Volvo EX30, prova e prezzi del crossover elettrico per la città: look svedese con 272 Cv

La domanda continua a ruotare attorno ai nomi dei possibili nuovi modelli capaci di far decollare il mercato dell’auto elettrica, in Europa e in Italia. La risposta può essere anche in svedese, ma più o meno. EX30 arriva nel nostro Paese con un design riconoscibilmente Volvo e 423 cm di lunghezza che la posizionano tra le vetture medie compatte. Il prezzo della versione base, a quota 35.900 euro salvo incentivi, si riferisce alla variante con batterie Lfp (litio-ferro-fosfato) da?51 kWh. Ha più senso andare direttamente alla variante Extended Range con accumulatori Ncm (nickel-manganese-cobalto) da 69 kWh, al prezzo di 41.400 euro, cioè in grado anche lei di accedere all’Ecobonus previsto fino a 5.000 euro in caso di rottamazione. Esattamente questa è la EX30 che ha scelto di provare Gazzetta Motori, tenendo ben presente i 272 Cv di potenza e il grande lavoro in stile e personalizzazione che ha fatto Volvo su una base meccanica che comunque non ha nulla di svedese. Ma funziona.

Volvo EX30, Motori e potenze

G?teborg, in Svezia, è la sede di una azienda che dal 2010 appartiene al gruppo cinese Geely, un gigante con partecipazioni in tutta l’industria europea, tanto da acquisire nel febbraio 2018 anche il 9,69% delle quote di Mercedes, fino ad arrivare gennaio 2020 all’acquisto proprio da Mercedes del 50% del marchio Smart, dando vita ad una gamma di vetture con soluzioni tecniche ampiamente condivise proprio con Volvo. Ovvio allora che EX30 venga costruita in Cina, nello stabilimento Geely auto di?Zhangjiakou, con l’orizzonte di un raddoppio della produzione a partire dal 2025 coinvolgendo la storica fabbrica Volvo di Gent, in Belgio. Come conseguenza, EX 30 condivide la piattaforma modulare battezzata Sea, il powertrain elettrico e le batterie con il modello Smart #1, ma anche con il crossover X a marchio Zeekr, anche lui nella scuderia Geely. Nel dettaglio, abbiamo sospensioni MacPherson all’anteriore e multi-link al posteriore, oltre a due diverse configurazioni meccaniche. Identiche alle altre tanto la variante con motore posteriore da 200 kW/ 272 Cv che quella che prevede l’aggiunta di un secondo propulsore all’anteriore da 100kW, dunque con trazione integrale e potenza di picco che arriva a 428 Cv.

Le batterie

Inevitabile che l’occhio cada sulla versione single motor “base”, con listino a partire da 35.900 euro, ovvero 30.900 considerando il massimo beneficio degli incentivi statali in vigore in Italia in caso di rottamazione. Un prezzo sicuramente molto invitante che, come accennato, riguarda però EX30 con batterie dalla capacità di 51 kWh e di tipo litio-ferro-fosfato, ovvero con un costo ridotto del 30% per via di una minore resa in termini energetici, tanto da abbassare l’autonomia a 344 km. Si tratta di una tecnologia di compromesso molto valida per un utilizzo prevalentemente urbano, destinata a diffondersi presso la maggioranza dei costruttori automobilistici, ma che porta limitazioni anche in termini di potenza massima di ricarica in corrente continua, che su questa EX30 non supera i 134 kW. Le varianti Single Motor Extended Range e performance a doppio motore utilizzano invece la batteria nickel-manganese-cobalto da 69 kWh per 480 chilometri di percorrenza, che può essere ricaricata fino a 175 kW, cioè dal 10 all’80% in 27 minuti. ?La ricarica rapida in corrente alternata da 0 al 100% richiede 8 ore con charger da 11 kW, ma le versioni più equipaggiate adottano anche quello da 22 kW.

Il design

Sull’estetica e lo stile, a dire la sua c’è invece solo Volvo, con 423 cm di lunghezza per 183 in larghezza e 155 d’altezza, ovvero un crossover di taglia quasi intermedia tra le dimensioni classiche delle vetture di segmento B e C. Nuova EX30 non ha nulla in comune nei tratti con smart #1, soprattutto se si va a cercare l’andamento dei montanti anteriori e posteriori, molto lineari e senza bombature o curve. Di grande effetto il frontale chiuso, il cofano molto orizzontale e i gruppi ottici a “Martello di Thor”, ormai impronta digitale della casa, accompagnati da una carrozzeria molto compatta che vede sottolineature sono nell’incavo alla base delle portiere e nei passaruota.

