Volkswagen Passat 2024, prova e prezzi della station nata per viaggiare e lavorare

L’automobile per viaggiare e lavorare, senza perdersi in sigle e giri di parole. Nuova Volkswagen Passat è la nona generazione di un classico assoluto della concretezza, con una storia lunga ormai 50 anni che vale quanto quella di Golf e Maggiolino. Se alle spalle ci sono oltre 34 milioni di esemplari venduti, ora si guarda avanti con una carrozzeria che cresce in dimensioni ed è proposta solo in variante station wagon. I prezzi partono da 42.550 euro, e si gioca anche di fino con una nuova interfaccia digitale per strumentazione e intrattenimento, ma poi si allarga l’offerta di soluzioni a?benzina elettrificate mild hybrid e plug-in hybrid. Tutto questo mantenendosi stretti tutti i fondamentali. Soprattutto, nuova Passat è ancora una vera stradista, con equilibrio e comfort ma migliorata in precisione d’assetto, senza rinunciare a motorizzazioni diesel dal funzionamento fluido e consumi ridotti. Passat non vive di tendenze come un Suv, ma non è il passato.

Il design

La variante berlina ha fatto il suo tempo, questo si può dire. Rispetto alla generazione precedente, la lunghezza cresce di 14 mm e arriva a 492 cm, la larghezza aumenta di 20 mm e tocca quota 185 cm, l’altezza resta a 150 cm. C’è soprattutto gran cura attorno al profilo laterale a cuneo, da station wagon slanciata e in cui spariscono praticamente tutte le linee superflue. L’occhio va al cofano anteriore molto orizzontale e ampio, tanto da trasmettere la sensazione di una vettura molto più vicina al suolo.

C’è solo un unico taglio laterale ad attraversare le fiancate, con una buona dose di eleganza nel dettaglio dei passaruota liberati da inserti in plastica, o nell’andamento del portellone che riprende la curva del lunotto posteriore. ? una buona esecuzione, con l’auto disegnata in modo semplice, e quindi per nulla banale. L’efficacia aerodinamica dichiarata, con un coefficiente di penetrazione di 0,25, parla chiaro. C’è molto di utile, a partire dalle air curtain nel paraurti anteriore che correggono i flussi d’aria, fino al sottoscocca che riduce le interferenze nel fondo della vettura, o ancora alla forma molto rastremata dello spoiler in coda.

Gli interni

La cifra che conta è 284, ovvero i centimetri di distanza tra le ruote anteriori e posteriori, quelli che diventano l’opportunità di un abitacolo davvero ampio, con tanto spazio per le gambe dei passeggeri anteriori e posteriori. Materiale fonoassorbente ad imbottire la base della plancia, vetri doppi e finiture piuttosto consistenti portano ad una silenziosità abbastanza elevata. Raccontano una qualità che non è dichiaratamente lusso, ma casomai attenzione, come quella che si ritrova negli assemblaggi, anche nei punti poco visibili. Il bagagliaio è largo e profondo, con 690 litri di capacità per le famiglie, oppure 1.920 litri per chi abbatte il divano posteriore per ospitare oggetti ingombranti. Nuova Passat è una Volkswagen che ritorna ai fondamentali del marchio e poi casomai aggiunge l’esperienza digitale vista già sulla sorella 100% elettrica, la ID.7. Il sistema Mib4 prevede un display dietro il volante da 10,2’’ e un secondo in plancia da 12,9’’, o addirittura 15’’ in opzione. Offre una buona ergonomia d’uso, con la schermata personalizzabile da cui si accede alle app. Oltre ai contenuti classici, come la navigazione, il telefono e i media, i riquadri offrono anche i suggerimenti del nuovo assistente vocale, integrato con l’intelligenza artificiale di ChatGpt. La top bar personalizzata e la bottom bar statica rimangono sempre disponibili sul display. Al di sotto si trovano inoltre i cursori touch retroilluminati, che consentono di regolare la temperatura e il volume audio. Oltre l’effetto, c’è ancora margine per migliorare la gerarchia delle finestre e l’accesso rapido alle funzioni, che in alcuni casi rapido non lo è affatto.

