, integrando i comandi del clima e della radio. Alzando lo sguardo se ne trova un¡¯altra, incastonata tra i due finestrini rimovibili posti sul tetto, di serie sull¡¯allestimento Fieldmaster. Questa plancia ¨¨ veramente particolare, poich¨¦ integra tutte le funzionalit¨¤ che ci si aspetterebbe da un veicolo di questo genere, rendendole accessibili e intuitive.?
Gli interni/2
¡ª ?Qui si trovano i tasti per impostare le varie modalit¨¤ di off-road e alcuni interruttori che attivano strumenti e accessori aftermarket - come radio e fanali ausiliari - alimentati da prese elettriche all¡¯interno dell¡¯abitacolo e nel vano motore. Nonostante la configurazione utilitaristica, il Grenadier non rinuncia a un pizzico di lusso e comfort. I sedili in pelle riscaldabili della Recaro sono comodi e ampiamente regolabili. Anche il volante ¨¨ rivestito in pelle e presenta un¡¯altra particolarit¨¤: oltre al classico clacson, integra un tasto che attiva un clacson meno rumoroso, pensato per avvertire i ciclisti senza spaventarli.
La tecnica
¡ª ?Tutta la parte inferiore del corpo vettura ¨¨ dominata da una robustissima meccanica. Non tanto per il telaio a longheroni, una soluzione ancora adottata da numerosi pick-up, quanto per ogni altra componente meccanica, progettata per rendere questa vettura pressoch¨¦ indistruttibile e pronta ad affrontare qualsiasi tipo di terreno. Basti pensare agli assali rigidi all¡¯avantreno e retrotreno, prodotti dalla Carraro, azienda che solitamente si occupa di trattori. La Grenadier presenta poi tre differenziali meccanici bloccabili: anteriore, centrale e posteriore. Le sospensioni sono robuste e sofisticate, con cinque bracci longitudinali per lato dell¡¯assale e molle elicoidali progressive, prodotte dalla Eibach. Anche la scatola dello sterzo, di vecchia scuola poich¨¦ a circolazione di sfere, ¨¨ massiccia e pesante.?
La trasmissione
¡ª ?Essendo un fuoristrada, non pu¨° mancare un riduttore delle marce, prodotto dalla Tremec. Il cambio, invece, ¨¨ di derivazione stradale: il fluido e collaudato?ZF a 8 marce, gi¨¤ conosciuto e apprezzato sui motori Bmw. Infatti, ¨¨ proprio la casa bavarese a fornire i propulsori che equipaggiano la Grenadier. Si tratta dei sei cilindri turbo, sia a benzina da 286 cavalli, sia, come nel caso della vettura che abbiamo testato, a gasolio da 249 cavalli e 550 Nm. Con entrambe le motorizzazioni, la Grenadier ¨¨ in grado di trainare fino a 3.500 kg di peso.
Come va
¡ª ?Per giudicare il Grenadier bisogna dimenticarsi di trovarsi a bordo di un¡¯automobile tradizionale e considerarla invece come un veicolo speciale, costruito per essere indistruttibile e arrivare ovunque. In questo modo, ¨¨ possibile perdonarle alcune delle sue caratteristiche che, su un¡¯auto stradale, potrebbero essere considerate difetti. La prima ¨¨ l¡¯abitabilit¨¤ interna, sacrificata dalla robusta meccanica: a dispetto degli oltre 5 metri di lunghezza e 2 metri di larghezza, il Grenadier non offre molto spazio per le gambe dei passeggeri, compresi quelli seduti davanti. La seconda riguarda lo sterzo, che ¨¨ diverso da qualsiasi altra vettura sul mercato. Su strada, richiede tempi di apprendimento pi¨´ lunghi, poich¨¦, a differenza di altre vetture, dopo aver affrontato una curva non si riallinea automaticamente in posizione centrale, dove si avverte un forte vuoto di sterzo. Inoltre, nelle inversioni o nelle curve strette, sono necessari molti pi¨´ giri di volante.?
Come va in fuoristrada
¡ª ?La storia ¨¨ diversa quando si esce dall¡¯asfalto e si affrontano percorsi veramente tortuosi. Qui, dove nessuno di questi aspetti conta veramente, il Grenadier si mostra per quello che ¨¨ veramente. Innanzitutto robusto, poich¨¦ in grado di sopportare forti colpi al sottoscocca dovuti a rocce e ostacoli di altro genere. Ma ¨¨ anche sorprendentemente agile, a dispetto della lunghezza e del peso elevato, nonch¨¦ confortevole e silenzioso anche nei passaggi nel fuoristrada duro, con motore e cambio sempre pronti. Con le modalit¨¤ specifiche per fango e guadi, riesce anche a far sembrare semplici e sicure quelle?manovre che, di norma, sono complicate anche su vetture progettate per l'offroad.
Pregi e difetti
¡ª ?- Piace:?abilit¨¤ fuoristradistiche impeccabili, meccanica solida e resistente;
- Non piace: abitacolo di dimensioni ridotte, sterzo poco adatto alla strada.
Scheda tecnica
Ineos Grenadier Quartermaster?
Diesel Fieldmaster edition | ? |
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