Molto buoni i livelli di assemblaggio, eccetto che per il portellone posteriore realizzato in più componenti diversi, di grande effetto ma anche soggetto ad allineamenti molto migliorabili tra le parti. ? stata già annunciata una variante Cross Country pensata per il tempo libero, riconoscibile per protezioni laterali e paraurti più ampi, ma per ora non c’è nessuna differenza tra la EX30 a singolo motore e quella a trazione integrale, che forse avrebbe meritato una caratterizzazione migliore considerando come la accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi la renda la Volvo più rapida in assoluto.

Gli interni

Molto più complesso valutare l’abitacolo, dando sicuramente conto a Volvo di essersi mossa con decisione per uscire dalle troppe somiglianze che portano le sinergie industriali in un gruppo come Geely. EX30 non assomiglia smart #1, ma non è detto sia ovunque una buona notizia. Il 30% dei materiali utilizzati per gli interni è riciclato, con largo uso di poliesteri di recupero, rigorosamente osservando la filosofia di sostenibilità che sta dietro al design scandinavo, così asciutto da sembrare da sembrare “povero” nei rivestimenti di un cruscotto che fa a meno di qualsiasi strumentazione dietro il volante, ma ospita sul piantone solo i sensori che vigilano sulle condizioni del conducente. Tutta la console è sormontata da una soundbar che sostituisce i classici altoparlanti sulle portiere, mentre al centro della plancia svetta il touchscreen verticale?da 12,3”. Qui la notizia è naturalmente la presenza del sistema operativo Android Automotive di Google, soluzione ben diversa dal generico Android Auto. L’idea di Android Automotive è invece quella di un vero e proprio sistema operativo che risiede nell’auto, che si interfaccia direttamente con le sue funzioni, in autonomia rispetto a qualsiasi dispositivo portatile. Si tratta di una piattaforma estremamente solida, molto ben rifinita dal punto di vista dell’usabilità e della velocità.?

Peccato tocchi solo a lei calamitare l’attenzione di un abitacolo altrove piuttosto scarno, con splendide maniglie cromate che conquistano gli sguardi, ma anche una deludente zona nel tunnel centrale, fin troppo “svuotata” rispetto ai canoni automobilistici. Smart #1, per intenderci, la occupa con un elemento lungo 80 cm e alto fino a 40. Infine, i 318 litri di capacità del bagagliaio, con portellone anche da apertura motorizzata, non sono da record.

La prova

Sarebbe un errore valutare EX30 come una variante scandinava di smart #1, perché Volvo ha messo del lavoro nella ricerca di sensazioni più personali e maggiore dolcezza nell’assetto. Con 272 Cv di potenza al servizio di una vettura a motore e trazione posteriori, EX30 Single Motor Extended Range non ha nei fatti alcuna differenza per powertrain rispetto alla tedesca, ma non è un clone, merito delle regolazioni più soft delle sospensioni, tanto da rendere la guida perfino più divertente giocando con le reazioni del retrotreno. C’è un certo gusto a rintracciare la vera salita di spinta del motore elettrico, che arriva in corrispondenza dei 50 orari e prosegue con molto brio. La differenza sta nelle reazioni generalmente più progressive, e soprattutto nello sterzo, che ha grande precisione ma anche meno durezza di quel che suggeriscono le prestazioni. Veloce ma non dichiaratamente sportiva, EX30, assai be isolata sulle irregolarità stradali anche evidenti, con una insonorizzazione dell’abitacolo piuttosto efficace e altrettanta visibilità, considerato il profilo orizzontale e ribassato del cofano che dal posto guida ricorda l’esperienza Tesla.

Piace il sistema “one pedal”, con la frenata rigenerativa che può essere utilizzata realmente per arrestare in modo completo la vettura al solo rilascio del piede destro. Qui resta sofisticato il momento della ripartenza, senza nessun contraccolpo alla nuova pressione dell’acceleratore. ? un punto debole delle elettriche, come noto. ?Sicuramente più godibile la Single Motor della Dual per questioni anche di agilità rispetto al peso, per velocità nell’indirizzare l’anteriore senza le influenze della trazione sulle ruote davanti. Una Volvo sicuramente piacevole, nonostante venga comunicata principalmente come vettura sostenibile, cioè il peccato di chi si aspetta dall’auto elettrica solo una delle molte risposte che in effetti è in grado di dare.

Pregi e difetti

Il nostro giudizio su?Volvo EX30 Single Motor?Extended Range?

Piace:?

• Condivide meccanica ed elettronica con smart #1, ma ha una personalità tutta sua grazie ad un assetto più morbido
• La potenza di 272 Cv regala buone sensazioni di guida, meglio se con la sola trazione posteriore della Single Motor

Non Piace

• Design e sostenibilità hanno come effetto alcuni rivestimenti che sembrano “poveri”
• L’abitabilità posteriore non brilla e il bagagliaio non è da record

La scheda tecnica

I dati salienti della Volvo?EX30