GAZZETTA TALK
Gazzetta Talk 2: il mercato auto tra ripartenza ed elettrificazione
Dopo due durissimi mesi di chiusura, il 4 maggio i concessionari hanno riaperto gli showroom. Pur con mille precauzioni ¨C perch¨¦ l¡¯emergenza coronavirus ¨¨ lungi dall¡¯essere alle spalle ¨C e con tante difficolt¨¤ legate ad un mercato che ad aprile si ¨¨ praticamente azzerato, il settore auto si ¨¨ rimesso in moto con una certezza: dovr¨¤ farcela da solo, perch¨¦ dal Governo non ¨¨ arrivata alcuna disponibilit¨¤ a discutere di incentivi capaci di rimettere in carreggiata un comparto che contribuisce al 10% del Pil nazionale. La Gazzetta dello Sport, attraverso il verticale editoriale Gazzetta Motori, supporta la ripartenza fornendo al mondo automotive e agli appassionati elementi interessanti, spunti e idee su cui riflettere, tutto condensato nell¡¯iniziativa #Riaccendiamoimotori. Nel secondo dei talk motori, ospiti di Gianni Valenti - vicedirettore vicario della Gazzetta dello Sport - sono Massimo Nalli (presidente di Suzuki Italia), Mauro Caruccio (Ceo di Toyota e Lexus Italia) e il professor Leone Martellucci (docente di sistemi di propulsione all¡¯Universit¨¤ la Sapienza di Roma).
LE STRATEGIE DURANTE L¡¯EMERGENZA
¡ª ?Veniamo da due mesi spaventosi, un bollettino di guerra, con le immatricolazioni di auto nuove precipitate a -84% nel mese di marzo e -97% nel mese di aprile rispetto agli stessi periodi del 2019. Naturalmente colpa della pandemia di Covid-19 e del necessario lockdown, che hanno costretto alla chiusura i concessionari. Ora si riparte, ma quali strategie hanno deciso le case automobilistiche?
Caruccio. ¡°In questi due mesi abbiamo mantenuto attiva solo l¡¯attivit¨¤ di assistenza, per garantire la mobilit¨¤ di quanti ne avessero bisogno. Nella Fase 1 abbiamo innanzitutto protetto le circa 5.000 persone che lavorano con Toyota, concessionari inclusi. Abbiamo poi mantenuto un contatto costante con i clienti, in alcuni casi prolungando i finanziamenti in atto. La nostra priorit¨¤ ¨¨ stata anche quella di proteggere la rete di dealer, salvaguardando i livelli occupazionali, aiutati dal modello di business Toyota che prevede bassi livelli di stock per auto e ricambi, favorendo la liquidit¨¤ delle imprese¡±.
Nalli. ¡°Abbiamo lavorato sui nostri tre pilastri. In primo luogo con i concessionari, evitando un cortocircuito innescato dall¡¯azzeramento delle vendite attraverso un alleggerimento degli impegni finanziari. Veniamo da una crescita importante che ¨C paradossalmente ¨C ha allungato i tempi di consegna tagliando gli stock e favorendo la cassa delle aziende concessionarie. Abbiamo poi lavorato per i clienti utilizzando il web, allargando a tutta la gamma la possibilit¨¤ di acquisto online, iniziativa apprezzata anche dai concessionari. E poi, come associazione di categoria, abbiamo cercato di sensibilizzare le istituzioni sui problemi del settore¡±.
LA NECESSARIA ELETTRIFICAZIONE
¡ª ?Parlando di ripartenza e di futuro non si pu¨° non parlare dell¡¯elettrificazione, un tema che interessa il settore auto in tutte le sue sfaccettature, cos¨¬ come interessa tutti i costruttori. Lo shock subito dal mercato pu¨° essere un¡¯opportunit¨¤ per accelerare, non solo sull¡¯auto elettrica pura ma anche sull¡¯ibrido, tecnologia sposata sia da Toyota che da Suzuki.
Caruccio. ¡°Per Toyota non c¡¯¨¨ solo l¡¯ibrido, lavoriamo su tutti i fronti dell¡¯elettrificazione: full hybrid, plug-in, elettrico puro e idrogeno, quest¡¯ultimo attraverso la tecnologia del ¡®fuel cell¡¯. Tutte e quattro le soluzioni sono complementari e puntano all¡¯obiettivo di emissioni zero. Si tratta di un processo lungo che impiegher¨¤ molto tempo, ma come Toyota e Lexus siamo intenzionati ad accelerarlo con l¡¯introduzione di 40 modelli elettrificati ¨C 10 solo a batteria, la met¨¤ ¡®fuel cell¡¯ ¨C per arrivare al 2025 con una quota di veicoli termici inferiore al 10%. Abbiamo appena presentato la nuova generazione di un¡¯auto iconica come la Yaris, dotata di soluzione avanzate e inedite in fatto di ¡®full hybrid¡¯¡±.
Nalli. ¡°Il settore auto ¨¨ chiamato ad agire da solo in mancanza dell¡¯auspicato supporto da parte del governo alla ripartenza del mercato. Suzuki vede il futuro dell¡¯auto senza una tecnologia a prevalere sulle altre, ma con un insieme di soluzioni. Stiamo lanciando sul mercato asiatico la nostra prima vettura elettrica e siamo fortemente impegnati ad offrire vetture efficienti, sia dal punto di vista dello sfruttamento dello spazio sia dal punto di vista delle masse. Abbiamo una gamma completamente ibrida e questa ¨¨ la nostra strategia, che si rivela particolarmente vincente su segmenti chiave come quello delle citycar nel quale oltre alla nostra Ignis c¡¯¨¨ solo la Panda. Sul fronte elettrico dobbiamo necessariamente fare i conti con il costo elevato degli EV, l¡¯autonomia legata allo sviluppo delle batterie e la rete di colonnine, che visti gli ingenti costi di sviluppo non permetter¨¤ costi di ricarica molto bassi¡±.
Martellucci. ¡°La ricerca sui motori ibridi risale addirittura agli anni Trenta, che nasce con il concetto stesso di vettura e che oggi sta conoscendo la sua diffusione sul mercato. A Roma come a Milano ¨¨ difficile pensare ad un¡¯auto nuova senza pensarla almeno ibrida. Oggi abbiamo una serie di soluzioni ¨C mild hybrid, full hybrid e plug-in ¨C ognuna con le sue peculiarit¨¤ e il suo campo di applicazione. Dal punto di vista della ricerca, il tema che sta suscitando maggiore attenzione delle aziende (sotto forma di investimenti) ¨¨ quello delle batterie, con studi di tipo chimico per aumentare il potenziale di accumulo di energia, che se negli anni Novanta con le batterie al piombo era di 35 Wh al chilogrammo, oggi ¨¨ di circa 200 ¨C in qualche caso anche 300 ¨C Wh/kg. L¡¯altro aspetto ¨¨ quello della gestione termica delle batterie: l¡¯accumulatore scalda nell¡¯erogare corrente e se si scalda troppo il veicolo deve fermarsi. Le celle lavorano al meglio tra i 20 e i 40 gradi, la frontiera ¨¨ il raffreddamento a liquido diretto per raffreddare le batterie. Tematiche che travasano dai veicoli termici a quelli elettrici¡±.
IL DIGITALE PER SUPERARE IL DISTANZIAMENTO
¡ª ?Dopo un periodo cos¨¬ difficile ¨C durante il quale abbiamo dovuto applicare rigidamente le norme di distanziamento sociale ¨C entriamo nella Fase 2, nella quale il comparto auto (al pari degli altri) deve in qualche modo riconquistare la fiducia delle persone, coniugando la necessit¨¤ di mostrare e di far toccare i propri prodotti con la necessit¨¤ di salvaguardare la sicurezza sanitaria.
Caruccio. ¡°Durante il lockdown abbiamo lavorato insieme alla rete di vendita per sviluppare le strategie digitali per intercettare i potenziali clienti e avvicinarli ai prodotti Toyota e Lexus, in qualche caso senza neppure la necessit¨¤ di andare fisicamente il salone completando il percorso d¡¯acquisto online. Gli strumenti digitali continueranno ad essere cruciali anche nel futuro grazie al grande impegno profuso dai concessionari nell¡¯implementarli, ma andranno di pari passo ai processi offline con il massimo rigore a tutela degli operatori e dei clienti¡±.
UNA MOBILIT? PRIVATA FATTA DI AUTO PICCOLE
¡ª ?L¡¯auto diventa un mezzo essenziale di trasporto in un momento nel quale diventa importante mantenere le distanze tra gli individui, a discapito della capacit¨¤ dei mezzi pubblici. Ci¨° rende l¡¯auto necessaria nelle grandi citt¨¤ e questo si riflette in una grande attenzione verso le auto di piccole dimensioni.
Nalli. ¡°L¡¯Italia, per la sua conformazione orografica e per la concentrazione di traffico nelle citt¨¤, ha sempre favorito la richiesta di auto di piccole dimensioni, che nel nostro paese ¨¨ doppia rispetto alla media dei paesi europei. A maggior ragione adesso, quando la mobilit¨¤ individuale diventa una necessit¨¤ impellente per poter rispettare le regole. Un discorso che vale inoltre per moto e scooter, grazie anche al clima che ci consente di sfruttare le due ruote pi¨´ che altrove, in abbinamento alle citycar per muoversi agilmente nei centri urbani.
LE PREVISIONI PER IL 2020
¡ª ?Il 2020 sar¨¤ inevitabilmente fortemente condizionato da quanto accaduto nei primi mesi, le case auto si sono poste il problema di come poter concludere in maniera sufficientemente accentabile.
Nalli. ¡°Il 2020 non si concluder¨¤ in modo positivo o addirittura accettabile. Volendo fare delle previsioni, con la consapevolezza di poter sbagliare, possiamo pensare di vedere un graduale recupero a partire da giugno fino a dicembre raggiungendo 1 milione e 400mila immatricolazioni, forse anche un milione e mezzo. Questo significa almeno 400mila auto vendute in meno, elemento che comporter¨¤ una crisi del settore in virt¨´ del fatto che le imprese necessitano di molto capitale per lavorare. Purtroppo, rischiamo di vedere delle aziende soccombere. Dal punto di vista del prodotto, la nostra offerta poggia su quattro pilastri: le piccole Ignis e Swift ¨C dotate anche di frenata automatica utilissima in citt¨¤ ¨C e i Suv Vitara ed S-Cross, compatti quanto basta per muoversi agevolmente in citt¨¤¡±.
Caruccio. ¡°C¡¯¨¨ da aggiungere che 400mila auto nuove in meno si traducono un minor gettito per le casse dello Stato pari a 3 miliardi, questo d¨¤ la misura dell¡¯importanza del settore auto. In uno scenario del genere, come Toyota cercheremo di valorizzare le novit¨¤ che presenteremo come la Yaris, vettura sulla quale puntiamo molto per stimolare la bassa domanda. Un¡¯auto che coniuga gli opposti: dimensioni ridotte (sotto i quattro metri) ma con grande abitabilit¨¤ interna, potenza cresciuta fino a 116 cavalli ma con consumi ed emissioni ridotti di oltre il 20%. Grazie al sistema full hybrid, poi, ¨¨ capace di viaggiare in modalit¨¤ elettrica per l¡¯80% del tempo in citt¨¤ e veleggiare in autostrada fino a 130 km/h in modalit¨¤ elettrica¡±.
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