Volkswagen Passat 2024, i motori

La novità forse più significativa per nuova Passat è l’arrivo di due versioni equipaggiate con il powertrain plug-in hybrid, attese sul mercato nei prossimi mesi. Il cuore del sistema eHybrid sta nel cambio automatico eDsg a 6 marce che contiene un motore elettrico da 115 Cv di potenza e una coppia di picco pari a 330 Nm. ? abbinato ancora motore 1.5 Tsi Evo2 quattro cilindri a benzina con turbocompressore a geometria variabile. Nella versione d'accesso, sviluppa una potenza di 150 Cv, che in combinazione con il propulsore elettrico consente di raggiungere una potenza di sistema pari a 204 Cv, ma esiste anche una variante eHybrid con motore a benzina in edizione da 177 Cv e dunque una potenza complessiva che sale a 272 Cv. La gamma attuale parte dai 42.550 euro della versione 1.5 eTsi mild hybrid benzina da 150 Cv, con disattivazione dei cilindri per ridurre i consumi. La parte del leone la faranno invece le opzioni a gasolio, che sono tre. In comune c’è il motore 2 litri Tdi, offerto nella variante da 193 Cv con trazione integrale 4Motion, ma anche nelle due alternative da 122 o 150 Cv a trazione anteriore, anche loro con cambio DSG a 7 marce.

Volkswagen Passat, la prova

Volkswagen Passat nona generazione si basa sulla piattaforma Mqb Evo, con il telaio che incassa sospensioni MacPherson all’anteriore e multilink al posteriore con regolazioni più fini, cioè un assetto ancora più composto, che migliora però vistosamente con l’optional della regolazione attiva Dcc Pro. Gli ammortizzatori sono equipaggiati non con una, ma con due valvole, separando il controllo delle fasi di estensione e compressione, cioè con maggiore fluidità e comfort anche su fondi stradali in cattive condizioni. Il risultato sta nel poter regolare la risposta su impostazioni prefissate, da quella Eco alla Comfort o alla Sport, oppure selezionare la modalità Individual per scegliere tra 15 livelli differenti di rigidità. Spariscono il rollio in curva e il beccheggio, con il muso che non affonda nemmeno nelle frenate più decise, e Passat viaggia piatta ma non rigida, da vera stradista.

L’abbinamento forse più logico è con la motorizzazione 2.0 Tdi diesel da 150 Cv, mix più agile tra cambio Dsg a 7 marce e trazione anteriore. I consumi medi dichiarati per 5 litri di gasolio ogni 100 km sono avvicinabili anche con una andatura più svelta, i percorsi autostradali sono digeriti con il relax a cui da sempre abitua Passat, anche se con una maggiore precisione di sterzo e una sensibilità migliorata dei freni. C’è comfort, ma anche spunto, con una agilità nel traffico che possiamo definire più che convincente nonostante le dimensioni. Bene la ripresa, meglio la silenziosità meccanica, tanto da lasciar filtrare suono dal motore solo provocando scalate decise. C’è ancora la Passat, senza troppi giri di parole.

Volkswagen Passat, pregi e difetti

Questi i riscontri della nostra prova su strada a Nizza:

• Piace: design elegante e molta cura dei dettagli per una vettura confortevole e anche aerodinamica; assetto stabile e preciso che riesce a salire ancora di livello con l’optional degli ammortizzatori a regolazione attiva;
• Non piace: il sistema informatico Mib4 può essere migliorato in velocità e intuitività dei comandi.

La scheda tecnica

Questi i dati ufficiali comunicati da Volkswagen e relativi alla versione 2.0 Tdi 130 Cv: